
Sandro Sana : 31 Ottobre 2024 08:07
Nel panorama sempre più complesso delle cyber minacce, il 2024 ha visto l’emergere di un nuovo ransomware denominato Fog Ransomware, che ha cominciato a diffondersi nella primavera di quest’anno. Questo malware sta destando particolare preoccupazione per la sua sofisticazione e per le metodologie avanzate di attacco. Scoperto inizialmente negli Stati Uniti, ha colpito principalmente il settore educativo, sebbene siano stati registrati attacchi anche nei settori dei viaggi, finanziario e manifatturiero. Gli operatori di Fog Ransomware, ancora non identificati, sembrano spinti da motivazioni economiche e adottano tecniche di doppia estorsione, aumentando così la pressione sulle vittime per il pagamento del riscatto.
Il primo punto d’accesso sfruttato da Fog Ransomware è spesso rappresentato dalle credenziali VPN compromesse. Recentemente, i criminali informatici dietro Fog hanno dimostrato di sfruttare una vulnerabilità nota su SonicOS (l’interfaccia di gestione dei dispositivi SonicWall), identificata come CVE-2024-40766. Questa falla di sicurezza, presente nei dispositivi non aggiornati, permette agli attaccanti di ottenere un accesso privilegiato alla rete, dando inizio alla catena di attacco. In molti casi, gli attaccanti approfittano anche della vulnerabilità CVE-2024-40711 su Veeam Backup & Replication, sfruttando una falla che potrebbe consentire l’esecuzione di codice remoto, amplificando così le possibilità di compromissione delle reti aziendali.
Secondo i ricercatori di Arctic Wolf, almeno 30 intrusioni relative agli account VPN SonicWall sono state condotte con l’ausilio di Akira e Fog ransomware, suggerendo una possibile collaborazione o sovrapposizione di infrastruttura tra i due gruppi. Gli esperti di Sophos hanno inoltre trovato indizi che collegano le infrastrutture utilizzate dagli operatori di Akira e Fog, evidenziando la crescente professionalizzazione e interconnessione tra i vari attori del cybercrimine.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Una volta ottenuto l’accesso, Fog Ransomware procede con rapidità all’encryption dei file. Gli attaccanti implementano attacchi “pass-the-hash” per ottenere privilegi elevati e disabilitare i software di sicurezza. L’eliminazione delle copie shadow tramite il comando vssadmin.exe e la disattivazione di servizi come Windows Defender rientrano tra le prime azioni eseguite dagli operatori. Anche i sistemi VMware ESXi sono bersagli di questo ransomware: i file con estensione ‘.vmdk’, contenenti dati critici delle macchine virtuali, vengono crittografati, interrompendo i servizi e causando gravi interruzioni delle attività aziendali.
Per mappare l’ambiente e ottenere informazioni utili, gli operatori di Fog Ransomware utilizzano strumenti di riconoscimento come Advanced Port Scanner, NLTest e AdFind, che consentono loro di raccogliere dati sui sistemi e sui servizi presenti nella rete. Per garantire la persistenza nella rete, il malware crea nuovi account utente e utilizza reverse SSH shells. Inoltre, l’uso di Metasploit e PsExec permette agli attaccanti di eseguire attività di enumerazione e di mantenere l’accesso all’interno dell’ambiente compromesso.
Nella fase finale dell’attacco, Fog Ransomware esegue l’esfiltrazione dei dati, caricando i file rubati sul servizio di archiviazione MEGA, spesso impiegato per memorizzare le informazioni esfiltrate. I file dei sistemi crittografati assumono l’estensione ‘.FOG’ o ‘.FLOCKED’, e una nota di riscatto viene inserita in ogni directory interessata dall’encryption. Questa nota avvisa la vittima dell’attacco, specificando le richieste degli attaccanti, minacciando la divulgazione dei dati sensibili qualora il riscatto non venga pagato.
La doppia estorsione, metodo ormai comune tra i ransomware moderni, rappresenta una tecnica di pressione psicologica: se la vittima rifiuta di pagare, non solo si trova impossibilitata a recuperare i dati crittografati, ma rischia anche la diffusione pubblica di informazioni riservate, compromettendo così la reputazione aziendale.
Per proteggersi da Fog Ransomware, le organizzazioni dovrebbero attuare misure preventive e di monitoraggio costante. Le raccomandazioni principali includono:
L’emergere di Fog Ransomware sottolinea ancora una volta la necessità per le organizzazioni di mantenere un alto livello di vigilanza e di rafforzare le proprie difese. Con l’aumento delle interconnessioni tra diversi attori cybercriminali e l’adozione di metodi avanzati di estorsione, è fondamentale rimanere aggiornati sulle nuove minacce e implementare protocolli di sicurezza solidi e aggiornati.
Sandro Sana
In Australia, a breve sarà introdotta una normativa innovativa che vieta l’accesso ai social media per i minori di 16 anni, un’iniziativa che farà scuola a livello mondiale. Un’analoga misura ...

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha accusato i fratelli gemelli Muneeb e Sohaib Akhter di aver cancellato 96 database contenenti informazioni sensibili, tra cui verbali di indagini e doc...

Malgrado le difficoltà geopolitiche significative, il settore degli spyware mercenari resta una minaccia adattabile e persistente; in questo contesto, il noto fornitore Intellexa prosegue l’espansi...

Secondo Eurostat nel 2023 solo il 55% dei cittadini dell’Unione Europea tra i 16 e i 74 anni possedeva competenze digitali almeno di base, con forti differenze tra paesi: si va da valori intorno all...

Cloudflare ha registrato un’interruzione significativa nella mattina del 5 dicembre 2025, quando alle 08:47 UTC una parte della propria infrastruttura ha iniziato a generare errori interni. L’inci...