Redazione RHC : 18 Ottobre 2024 12:03
Mercoledì 16 ottobre, la Cyber Security Association of China (CSAC) ha pubblicato un articolo sul suo account ufficiale WeChat, denunciando quattro principali rischi informatici associati ai prodotti Intel. Tra queste vulnerabilità ci sono problemi di sicurezza frequenti, una scarsa reattività alle segnalazioni degli utenti, un monitoraggio degli utenti sotto il pretesto della gestione remota e la presenza di backdoor che minacciano la sicurezza della rete.
Il CSAC ha richiamato l’attenzione su vulnerabilità note, come quelle identificate con il nome “Downfall“ nel 2022 e nel 2023, che possono essere sfruttate dagli hacker per accedere a informazioni sensibili. Ha criticato Intel per continuare a vendere prodotti nonostante la consapevolezza di tali problemi e per la sua lenta risposta ai reclami degli utenti.
Inoltre, l’associazione ha accusato Intel di aver collaborato con Hewlett-Packard e altri produttori nella creazione di una specifica tecnica IPMI (Intelligent Platform Management Interface), utilizzata per monitorare i server, ma che presenta significativi rischi per la sicurezza a causa della sua funzione di monitoraggio remoto.
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La CSAC ha evidenziato che una parte significativa del fatturato annuale di Intel, che supera i 50 miliardi di dollari, proviene dal mercato cinese. Ha messo in discussione l’impegno di Intel nei confronti della Cina, accusandola di danneggiare gli interessi nazionali cinesi e ha invitato le autorità cinesi a condurre un’analisi della sicurezza dei prodotti Intel per proteggere i diritti dei consumatori.
L’articolo ha anche menzionato il “Chip and Science Act” degli Stati Uniti, sostenendo che Intel ne è il principale beneficiario e che il provvedimento ha come obiettivo quello di escludere l’industria cinese dei semiconduttori, aggravando le tensioni tra le due potenze.
Rispondendo alle critiche, un portavoce di Intel ha sottolineato l’importanza della sicurezza per l’azienda e il suo impegno a collaborare con le autorità competenti. In un contesto di crescente rivalità tecnologica tra Stati Uniti e Cina, gli analisti ritengono che la posizione del CSAC potrebbe presagire un’indagine ufficiale da parte della Cyberspace Administration of China su Intel, simile a quella condotta l’anno scorso su Micron Technology.
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