Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

HackSynth: il Futuro del Penetration Testing Assistito con i Large Language Model

Redazione RHC : 25 Febbraio 2025 15:25

Un team di ricercatori dell’Università della California, Berkeley, e del Center for AI Safety ha sviluppato HackSynth, un sistema avanzato basato su Large Language Models (LLM) per l’automazione dei penetration test.

Questa ricerca mira a colmare una lacuna critica nella cybersecurity: l’assenza di strumenti realmente autonomi ed efficaci per l’identificazione delle vulnerabilità nei sistemi informatici.

Breach And Attack Simulation (BAS) ancora immaturi

Attualmente, il penetration testing è un processo essenziale ma costoso e altamente specializzato. Le aziende investono risorse significative per individuare e mitigare le vulnerabilità, ma a causa dell’elevato costo e della complessità delle operazioni, il numero di test eseguibili è limitato.


Distribuisci i nostri corsi di formazione diventando un nostro Affiliato

Se sei un influencer, gestisci una community, un blog, un profilo social o semplicemente hai tanta voglia di diffondere cultura digitale e cybersecurity, questo è il momento perfetto per collaborare con RHC Academy. Unisciti al nostro Affiliate Program: potrai promuovere i nostri corsi online e guadagnare provvigioni ad ogni corso venduto. Fai parte del cambiamento. Diffondi conoscenza, costruisci fiducia, genera valore.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Inoltre, i sistemi BAS (Breach and Attack Simulation) disponibili oggi non sono in grado di sostituire completamente i penetration tester umani, in quanto si basano su regole predefinite e scenari limitati, senza la capacità di un “pensiero laterale” efficace come come quello umano.

HackSynth si propone di superare queste limitazioni introducendo un’architettura avanzata, suddivisa in due componenti principali: il “Planner” e il “Summarizer”. Il Planner genera ed esegue comandi per testare le vulnerabilità, mentre il Summarizer analizza le risposte del sistema target, adattando dinamicamente la strategia di attacco in base ai risultati ottenuti.

Due Banchmark per valutare i risultati

Per valutare l’efficacia di HackSynth, i ricercatori hanno sviluppato due benchmark basati sulle piattaforme PicoCTF e OverTheWire (che abbiamo già incontrato in precedenza), che comprendono un totale di 200 sfide suddivise per difficoltà e ambiti di cybersecurity. I test hanno mostrato che HackSynth, utilizzando il modello GPT-4o, ha completato con successo il 20,5% delle sfide su PicoCTF e il 16% su OverTheWire.

Un aspetto critico emerso dai test è l’importanza della regolazione dei parametri del modello per massimizzare le prestazioni. In particolare, la temperatura di generazione influisce direttamente sulla coerenza dei comandi prodotti: valori più bassi aumentano la precisione, mentre temperature più elevate favoriscono una maggiore esplorazione, talvolta a scapito dell’efficacia complessiva. Sperimentazioni con temperature tra 0,8 e 1,0 hanno permesso di trovare un equilibrio ottimale tra diversità e accuratezza.

HackSynth è disponibile online per testing e prova

Per garantire un utilizzo sicuro, HackSynth opera in ambienti containerizzati e utilizza whitelist di rete per limitare le azioni a domini autorizzati, riducendo il rischio di esecuzione di comandi dannosi o non previsti. La disponibilità pubblica di HackSynth e dei relativi benchmark mira a stimolare ulteriori ricerche sulla cybersecurity autonoma, con l’obiettivo di migliorare le tecniche di attacco simulato e rafforzare la difesa delle infrastrutture digitali.

In sintesi, HackSynth rappresenta un importante passo avanti verso l’automazione del penetration testing, dimostrando che i modelli LLM possono essere strumenti efficaci per individuare vulnerabilità in modo scalabile ed efficiente. Tuttavia, ulteriori sviluppi saranno necessari per incrementare la sicurezza, l’affidabilità e l’adattabilità di questi sistemi a scenari di attacco sempre più complessi.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Sicurezza Reti Wi-Fi: La Sfida e le Soluzioni Adattive per l’Era Digitale

La Sfida della Sicurezza nelle Reti Wi-Fi e una Soluzione Adattiva. Nell’era della connettività pervasiva, lo standard IEEE 802.11(meglio noto come Wi-Fi ), è diventato la spina dorsa...

Cyberattack in Norvegia: apertura forzata della diga evidenzia la vulnerabilità dei sistemi OT/SCADA

Nel mese di aprile 2025, una valvola idraulica di una diga norvegese è stata forzatamente aperta da remoto per diverse ore, a seguito di un attacco informatico mirato. L’episodio, riportat...

Un milione di Lead Italiani del 2025 in vendita nelle underground. Per un Phishing senza domani!

Sul forum underground russo XSS è apparso un post che offre una “Collection di Lead Verificati Italia 2025” con oltre 1 milione di record. Questo tipo di inserzioni evidenzia la con...

Cyber War: la guerra invisibile nel cyberspazio che decide i conflitti del presente

Nel cuore dei conflitti contemporanei, accanto ai carri armati, ai droni e alle truppe, si combatte una guerra invisibile, silenziosa e spesso sottovalutata: la cyber war. Non è solo uno scenario...

Un Hacker divulga i dati sensibili dei politici spagnoli. Coinvolto anche il premier Pedro Sánchez

Le autorità iberiche sono impegnate in un’indagine riguardante un pirata informatico che ha divulgato informazioni sensibili relative a funzionari pubblici e figure politiche di spicco. Tr...