Fine del supporto per Office su Windows 10: Microsoft spinge verso il futuro con Windows 11
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Fine del supporto per Office su Windows 10: Microsoft spinge verso il futuro con Windows 11

Fine del supporto per Office su Windows 10: Microsoft spinge verso il futuro con Windows 11

Luca Galuppi : 16 Gennaio 2025 10:10

Un cambiamento cruciale si avvicina nel panorama tecnologico: Microsoft ha annunciato che il supporto per le applicazioni Office su Windows 10 terminerà il 14 ottobre 2025, la stessa data in cui il sistema operativo raggiungerà il termine del suo ciclo di vita. Questa decisione riguarda non solo Microsoft 365, ma anche le versioni standalone come Office 2021, Office 2019 e persino Office 2016, segnando un passo decisivo verso l’adozione completa di Windows 11.

Cosa cambia per gli utenti?

Dopo il termine del supporto, le applicazioni Office su Windows 10 continueranno a funzionare, ma non riceveranno più aggiornamenti né supporto tecnico. Questo significa che:

  • Potenziali problemi di prestazioni e affidabilità potrebbero emergere col tempo.
  • Gli utenti potrebbero esporsi a rischi di sicurezza, soprattutto in un’era in cui le minacce informatiche sono sempre più sofisticate.

Microsoft ha dichiarato: “Raccomandiamo vivamente di passare a Windows 11 per evitare problemi di performance e affidabilità a lungo termine.”


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La sicurezza rappresenta il cuore di questa transizione. I criminali informatici sfruttano sempre più spesso le vulnerabilità zero-day, e l’utilizzo di software su un sistema operativo non supportato aumenta drasticamente il rischio di subire attacchi.

Le difficoltà di adozione di Windows 11

Nonostante l’entusiasmo di Microsoft per il sistema operativo lanciato nell’ottobre 2021, il passaggio a Windows 11 è stato più lento del previsto. Secondo i dati di Statcounter Global, oltre il 62% dei dispositivi Windows a livello globale utilizza ancora Windows 10, mentre Windows 11 copre meno del 35% del mercato.

Uno dei principali ostacoli è rappresentato dal requisito obbligatorio del TPM 2.0 (Trusted Platform Module), introdotto per rafforzare la sicurezza dei dispositivi contro attacchi informatici e manomissioni. Tuttavia, molti utenti considerano questa imposizione “non negoziabile”, al punto da sviluppare strumenti e metodi per aggirare questa limitazione.

Un’alternativa: le estensioni di supporto

Per coloro che non possono o non vogliono effettuare l’aggiornamento a breve, Microsoft ha previsto un’opzione temporanea. Gli utenti di Windows 10 Home potranno accedere agli Extended Security Updates (ESU) per un costo aggiuntivo di 30 dollari, ottenendo così un anno extra di aggiornamenti di sicurezza.

Le aziende e i dispositivi specializzati che utilizzano versioni LTSC o LTSB di Windows 10 potranno beneficiare di supporto prolungato oltre il 2025, garantendo una transizione graduale senza compromettere l’operatività.

Le implicazioni per la cybersecurity

La fine del supporto per Office su Windows 10 non è solo un passaggio tecnico, ma un possibile punto di svolta per la sicurezza informatica. Sistemi non aggiornati diventano inevitabilmente terreno fertile per attacchi mirati, come è successo in passato con ransomware come WannaCry, che ha colpito sistemi privi di patch.

La mancanza di aggiornamenti di sicurezza può compromettere gravemente anche la compliance normativa, specialmente per aziende che operano in settori regolamentati. Ad esempio, il mancato rispetto dei requisiti di sicurezza potrebbe portare a sanzioni o perdite di fiducia da parte dei clienti.

Conclusione

Con questa decisione, Microsoft spinge il mercato verso Windows 11, rendendo il 2025 l’anno del grande “refresh” tecnologico. Per utenti e aziende, è il momento di pianificare con attenzione:

  • Valutare i requisiti hardware per l’aggiornamento a Windows 11.
  • Identificare le applicazioni critiche che potrebbero essere influenzate dalla fine del supporto.
  • Adottare misure proattive per proteggere i dati e mantenere la continuità operativa.

Il tempo stringe e la scadenza del 2025 è più vicina di quanto sembri. Rimandare potrebbe significare esporsi a rischi inutili e costi più elevati in futuro. La scelta è chiara: adattarsi o subire le conseguenze.

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Immagine del sitoLuca Galuppi
Appassionato di tecnologia da sempre. Lavoro nel campo dell’informatica da oltre 15 anni. Ho particolare esperienza in ambito Firewall e Networking e mi occupo quotidianamente di Network Design e Architetture IT. Attualmente ricopro il ruolo di Senior IT Engineer e PM per un’azienda di Consulenza e Servizi IT.

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