Redazione RHC : 30 Luglio 2023 16:28
Il sito web del più grande operatore petrolchimico israeliano, il gruppo BAZAN, non è più disponibile dopo che gli hacker hanno affermato che i sistemi dell’azienda erano stati compromessi.
Il gruppo BAZAN, con sede a Haifa Bay e precedentemente noto come Oil Refineries Ltd., genera oltre 13,5 miliardi di dollari di entrate annuali e impiega oltre 1.800 persone. L’azienda ha una capacità di raffinazione del petrolio di circa 9,8 milioni di tonnellate all’anno.
Durante il fine settimana, il traffico in entrata verso i siti Web del gruppo BAZAN, bazan.co.il e eng.bazan.co.il, è diminuito, causando errori HTTP 502.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence".
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Tuttavia, il sito era accessibile da Israele, forse dopo aver abilitato il blocco geografico nel tentativo di contrastare un attacco informatico in corso.
Il gruppo di hacker iraniani “Cyber Avengers”, noto anche come “CyberAv3ngers“, ha affermato in un canale Telegram di essersi infiltrato nella rete BAZAN.
Sabato sera, il gruppo ha pubblicato quelli che sembrano essere screenshot dei sistemi SCADA di BAZAN, utilizzati per monitorare e controllare i sistemi di controllo industriale.
Questi includono gli schemi della Flare Gas Recovery Unit, il sistema di recupero delle ammine, la “sezione di separazione” petrolchimica e il codice del PLC.
Il gruppo di hacker afferma di essersi infiltrato nella rete del colosso petrolchimico attraverso una vulnerabilità nel firewall Check Point dell’azienda.
I membri di CyberAvengers hanno anche condiviso un’immagine di un dispositivo al coperto che, secondo loro, è stato vandalizzato con i seguenti messaggi.
Un nuovo strumento chiamato SpamGPT è apparso sui forum underground ed è rapidamente diventato oggetto di discussione nel campo della sicurezza informatica. Il software malevolo combina le capacità...
Nella giornata di oggi, la nuova cyber-gang “The Gentlemen” rivendica all’interno del proprio Data Leak Site (DLS) al laboratorio Santa Rita. Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o t...
SAP ha reso disponibili degli aggiornamenti per la sicurezza Martedì, con l’obiettivo di risolvere varie vulnerabilità. Tra queste vulnerabilità, ve ne sono tre particolarmente critiche che si ve...
Ci stiamo avviando a passi da gigante vero l’uroboro, ovvero il serpente che mangia la sua stessa coda. Ne avevamo parlato qualche settimana fa che il traffico umano su internet è in calo vertigino...
A fine agosto, GreyNoise ha registrato un forte aumento dell’attività di scansione mirata ai dispositivi Cisco ASA. Gli esperti avvertono che tali ondate spesso precedono la scoperta di nuove vulne...