Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

Gli hacker ringraziano: la falla Yelp su Ubuntu è una porta aperta

Redazione RHC : 16 Aprile 2025 22:22

È stata scoperta una vulnerabilità di sicurezza, identificata come CVE-2025-3155, in Yelp, l’applicazione di supporto utente GNOME preinstallata su Ubuntu desktop. La vulnerabilità riguarda il modo in cui Yelp gestisce lo schema URI “ghelp://”.

Uno schema URI è la parte di un Uniform Resource Identifier (URI) che identifica un protocollo o un’applicazione specifica (steam://run/1337) che dovrebbe gestire la risorsa identificata dall’URI “. Chiarisce inoltre che ” è la parte che precede i due punti (://) “.

Yelp è registrato come gestore dello schema “ghelp://”. Il ricercatore sottolinea le limitate risorse online su questo schema, fornendo un esempio del suo utilizzo: ” $ yelp ghelp:///usr/share/help/C/gnome-calculator/” .


CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza l'ottavo episodio della serie Betti-RHC

Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati.

Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]


Supporta RHC attraverso:
  • L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  • Ascoltando i nostri Podcast
  • Seguendo RHC su WhatsApp
  • Seguendo RHC su Telegram
  • Scarica gratuitamente "Dark Mirror", il report sul ransomware di Dark Lab


  • Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


    La vulnerabilità deriva dall’elaborazione da parte di Yelp dei file .page , ovvero file XML che utilizzano lo schema Mallard. Questi file possono utilizzare XInclude, un meccanismo di inclusione XML. Il ricercatore parrot409 sottolinea che ” l’aspetto interessante è che utilizza XInclude per incorporare il contenuto di legal.xml nel documento. Ciò significa che l’elaborazione XInclude è abilitata “.

    Il ricercatore dimostra come XInclude può essere sfruttato fornendo un file .page di esempio che include il contenuto di /etc/passwd. Yelp utilizza un’applicazione XSLT ( yelp-xsl) per trasformare il .pagefile in un file HTML, che viene poi renderizzato da WebKitGtk. XSLT è descritto come “un linguaggio basato su XML utilizzato… per la trasformazione di documenti XML”.

    L’aggressore può iniettare script dannosi nella pagina HTML di output sfruttando XInclude per inserire il contenuto di un file contenente tali script. L’articolo sottolinea che la semplice aggiunta di un 

    tag o on*di un attributo nell’XML di input non funziona, poiché questi tag non sono gestiti dall’applicazione yelp-xsl.

    Tuttavia, il ricercatore ha scoperto che l’applicazione XSLT copia determinati elementi e i loro figli nell’output senza modifiche. Un esempio è la gestione dei tag SVG. “L’app copia semplicemente il tag e il suo contenuto nell’output, permettendoci di utilizzare un tag

    Il ricercatore rileva un paio di limitazioni di questo attacco:

    • L’aggressore deve conoscere il nome utente Unix della vittima.
    • I browser potrebbero chiedere all’utente l’autorizzazione per reindirizzare a schemi personalizzati.

    Tuttavia, l’articolo spiega che la directory di lavoro corrente (CWD) delle applicazioni avviate da GNOME (come Chrome e Firefox) è spesso la directory home dell’utente. Questo comportamento può essere sfruttato per puntare alla cartella Download della vittima, aggirando la necessità di conoscere il nome utente esatto.

    La principale misura di mitigazione consigliata è quella di non aprire collegamenti a schemi personalizzati non attendibili.

    <
    !-- Ezoic - bottom_of_page - bottom_of_page -->

    Redazione
    La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

    Lista degli articoli

    Articoli in evidenza

    Il database di PayPal, in vendita con 15,8 milioni di account: cosa c’è da sapere
    Di Redazione RHC - 19/08/2025

    Su un popolare forum dedicato alle fughe di dati è apparso un annuncio pubblicitario per la vendita di un database che presumibilmente contiene 15,8 milioni di account PayPal con indirizzi email ...

    I Criminal Hacker sfruttano Cisco Safe Links per attacchi di phishing
    Di Redazione RHC - 19/08/2025

    Una complessa operazione di attacco è stata individuata recentemente, nella quale gli aggressori digitali utilizzano la struttura di protezione Cisco per eseguire manovre di inganno online. I mal...

    Dark web e hotel italiani: ecco cosa ci ha rivelato MyDocs sui documenti rubati
    Di Luca Stivali - 19/08/2025

    A cura di Luca Stivali e Roland Kapidani. Nel giro di dieci giorni un nickname mai visto prima, mydocs, ha inondato un dark forum con una serie di thread tutti uguali: stesso template, stessa call-to-...

    Non trovi la tua Tesla? Nessun problema: c’è Free TeslaMate
    Di Redazione RHC - 18/08/2025

    Un ricercatore esperto in sicurezza informatica ha scoperto che centinaia di server TeslaMate in tutto il mondo trasmettono apertamente i dati dei veicoli Tesla senza alcuna protezione. Ciò signi...

    Il progetto Dojo di Tesla è morto. Una scommessa tecnologica finita in clamoroso fiasco
    Di Redazione RHC - 18/08/2025

    Il 23 luglio 2025, Tesla tenne la sua conference call sui risultati del secondo trimestre. Elon Musk , come di consueto, trasmise a Wall Street il suo contagioso ottimismo. Parlando di Dojo, il superc...