
Il professor Massimiliano Sala dell’Università di Trento ha recentemente discusso del futuro della tecnologia blockchain e della connessione tra crittografia e informatica quantistica con il team di Ripple nell’ambito di una serie di conferenze universitarie dell’azienda.
Sala si è concentrato sulla potenziale minaccia rappresentata dai computer quantistici nel loro sviluppo. Secondo il professore, i moderni metodi di crittografia potrebbero essere facilmente risolti dai futuri computer quantistici, il che mette a rischio intere blockchain.
Secondo il professore, “i computer quantistici possono facilmente risolvere i problemi alla base delle firme digitali, il che potenzialmente mina i meccanismi di protezione delle risorse degli utenti sulle piattaforme blockchain”. Si tratta di un ipotetico paradigma chiamato “Q-day”, il momento in cui i computer quantistici diventeranno abbastanza potenti e convenienti da consentire agli aggressori di violare i metodi di crittografia classici.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Tali cambiamenti potrebbero avere implicazioni di vasta portata per qualsiasi settore in cui la sicurezza dei dati è importante, compresi i servizi di emergenza, le infrastrutture, il settore bancario e la difesa. Tuttavia, questi cambiamenti potrebbero essere molto dirompenti per il mondo delle criptovalute e della blockchain.
Sala avverte che “tutti i sistemi crittografici classici a chiave pubblica devono essere sostituiti da sistemi analoghi protetti dagli attacchi quantistici”. L’idea è che un futuro computer quantistico o un algoritmo di attacco quantistico possa violare la crittografia di queste chiavi utilizzando la forza bruta matematica.
Va notato che il Bitcoin, la criptovaluta e blockchain più popolare al mondo, rientra in questa categoria.
Sebbene attualmente non esista un computer quantistico in grado di farlo, i governi e le istituzioni scientifiche di tutto il mondo si stanno preparando per il Q-day, considerandolo inevitabile. Sala ritiene che un evento del genere non sia imminente in tempi brevi. Tuttavia, i progressi dimostrati dai fisici in decine di laboratori accademici e commerciali hanno portato molti operatori del settore a credere che tali sistemi potrebbero essere disponibili nel giro di pochi anni.
In definitiva, Sala è soddisfatto dei progressi in questo settore e raccomanda agli sviluppatori blockchain di continuare a collaborare con esperti di crittografia che comprendono gli standard e le innovazioni associati alla sicurezza quantistica nei sistemi moderni.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


C’è un momento preciso, quasi sempre notturno, in cui la curiosità supera la prudenza. Un repository appena aperto, poche stelle ma un exploit dal punteggio altissimo, il file README scritto bene quanto basta da sembrare…

Una campagna di cyberspionaggio su larga scala, caratterizzata da un elevato livello di automazione, sta colpendo in modo sistematico l’infrastruttura cloud che supporta numerose applicazioni web moderne. In meno di 48 ore, decine di migliaia…

Pier Giorgio Perotto (per chi non conosce questo nome), è stato un pioniere italiano dell’elettronica, che negli anni 60 quando lavorava presso la Olivetti, guidò il team di progettazione che costruì il Programma 101 (o…

Quando si parla di sicurezza informatica, non si può mai essere troppo prudenti. Inoltre quando si parla di backdoor (o di presunte tali), la domanda che segue è: chi l’ha inserita? Era per scopo di…

Secondo quanto appreso da fonti interne di RedHotCyber, l’offensiva digitale che sta creando problemi al Sistema Postale Nazionale in Francia è stata ufficialmente rivendicata dal collettivo hacker filo-russo NoName057(16). Gli analisti confermano che l’azione rientra…