Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

Il bug critico di Ivanti viene sfruttato attivamente dagli hacker criminali. Il PoC è ora online

Redazione RHC : 6 Febbraio 2024 10:24

Una recente vulnerabilità 0-day che colpisce le soluzioni Ivanti Connect Secure e Policy Secure è già ampiamente sfruttata dagli hacker criminali. La vulnerabilità consente di aggirare l’autenticazione e ottenere l’accesso a determinate risorse su dispositivi vulnerabili.

Ricordiamo che due vulnerabilità zero-day (CVE-2024-21893 e CVE-2024-21888), che rappresentano una minaccia per i gateway Connect Secure, Policy Secure e ZTAsono diventate note all’inizio di febbraio 2024.

Pertanto, il primo bug (CVE-2024-21893) è una vulnerabilità SSRF che appare sul lato server nel componente SAML. L’errore consente di ignorare l’autenticazione e ottenere l’accesso a determinate risorse su dispositivi vulnerabili (versioni 9.xe 22.x). Una seconda vulnerabilità (CVE-2024-21888) è stata scoperta nel componente web dei gateway e consente agli aggressori di aumentare i privilegi al livello di amministratore.


Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

«Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi». Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca. Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura.

Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:
L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
Ascoltando i nostri Podcast
Seguendo RHC su WhatsApp
Seguendo RHC su Telegram
Scarica gratuitamente "Dark Mirror", il report sul ransomware di Dark Lab


Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.


Gli sviluppatori hanno poi riferito di essere a conoscenza dello sfruttamento di CVE-2024-21893 da parte di aggressori, ma l’azienda ha assicurato che gli attacchi hanno colpito solo “un piccolo numero di client”.

Come hanno ora avvertito gli analisti di Shadowserver, diversi gruppi di malintenzionati stanno attualmente utilizzando un nuovo bug SSRF e gli attacchi sono partiti da 170 indirizzi IP univoci. Allo stesso tempo, il numero di abusi del CVE-2024-21893 supera significativamente il numero di attacchi sferrati contro i prodotti Ivanti.

Sebbene l’exploit PoC di questo bug, pubblicato il 2 febbraio 2024 dagli esperti di Rapid7, abbia chiaramente contribuito all’aumento del numero di attacchi, Shadowserver rileva che gli aggressori hanno utilizzato metodi di hacking simili diverse ore prima della pubblicazione dell’exploit.

Cioè, gli hacker hanno capito prontamente e in modo indipendente come sfruttare il CVE-2024-21893 per un accesso illimitato e non autenticato ai dispositivi Ivanti vulnerabili.

Secondo ShadowServer, attualmente si possono trovare su Internet quasi 22.500 dispositivi Ivanti Connect Secure, ma non si sa quanti di essi siano vulnerabili al problema CVE-2024-21893.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

In Nepal si muore per i Social Network! In 19 hanno perso la vita per riavere Facebook
Di Redazione RHC - 09/09/2025

Con una drammatica inversione di tendenza, il Nepal ha revocato il blackout nazionale sui social media imposto la scorsa settimana dopo che aveva scatenato massicce proteste giovanili e causato almeno...

Le Aziende italiane dei call center lasciano online tutte le registrazioni audio
Di Redazione RHC - 09/09/2025

Le aziende italiane che utilizzano piattaforme di telefonia online (VoIP) basate su software open-source come Asterisk e Vicidial, si affidano a questi sistemi per contattare quotidianamente i cittadi...

Tasting the Exploit: HackerHood testa l’exploit di WINRAR CVE-2025-8088
Di Redazione RHC - 09/09/2025

Manuel Roccon, leader del team etico HackerHood di Red Hot Cyber, ha realizzato una dettagliata dimostrazione video su YouTube che espone in modo pratico come funziona CVE-2025-8088 di WinRAR. Il vide...

L’ambizione di Xi Jinping e degli APT Cinesi
Di Alessio Stefan - 08/09/2025

I macro movimenti politici post-covid, comprendendo i conflitti in essere, hanno smosso una parte predominante di stati verso cambi di obbiettivi politici sul medio/lungo termine. Chiaramente è stato...

Minaccia Houthi o incidente misterioso? Il Mar Rosso paralizza Asia e Medio Oriente
Di Redazione RHC - 07/09/2025

Come abbiamo riportato questa mattina, diversi cavi sottomarini nel Mar Rosso sono stati recisi, provocando ritardi nell’accesso a Internet e interruzioni dei servizi in Asia e Medio Oriente. Micros...