Massimiliano Brolli : 24 Agosto 2020 13:35
Articolo di: Massimiliano Brolli
Data pubblicazione: 24/08/2020
Il Cloud e come l’elettricità...
Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference!
Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico.
Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un paccheto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale.
Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber.
Supporta RHC attraverso:
L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
Ascoltando i nostri Podcast
Seguendo RHC su WhatsApp
Seguendo RHC su Telegram
Scarica gratuitamente "Dark Mirror", il report sul ransomware di Dark Lab
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.
Può essere accesa o può essere spenta, rapidamente, in base alle TUE esigenze.
Ha un team di professionisti dedicati che si assicurano che il servizio fornito sia sicuro e disponibile, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Quando l’elettricità non la usi, non stai solo risparmiando, ma non stai pagando perché le risorse non ti servono.
Ma quanto è fico, vero?
Le informazioni sono il potere per la società di oggi e a differenza del servizio energetico, dell’acqua, occorre porsi delle precise domande prima di mettere nelle mani di aziende terze, i tuoi gioielli della corona.
Quando sei di fronte alla scelta se andare nel Cloud, oppure rimanere nei tuoi Data Center, quando stai firmando un contratto con il tuo Cloud Service Provider (di seguito CSP), queste domande te le poni mai?
Sono semplicissime domande, ma a mio avviso sono le prime da porsi quando si è di fronte ad un contratto con un CSP. Anche perché mentre l’applicazione prima risultava esposta solo sulla tua internet aziendale, con il paradigma Cloud sarà visibile su internet, aumentando la superficie potenziale di attacco in maniera esponenziale.
Ricordatevi sempre, che se i dati sono stati inviati al tuo CSP, e questo mette a disposizione una interfaccia web (che gira all’interno dei suoi Data Center) per visualizzare i tuoi dati in chiaro, vuol dire che quasi sempre anche questo ultimo è in possesso della tua chiave privata per poterli decifrare.
Questo concetto seppur fine, spesso viene poco compreso o posta poca attenzione, e i CSP rispondono sempre… tranquilli, tutto è cifrato, i tuoi dati sono dentro una “cassaforte inviolabile” e invisibili dai nostri Addetti IT.
Il concetto di costo e di risparmio (sul quale si basa completamente il paradigma Cloud) ha portato ancora più in basso l’esigenza di sicurezza informatica soprattutto nei CSP molto piccoli.
Inoltre se il CSP è piccolo, potrebbe non avere una corretta postura in termini di sicurezza informatica, ma al contrario, se il CSP è grande, avremo maggiori garanzie che la sicurezza venga gestita bene, ma potrebbe essere influenzato da altre politiche, vanificando (di fatto) una ottima sicurezza implementata.
Relativamente al discorso certificazioni, le SOC consentono alla clientela di comprendere la postura Cyber di un determinato CSP, preferibilmente la SOC2, più di dettaglio e più tecnica. Ma sicuramente poter verificare in campo con le “proprie mani” è ben diverso che leggere un foglio di carta.
Quindi, se si tratta di affidare i propri “gioielli della corona” ad un CSP, potrebbe valere la pena non fidarsi, soprattutto se questo sia una azienda piccola e con poco budget da dedicare alla sicurezza informatica.
Non dobbiamo avere paura del Cloud.
Dobbiamo però essere consapevoli delle scelte che andremo a fare, in quanto non è equivalente ad essere abbonati al servizio elettrico oppure ad una semplice rivista.
Nella giornata di oggi, la nuova cyber-gang “The Gentlemen” rivendica all’interno del proprio Data Leak Site (DLS) il primo attacco ad una azienda italiana. Disclaimer: Questo rapporto i...
SAP ha reso disponibili degli aggiornamenti per la sicurezza Martedì, con l’obiettivo di risolvere varie vulnerabilità. Tra queste vulnerabilità, ve ne sono tre particolarmente critiche che s...
Ci stiamo avviando a passi da gigante vero l’uroboro, ovvero il serpente che mangia la sua stessa coda. Ne avevamo parlato qualche settimana fa che il traffico umano su internet è in calo verti...
A fine agosto, GreyNoise ha registrato un forte aumento dell’attività di scansione mirata ai dispositivi Cisco ASA. Gli esperti avvertono che tali ondate spesso precedono la scoperta di nuove v...
Con una drammatica inversione di tendenza, il Nepal ha revocato il blackout nazionale sui social media imposto la scorsa settimana dopo che aveva scatenato massicce proteste giovanili e causato almeno...