
Gli specialisti di Lumen Black Lotus Labs e Microsoft Threat Intelligence Team hanno scoperto che il gruppo di spionaggio informatico di lingua russa Turla (noto anche come Secret Blizzard) ha violato l’infrastruttura del gruppo di hacker pakistano Storm-0156 per condurre i propri attacchi segreti su reti già hackerate.
Secondo i ricercatori, questa campagna è iniziata nel dicembre 2022. Turla ha quindi ottenuto l’accesso alle reti che Storm-0156 aveva già compromesso (ad esempio, nelle organizzazioni governative afghane e indiane), e vi ha poi distribuito il proprio malware.

Lumen afferma di monitorare l’attività del gruppo Storm-0156 da diversi anni e che questi aggressori hanno concentrato i loro attacchi su India e Afghanistan. Durante questo monitoraggio, ad esempio, è stato scoperto un server di controllo che mostrava il banner “hak5 Cloud C2”. Di conseguenza, gli esperti sono giunti alla conclusione che gli hacker sono riusciti in qualche modo a installare un dispositivo fisico (come il dispositivo Wi-Fi Pineapple) sulla rete di un’organizzazione governativa indiana.
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Ma alla fine, studiando gli attacchi Storm-0156, i ricercatori hanno scoperto che Turla aveva compromesso i suoi “colleghi” pakistani. Ciò è stato segnalato da diverse anomalie nella rete: ad esempio, tre indirizzi IP VPS hanno interagito con il server di controllo, che in precedenza era associato a un gruppo di lingua russa. Inoltre, gli esperti hanno attirato l’attenzione sui modelli e sulla trasmissione dei dati caratteristici dei “beacon”, che non erano affatto coerenti con le precedenti tattiche del gruppo pakistano.
Come si è scoperto, alla fine del 2022, Turla ha violato diversi nodi di controllo Storm-0156 e ha distribuito su di essi il proprio malware, inclusa una variante della backdoor TinyTurla, la backdoor TwoDash, lo strumento di monitoraggio degli appunti Statuezy e il downloader MiniPocket.
A loro volta, gli esperti di Microsoft affermano che Turla ha utilizzato l’accesso all’infrastruttura Storm-0156 per implementare backdoor nelle agenzie governative afghane, tra cui il Ministero degli Affari Esteri e la Direzione generale dell’intelligence del paese, nonché i consolati stranieri dell’Afghanistan.
Allo stesso tempo, Turla non si è limitata a compromettere i server di controllo Storm-0156 e ad attaccare obiettivi già hackerati. È stato riferito che intorno alla metà del 2023 gli hacker di lingua russa hanno effettuato movimenti laterali nell’infrastruttura Storm-0156 e hanno raggiunto le postazioni di lavoro. Ciò ha consentito a Turla di accedere agli strumenti dannosi di Storm-0156 (inclusi CrimsonRAT e il trojan Wainscot scritto in Go), nonché a informazioni e credenziali precedentemente rubate.
Secondo Microsoft, Turla alla fine ha utilizzato la backdoor rubata a Storm-0156 solo una volta: per distribuire malware su un computer in India. Ma Turla ha installato backdoor sui server dello stesso Storm-0156, che ospitavano dati rubati dagli hacker pakistani alle istituzioni militari e di difesa indiane.
Vale la pena notare che questa non è la prima volta che Turla si comporta in questo modo. Già nel 2019 il gruppo ha utilizzato per i suoi attacchi l’infrastruttura e il malware del gruppo iraniano OilRig. Inoltre, Turla ha rubato dati dai sistemi OilRig, inclusi registri di keylogger, elenchi di directory, file, credenziali e strumenti dannosi come Neuron.
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