il misterioso sito cinese che nasconde un pericoloso malware. La nostra indagine
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
LECS 970x120 1
Banner Ancharia Mobile 1
il misterioso sito cinese che nasconde un pericoloso malware. La nostra indagine

il misterioso sito cinese che nasconde un pericoloso malware. La nostra indagine

Davide Santoro : 17 Aprile 2024 06:54

Durante le consuete attività proattive in ambito CTI ed OSINT oggi pomeriggio mi sono imbattuto in uno strano sito in cinese che, in realtà, distribuirebbe malware:

A prima vista il sito sembrerebbe un sito per scaricare la popolare app di messaggistica Telegram che in Cina è bloccata dal governo. Cliccando su Windows è possibile scaricare un archivio .zip da 118MB identificabile mediante il seguente hash:

2b71ecbaad633e07610d4fe45db03062920a44527f3f69d71efb54c571f5b643 – SHA256


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Aprendo l’archivio troviamo un file denominato “Taxsex64-2.msi” da 120MB identificabile mediante il seguente hash:

76e9ed21024fd3181f47cbb7870db620ed43dd01c8c77fbcbc3b8eaf47924045 – SHA256

A questo punto ho verificato il dominio utilizzando il noto servizio ThreatYeti:

Il dominio in questione ha ottenuto uno score di 9.08 che è ovviamente molto elevato

Utilizzo di VirusTotal ed altri tools online alla ricerca del malware

Dopo queste prime verifiche non mi rimaneva altro da fare che caricare i due file – sia l’archivio .zip che il file .msi – su VirusTotal:

Questi sono i dettagli del risultato sul file .zip, come possiamo vedere la “First Submission” risulta essere la nostra, questo vuol dire che, a livello mondiale, siamo stati i primi a caricare questo archivio su virustotal e che ora il risultato è a disposizione della community

Anche per ciò che concerne il file .msi siamo stati i primi a caricarlo ed ora i risultati, soprattutto quelli presenti nella sezione “Behavior” relativa all’analisi del file in apposite sandbox sono a disposizione dell’intera community

Inoltre, come ulteriore verifica abbiamo caricato il file .msi anche sullo scanner malware di Jotti:

Come possiamo vedere alle ore 18:24 del 16 Aprile 2024 il file risultava totalmente pulito

Mentre, alle 23:58 del 16 Aprile 2024 qualcosa comincia piano piano a risultare…

Nel pomeriggio del 16 Aprile 2024 abbiamo inviato il file ad Avast utilizzando il loro apposito form online

Inoltre, effettuando una breve verifica mediante l’applicazione “Avast Free Antivirus”, la stessa ha dato esito positivo:

Ora associato al file Taxsex64-2.msi viene rilevato il malware Win64:TrojanX-gen

Ovviamente abbiamo condiviso il file con altre società antivirus(e non solo) e restiamo fiduciosi in attesa delle loro analisi…

Conclusioni

Con questo breve articolo ho voluto illustrare sostanzialmente tre cose:

  1. L’importanza dell’attività di ricerca costante, infatti, è vero che nella cybersecurity spesso si gioca in difesa, ma è anche importante andare “a caccia” andando a scovare malware, nuovi gruppi APT e, laddove consentito ed entro i limiti previsti, nuove vulnerabilità in vista della loro full disclosure
  2. L’importanza della condivisione, chi si occupa di cybersecurity sa bene che, senza la condivisione della conoscenza e la valorizzazione delle competenze, la cybersecurity stessa rischierebbe di diventare priva di quel valore aggiunto dato dall’attività della community, attività sempre più spesso indispensabile con l’aumentare delle minacce e le loro caratteristiche transnazionali
  3. Il ruolo centrale – in caso di malware non rilevato – caratterizzato dall’invio dello stesso alle società antivirus ed a società/enti terzi che si occupano attivamente di malware analysis così da permetterne un’analisi e, in caso di positività, contrastare attivamente la minaccia(proprio com’è successo con l’esempio di Avast contenuto nell’articolo, alle 18:24 il risultato era negativo mentre alle 23:58 il risultato è positivo)

Un ultimo consiglio…

Ora permettetemi di dare un breve consiglio a coloro che si stanno affacciando a questo mondo, probabilmente se un domani andrete ad operare in maniera proattiva, andando quindi a cercare siti che distribuiscono malware o iscrivendo volontariamente la vostra email su risorse di phishing, vi potrà capitare – proprio com’è successo oggi – di essere i primi al mondo a segnalare quel sito di phishing sulle risorse dedicate o quel malware su VirusTotal o alle società di antivirus.

Mentre, se farete bug hunting potrete trovare una vulnerabilità “0day” ed essere i primi a segnalarla al vendor…

Indubbiamente, anche nel mondo della cybersecurity essere i primi a fare qualcosa e la successiva consapevolezza di aver contribuito attivamente a migliorare la community è senza dubbio motivo di gioia ma ricordatevi sempre che anche questo rientra a pieno titolo in quel fantastico mondo che state scoprendo che è la cybersecurity.

  • #cybercrime
  • #cybersecurity
  • Malware
Immagine del sitoDavide Santoro
Da sempre patito di sicurezza informatica e geopolitica cerca da sempre di unire queste due passioni, ultimamente ho trovato soddisfazione nell’analisi dei gruppi ransomware, si occupa principalmente di crittografia ed è un sostenitore del software libero.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
700.000 record di un Registro Professionale Italiano in vendita nel Dark Web
Di Redazione RHC - 11/12/2025

Un nuovo allarme arriva dal sottobosco del cybercrime arriva poche ore fa. A segnalarlo l’azienda ParagonSec, società specializzata nel monitoraggio delle attività delle cyber gang e dei marketpla...

Immagine del sito
L’EDR è inutile! Gli hacker di DeadLock hanno trovato un “kill switch” universale
Di Redazione RHC - 11/12/2025

Cisco Talos ha identificato una nuova campagna ransomware chiamata DeadLock: gli aggressori sfruttano un driver antivirus Baidu vulnerabile (CVE-2024-51324) per disabilitare i sistemi EDR tramite la t...

Immagine del sito
DDoSia e NoName057(16): le indagini di RHC confermate dal Dipartimento di Giustizia USA
Di Redazione RHC - 11/12/2025

Quanto avevamo scritto nell’articolo “Codice Patriottico: da DDoSia e NoName057(16) al CISM, l’algoritmo che plasma la gioventù per Putin” su Red Hot Cyber il 23 luglio scorso trova oggi pien...

Immagine del sito
Supply chain: Notepad++ rafforza la sicurezza dopo un grave incidente di dirottamento del traffico
Di Redazione RHC - 11/12/2025

Notepad++ è spesso preso di mira da malintenzionati perché il software è popolare e ampiamente utilizzato. Una vulnerabilità recentemente scoperta nell’editor di testo e codice open source Notep...

Immagine del sito
Nuova RCE in Outlook: il fattore umano nella cybersecurity è ancora il punto di svolta
Di Redazione RHC - 11/12/2025

Una vulnerabilità critica associata all’esecuzione di codice remoto (RCE) in Outlook è stata sanata da Microsoft, potenzialmente consentendo a malintenzionati di attivare codice dannoso su sistemi...