Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

I Firewall di Juniper sono affetti da una grave Remote Code Execution. Rilevati oltre 11.000 firewall vulnerabili

Redazione RHC : 21 Settembre 2023 12:39

Una nuova ricerca di VulnCheck ha rilevato che circa 11.000 firewall Juniper SRX e switch EX connessi a Internet sono vulnerabili ad un bug di Remote Code Execution.

Nell’agosto di quest’anno, Juniper ha identificato  numerose vulnerabilità legate alla manipolazione delle variabili di ambiente PHP nell’interfaccia J-Web (CVE-2023-36844/CVE-2023-36845), nonché alla mancanza di autenticazione per funzioni critiche (CVE- 2023-36846/ CVE-2023-36847).

Di per sé, questi problemi hanno ottenuto uno score pari a 5,3 nella scala CVSS e non sembrano rappresentare una seria minaccia. Ma nel complesso, queste vulnerabilità se concatenate portano ad un bug critico che consente l’esecuzione di codice in modalità remota senza autenticazione valutato con uno score di 9,8 su 10 sulla scala CVSS.

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?

Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". 
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.  
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. 
Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com
Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]



Supporta RHC attraverso:
 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.
 

Pertanto, in un rapporto tecnico di watchTowr Labs, è stato presentato un exploit PoC che combinava le CVE-2023-36845 e CVE-2023-36846, consentendo l’esecuzione di codice in modalità remota.

Ora i ricercatori di VulnCheck hanno presentato il loro rapporto su questi problemi e pubblicato un altro exploit PoC. In questo caso si sfrutta solo la vulnerabilità CVE-2023-36845 e non richiede più il download di file, consentendo comunque l’esecuzione remota di codice arbitrario.

I ricercatori hanno incluso nel loro rapporto un collegamento a uno scanner gratuito che aiuta a rilevare i dispositivi vulnerabili sulla rete. Purtroppo lo studio ha dimostrato che su Internet ce ne sono ancora circa 12.000.

“In questa pubblicazione, abbiamo dimostrato come CVE-2023-36845, una vulnerabilità classificata come problema di gravità moderata da Juniper, possa essere sfruttata per consentire l’esecuzione remota di codice arbitrario senza autenticazione”, hanno scritto gli esperti.  “Abbiamo quindi trasformato l’exploit in più passaggi in un exploit che può essere implementato utilizzando un singolo comando curl. E sembra influenzare un numero enorme di sistemi”.

Per indagare sulle vulnerabilità, gli analisti di VulnCheck hanno acquistato un vecchio firewall Juniper SRX210, ma hanno scoperto che il dispositivo non disponeva della funzione do_fileUpload() necessaria per caricare i file. Ciò ha impedito l’implementazione della catena di exploit creata da watchTowr e ha costretto gli esperti a cercare un altro modo per eseguire il codice in remoto. Si è scoperto che la necessità di scaricare due file sul dispositivo di destinazione può essere aggirata e che altre vulnerabilità per l’esecuzione di codice remoto non sono affatto necessarie.

Gli esperti avvertono che la vulnerabilità CVE-2023-36845, che inizialmente ha ricevuto solo 5,4 punti sulla scala CVSS, dovrebbe essere riesaminata e rivalutata, poiché chiaramente dovrebbe essere considerata critica.

Le seguenti versioni del sistema operativo Junos sulle linee hardware EX e SRX sono note per essere vulnerabili al CVE-2023-36845:

  • tutte le versioni fino a 20.4R3-S8;
  • 21.1 21.1R1 e versioni successive;
  • versioni da 21.2 a 21.2R3-S6;
  • versioni da 21.3 a 21.3R3-S5;
  • versioni da 21.4 a 21.4R3-S5;
  • versioni da 22.1 a 22.1R3-S3;
  • versioni da 22.2 a 22.2R3-S2;
  • versioni da 22.3 a 22.3R2-S2, 22.3R3;
  • versioni da 22.4 a 22.4R2-S1, 22.4R3.

Il produttore ha rilasciato le patch il 17 agosto 2023, ma il basso livello di gravità del problema sembra aver placato gli utenti e molti di questi hanno scelto di posticipare l’installazione delle patch.

Nel frattempo, una scansione condotta da VulnCheck ha mostrato che su Internet si possono trovare 14.951 interfacce web Juniper. Dopo aver studiato 3.000 dispositivi casuali di questa raccolta, i ricercatori hanno scoperto che il 79% di essi era vulnerabile all’ultimo bug RCE. Se estrapoliamo questo dato su tutti i dispositivi rilevati, sulla rete sono disponibili 11.800 Juniper vulnerabili.

Va da se che chi ancora non ha installato queste patch in quanto sembravano essere poco critiche, devono agire immediatamente visto che gli exploit sono ora pubblici e l’ondata di utilizzo potrebbe essere vicina.

Ancora peggio, gli analisti di Shadowserver e GreyNoise avvertono già che gli aggressori stanno cercando anche endpoint con sistema operativo Junos a bordo e stanno chiaramente esplorando la possibilità di utilizzare CVE-2023-36845 negli attacchi.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Microsoft si butta sulle scarpe! Lanciate le Crocs da collezione a tema Windows XP
Di Redazione RHC - 02/10/2025

Quest’anno Microsoft celebra i suoi primi 50 anni, un traguardo che riflette la trasformazione dell’azienda da piccola start-up nel 1975 a colosso globale della tecnologia. Fondata da Bill Gates e...

Caos per Outlook: il client Windows va in crash e blocca le caselle di posta
Di Redazione RHC - 02/10/2025

La società Microsoft ha reso noto di essere impegnata nell’investigazione di un’anomalia di rilievo riguardante il client desktop tradizionale di Outlook per il sistema operativo Windows, anomali...

Stati Uniti Sotto Tiro! Arriva Phantom Taurus, gli hacker cinesi che spiano governi e ambasciate
Di Redazione RHC - 02/10/2025

Un nuovo gruppo di hacker legato al Partito Comunista Cinese è stato identificato dagli esperti di Palo Alto Networks. L’Unità 42, divisione di intelligence sulle minacce della società california...

Alla scoperta del prompt injection: quando l’IA viene ingannata dalle parole
Di Manuel Roccon - 02/10/2025

I sistemi di Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI) stanno rivoluzionando il modo in cui interagiamo con la tecnologia, offrendo capacità straordinarie nella creazione di contenuti testuali, imm...

Un bug critico in VMware Aria Operations e VMware Tools utilizzato da mesi dagli hacker cinesi
Di Redazione RHC - 01/10/2025

Broadcom ha risolto una grave vulnerabilità di escalation dei privilegi in VMware Aria Operations e VMware Tools, che era stata sfruttata in attacchi a partire da ottobre 2024. Al problema è stato a...