
Redazione RHC : 10 Maggio 2024 08:25
Le vulnerabilità nei dispositivi Ivanti Connect Secure consentono agli aggressori di ampliare la botnet Mirai.
Lo riferiscono i ricercatori di sicurezza di Juniper, sottolineando lo sfruttamento attivo di due vulnerabilità: CVE-2023-46805 e CVE-2024-21887.
La prima consente di ignorare l’autenticazione e la seconda consente di inserire comandi remoti. Insieme, consentono agli aggressori di eseguire codice arbitrario e assumere il controllo di sistemi vulnerabili. Nella catena di attacchi osservata da Juniper, le vulnerabilità sono state sfruttate per ottenere l’accesso all’endpoint “/api/v1/license/key-status/;”, che era suscettibile al command injection.
Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference! Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico. Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un pacchetto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale. Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Secondo uno studio di Assetnote di gennaio, il malware viene attivato da una richiesta a “/api/v1/totp/user-backup-code/”, dove una sequenza di comandi cancella file, scarica uno script da un server remoto, assegna diritti di esecuzione ed esegue lo script, che porta all’infezione del sistema.
Come ha spiegato il ricercatore di sicurezza Kashinath Pattan, lo script è progettato per scaricare il malware Mirai da un indirizzo IP controllato dagli aggressori:192.3.152.]83. “La scoperta di queste vulnerabilità evidenzia il panorama delle minacce informatiche in continua evoluzione”, ha affermato Pattan.
Secondo lui, in futuro dovremmo aspettarci un utilizzo più frequente di queste vulnerabilità per distribuire questo e altri software dannosi.
Redazione
La campagna su larga scala TamperedChef sta nuovamente attirando l’attenzione degli specialisti, poiché gli aggressori continuano a distribuire malware tramite falsi programmi di installazione di a...

Una vulnerabilità di tipo authentication bypass è stata individuata in Azure Bastion (scoperta da RHC grazie al monitoraggio costante delle CVE critiche presente sul nostro portale), il servizio g...

Microsoft ha reso nota una vulnerabilità critica in SharePoint Online (scoperta da RHC grazie al monitoraggio costante delle CVE critiche presente sul nostro portale), identificata come CVE-2025-5924...

Il Segretario Generale del Garante per la protezione dei dati personali, Angelo Fanizza, ha rassegnato le proprie dimissioni a seguito di una riunione straordinaria tenuta questa mattina nella sala Ro...

Un impiegato si è dichiarato colpevole di aver hackerato la rete del suo ex datore di lavoro e di aver causato danni per quasi 1 milione di dollari dopo essere stato licenziato. Secondo l’accusa, i...