Redazione RHC : 26 Gennaio 2022 14:29
Il ransomware si evolve sempre di più.
Oltre ad aggredire le aziende, ora stiamo assistendo ad un cambio di rotta negli attacchi ransomware che utilizzano vulnerabilità zeroday per accedere agli asset, come nel caso di DeadBolt.
PARTE LA PROMO ESTATE -40%
RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!
Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Nello specifico, la gang oltre a cifrare i NAS degli utenti e avere introiti dal riscatto dei dati, si rivolge alla stessa QNAP dicendo che se è disposta a pagare 5 Bitcoin del valore di 184.000 dollari, verrà fornito l’exploit dello zeroday utilizzato.
Inoltre, hanno riportato che pagando 50 bitcoin del valore di circa 1,9 milioni di dollari al wallet bc1qnju697uc83w5u3ykw7luujzupfyf82t6trlnd8, verrà fornita la chiave di decrittazione principale per sbloccare tutte le vittime dell’infezione.
Istruzioni per la chiave di decrittazione Fonte: landski su BleepingComputer
Si tratta di una nuova forma di “bug bounty underground”, che mira direttamente ad estorcere denaro dal vendor di prodotto, in modo da bloccare le infezioni e far perdere web e brand reputation all’azienda.
Intanto DeadBolt sta crittografando i dispositivi QNAP NAS in tutto il mondo utilizzando quella che affermano essere una vulnerabilità zero-day nel software del dispositivo.
Gli attacchi sono iniziati ieri, 25 gennaio, con gli utenti dei NAS QNAP che hanno improvvisamente trovato i file crittografati e i nomi dei file sono stati aggiornati con un’estensione di file .deadbolt .
Invece di creare note di riscatto in ogni cartella del dispositivo, la pagina di accesso del dispositivo QNAP viene dirottata per visualizzare una schermata che indica “ATTENZIONE: i tuoi file sono stati bloccati da DeadBolt”, come mostrato nell’immagine seguente.
Questa schermata informa la vittima che dovrebbe pagare 0,03 bitcoin (circa 1.100 dollari) a un indirizzo Bitcoin univoco per ciascuna vittima.
Dopo aver effettuato il pagamento, gli attori delle minacce affermano che dovrà essere fatta una transazione successiva allo stesso indirizzo che include la chiave di decrittazione, che può essere recuperata utilizzando le seguenti istruzioni.
Istruzioni per la chiave di decrittazione Fonte: landski su BleepingComputer
Questa chiave di decrittazione può quindi essere inserita nello schermo per decrittografare i file del dispositivo. Al momento, non vi è alcuna conferma che il pagamento di un riscatto comporterà la ricezione di una chiave di decrittazione o che gli utenti saranno in grado di decrittografare i file.
Come per tutti gli attacchi ransomware contro i dispositivi QNAP, gli attacchi DeadBolt riguardano solo i dispositivi accessibili a Internet.
Poiché gli attori delle minacce affermano che l’attacco è condotto attraverso una vulnerabilità zero-day, si consiglia vivamente a tutti gli utenti QNAP di disconnettere i propri dispositivi da Internet e posizionarli dietro un firewall.
Vista l’impennata di questo tipi di attacchi in corso, anche da parte di altre due famiglie di ransomware note come Qlocker ed eCh0raix , tutti i proprietari dovrebbero seguire questi passaggi per prevenire attacchi futuri.
Il CERT-AgID recentemente aveva avvertito che molte istanze pubbliche non sono ancora state aggiornate e tra queste 70 sono relative a banche, assicurazioni e pubbliche amministrazioni italiane. Ora l...
Shellter Project, produttore di un downloader commerciale per bypassare i sistemi antivirus ed EDR, ha segnalato che gli hacker stanno utilizzando il suo prodotto Shellter Elite per gli attacchi. Ques...
Il progetto Cyberpandino non è solo un’idea folle, ma una grande avventura su quattro ruote progettata e realizzata da due menti brillanti romane – Matteo Errera e Roberto Zaccardi ...
Un nuovo infostealer emerge dalle underground criminali e il suo nome è “123 | Stealer”. L’autore di questo software è un hacker che si nasconde sotto lo pseudonimo di k...
A soli 13 anni, Dylan è diventato il più giovane ricercatore di sicurezza a collaborare con il Microsoft Security Response Center (MSRC), dimostrando come la curiosità e la perseveranza...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006