Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Fortinet 970x120px
Banner Mobile V1
Italia: Spioni e Incompetenti nella Cyber Security. 800 mila dossier e 51 indagati in un cyber-scandalo che mina la Democrazia

Italia: Spioni e Incompetenti nella Cyber Security. 800 mila dossier e 51 indagati in un cyber-scandalo che mina la Democrazia

Redazione RHC : 28 Ottobre 2024 18:50

Sono stati sottratti 800 mila fascicoli, con obiettivi di alto profilo come il presidente Sergio Mattarella e il presidente del Senato. Cinquantuno persone risultano indagate in un’operazione che i magistrati hanno definito “una minaccia per la democrazia”. Esiste forse un attacco informatico più grave contro lo Stato italiano?

Viene in mente Industroyer, il malware usato dai russi per spegnere le luci di Kiev in pieno inverno. Qui, il rischio può sembrare meno tangibile, ma si tratta di un attacco alla libertà e alla democrazia, una minaccia forse ancora più grave.

Le indagini continuano a svilupparsi e a rivelare dettagli inquietanti sulle modalità di operazione del gruppo coinvolto nella violazione dei dati. Gli inquirenti stanno approfondendo i legami tra i membri di Equalize e alcuni soggetti legati alla mafia, evidenziando come questi contatti abbiano facilitato l’accesso a informazioni riservate.


Rhc Conference Sponsor Program 2

Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference!

Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference
Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico. 
Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un pacchetto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale. 
Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Equalize è la società al centro dell’inchiesta della Procura di Milano. In sintesi, Equalize e altre aziende coinvolte avrebbero orchestrato un sistema per accedere illegalmente alle banche dati dello Stato, sia direttamente sia grazie a funzionari compiacenti, con l’obiettivo di ottenere informazioni riservate su personaggi influenti nei settori delle imprese, finanza e politica, da rivendere per finalità di spionaggio industriale e personale. Attualmente, quattro persone sono agli arresti domiciliari.

Infatti le indagini si concentrano in particolare sui legami del gruppo con esponenti dei servizi segreti e con individui condannati per reati mafiosi. Inoltre, secondo i media italiani, è sotto esame il cosiddetto “sistema semaforo” utilizzato per schedare diverse persone. Tra queste figurano il presidente del Senato Ignazio La Russa, suo figlio Geronimo e, ancora, l’ex premier Matteo Renzi.

I dati venivano raccolti tramite una piattaforma aggregatrice. Tale piattaforma consentiva l’estrazione di dati dalla banca dati SDI (Sistema Informativo). Questo accesso, generalmente riservato solo a funzionari autorizzati, è avvenuto tramite un malware noto come trojan RAT, installato nei server del Viminale. Grazie a questo sistema, gli indagati hanno potuto accedere a informazioni sensibili, compromettendo la sicurezza nazionale.

L’associazione a delinquere mirava a scaricare la massima quantità di dati possibile. In una conversazione intercettata, veniva riportato che il Sistema d’Indagine informatico era stato progettato da persone nel Regno Unito. Il sistema, conservato su server fisici a Torino, era accessibile tramite un trojan RAT, lo stesso sistema usato per accedere alla banca dati del Ministero dell’Interno. Inoltre, i collaboratori avevano mantenuto la gestione del sistema per quattro anni e mezzo, permettendo di accumulare dati in questo periodo. Altri tecnici, definiti “fabbri del sistema,” fornivano le chiavi d’accesso alle banche dati attraverso specifiche backdoor, richieste di frequente per via dei continui aggiornamenti della rete del Viminale.

Recenti sviluppi hanno indicato che Equalize non si limitava a raccogliere dati, ma sfruttava anche le copie forensi dei cellulari. Questi cloni digitali, ottenuti attraverso autorizzazioni giudiziarie, sono stati utilizzati per raccogliere prove in processi penali. Ora, la questione si estende oltre la violazione dei dati: le autorità stanno valutando l’impatto potenziale di queste informazioni sull’integrità delle indagini in corso.

In aggiunta agli arresti di Carmine Gallo, l’ex polizziotto e degli altri tre indagati, i media riportano che tra le persone coinvolte ci sono anche nomi noti nel panorama imprenditoriale e politico italiano.

Le autorità continuano a indagare su come questo sistema di accesso illecito sia potuto esistere e sulle misure di sicurezza che avrebbero dovuto proteggere i dati sensibili. L’episodio ha sollevato interrogativi cruciali sulla sicurezza informatica in Italia e sull’affidabilità delle istituzioni nel proteggere i dati dei cittadini.

Bisogna fare di più, molto ma molto di più. In effetti viene da pensare se stiamo realmente facendo qualcosa, ma questo è un altro tema.

Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Fastweb conferma il problema e fornisce una dichiarazione ufficiale
Di Redazione RHC - 22/10/2025

Nella giornata di oggi, migliaia di utenti Fastweb in tutta Italia hanno segnalato problemi di connessione alla rete fissa, con interruzioni improvvise del servizio Internet e difficoltà a navigare o...

Immagine del sito
Malfunzionamento Fastweb: migliaia di utenti senza connessione Internet
Di Redazione RHC - 22/10/2025

Mattinata difficile per i clienti Fastweb: dalle 9:30 circa, il numero di segnalazioni di malfunzionamento è schizzato alle stelle. Secondo i dati di Downdetector, le interruzioni hanno superato le 3...

Immagine del sito
Scientifica lancia la seconda edizione di GlitchZone per la cybersecurity
Di Redazione RHC - 22/10/2025

Dopo il successo dello scorso anno, Scientifica lancia la nuova edizione di GlitchZone, la competition dedicata alle start-up che sviluppano soluzioni innovative per la cybersecurity. L’iniziativa �...

Immagine del sito
HackerHood di RHC Rivela due nuovi 0day sui prodotti Zyxel
Di Redazione RHC - 21/10/2025

Il ricercatore di sicurezza Alessandro Sgreccia, membro del team HackerHood di Red Hot Cyber, ha segnalato a Zyxel due nuove vulnerabilità che interessano diversi dispositivi della famiglia ZLD (ATP ...

Immagine del sito
Vulnerabilità F5 BIG-IP: 266.000 dispositivi a rischio nel mondo! 2500 in Italia
Di Redazione RHC - 20/10/2025

La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) e il Multi-State Information Sharing & Analysis Center (MS-ISAC) pubblicano questo avviso congiunto sulla sicurezza informatica (CSA) in ...