Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
TM RedHotCyber 970x120 042543
TM RedHotCyber 320x100 042514
Il Red TIM Research (RTR), emette 2 nuove CVE su Thruk.

Il Red TIM Research (RTR), emette 2 nuove CVE su Thruk.

16 Novembre 2021 14:50

Thruk è un’interfaccia web di monitoraggio multibackend che attualmente supporta Naemon, Nagios, Icinga e Shinken come backend utilizzando l’API Livestatus.

È progettato per essere un sostituto di dropin e copre quasi il 100% delle funzionalità originali e aggiunge ulteriori miglioramenti per installazioni di grandi dimensioni e una maggiore usabilità.

Come funziona

Thruk è scritto in Perl usando il Plack Framework. I sistemi di monitoraggio di backend saranno collegati con il modulo Monitoring::Livestatus Perl. Thruk stesso è in esecuzione come un processo fastcgi.

La disponibilità sarà calcolata con Monitoring::Availability. L’autenticazione è fornita dal server web Apache (ad esempio con mod_auth_basic, mod_auth_ldap, mod_auth_mysql, …​).

B939cf E859d0fef0a644dca2981418aa13e8c9 Mv2
Architettura del sistema

Thruk si connette a tutti i core che vuoi. Potresti anche combinare le istanze Naemon, Nagios, Icinga e Shinken in un’unica grande vista combinata.

In questo modo ottieni il vantaggio di diverse posizioni indipendenti e hai ancora una panoramica su tutte le tue installazioni. I siti possono essere raggruppati per una migliore disposizione.

Le vulnerabilità rilevate

Dalle attività di analisi effettuate dal team di Telecom Italia e come documentato all’interno della loro pagina delle CVE accessibile al link https://www.gruppotim.it/redteam le falle di sicurezza sono state individuate dai ricercatori Mattia Campanelli, Alessandro Bosco, Alessandro Sabetta, in una serie di attività di controllo svolte dal team.

Di seguito vengono riportati gli aspetti tecnici delle CVE scoperte dal team.

CVE-2021-35489

  • Vulnerability Description: Reflected Cross-Site Scripting – CWE-79
  • Software Version: <= 2.40-2
  • NIST: https://nvd.nist.gov/vuln/detail/CVE-2021-35489
  • CVSv3: 6.1
  • Severity: Medium
  • Credits: Mattia Campanelli, Alessandro Bosco, Alessandro Sabetta, Massimiliano Brolli
  • Thruk version 2.40-2 allows /thruk/#cgi-bin/extinfo.cgi?type=2&host=[HOSTNAME]&service=[SERVICENAME]&backend=[BACKEND] Reflected XSS on ‘host’ and ‘service’ parameters. A malicious user leveraging this vulnerability could inject arbitrary JavaScript into extinfo.cgi. The malicious payload will then be triggered every time an authenticated user browses the page containing it.

CVE-2021-35488

  • Vulnerability Description: Reflected Cross-Site Scripting – CWE-79
  • Software Version: <= 2.40-2
  • NIST: https://nvd.nist.gov/vuln/detail/CVE-2021-35488
  • CVSv3: 6.1
  • Severity: Medium
  • Credits: Mattia Campanelli, Alessandro Bosco, Alessandro Sabetta, Massimiliano Brolli
  • Thruk version 2.40-2 allows /thruk/#cgi-bin/status.cgi?style=combined&title=[TITLE] Reflected XSS on ‘host’ and ‘title’ parameters. A malicious user leveraging this vulnerability could inject arbitrary JavaScript into status.cgi. The malicious payload will then be triggered every time an authenticated user browses the page containing it.

L’etica nella ricerca delle vulnerabilità, in questo periodo storico, è qualcosa di molto importante e una volta individuate queste vulnerabilità non documentatate (c.d. zeroday), devono essere immediatamente segnalate ai vendor evitando di fornire informazioni pubbliche che ne consentono il loro sfruttamento attivo sui sistemi privi di patch dai Threat Actors (TA).

Il laboratorio RTR di TIM, ci sta abituando a queste pubblicazioni in modo costante, sinonimo che anche la ricerca industriale in ambito italiano, relativamente alla ricerca di bug non documentati di sicurezza informatica, sta cambiando.Infatti TIM è una delle pochissime realtà industriali italiane a condurre ricerche di vulnerabilità non documentate.

Fonte

https://www.gruppotim.it/redteam

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Immagine del sito
Massimiliano Brolli

Responsabile del RED Team e della Cyber Threat Intelligence di una grande azienda di Telecomunicazioni e dei laboratori di sicurezza informatica in ambito 4G/5G. Ha rivestito incarichi manageriali che vanno dal ICT Risk Management all’ingegneria del software alla docenza in master universitari.

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

Immagine del sitoCybercrime
Webrat: quando la voglia di imparare sicurezza informatica diventa un vettore d’attacco
Redazione RHC - 24/12/2025

C’è un momento preciso, quasi sempre notturno, in cui la curiosità supera la prudenza. Un repository appena aperto, poche stelle ma un exploit dal punteggio altissimo, il file README scritto bene quanto basta da sembrare…

Immagine del sitoCybercrime
Cloud sotto tiro: la campagna PCPcat compromette 59.128 server in 48 ore
Redazione RHC - 24/12/2025

Una campagna di cyberspionaggio su larga scala, caratterizzata da un elevato livello di automazione, sta colpendo in modo sistematico l’infrastruttura cloud che supporta numerose applicazioni web moderne. In meno di 48 ore, decine di migliaia…

Immagine del sitoInnovazione
Piergiorgio Perotto, L’inventore del P101, Spiega il Perché l’Italia è Destinata ad Essere Un Perenne Follower
Massimiliano Brolli - 24/12/2025

Pier Giorgio Perotto (per chi non conosce questo nome), è stato un pioniere italiano dell’elettronica, che negli anni 60 quando lavorava presso la Olivetti, guidò il team di progettazione che costruì il Programma 101 (o…

Immagine del sitoVulnerabilità
Una Backdoor nel codice NVIDIA. 3 bug da 9.8 affliggono i sistemi di sviluppo AI e robotica
Redazione RHC - 24/12/2025

Quando si parla di sicurezza informatica, non si può mai essere troppo prudenti. Inoltre quando si parla di backdoor (o di presunte tali), la domanda che segue è: chi l’ha inserita? Era per scopo di…

Immagine del sitoCybercrime
Attacco DDoS contro La Poste francese: NoName057(16) rivendica l’operazione
Redazione RHC - 23/12/2025

Secondo quanto appreso da fonti interne di RedHotCyber, l’offensiva digitale che sta creando problemi al Sistema Postale Nazionale in Francia è stata ufficialmente rivendicata dal collettivo hacker filo-russo NoName057(16). Gli analisti confermano che l’azione rientra…