Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

La Botnet Mirai prolifera grazie ai dispositivi Ivanti Connect Secure

Redazione RHC : 10 Maggio 2024 08:25

Le vulnerabilità nei dispositivi Ivanti Connect Secure consentono agli aggressori di ampliare la botnet Mirai.

Lo riferiscono i ricercatori di sicurezza di Juniper, sottolineando lo sfruttamento attivo di due vulnerabilitàCVE-2023-46805 e CVE-2024-21887.

La prima consente di ignorare l’autenticazione e la seconda consente di inserire comandi remoti. Insieme, consentono agli aggressori di eseguire codice arbitrario e assumere il controllo di sistemi vulnerabili. Nella catena di attacchi osservata da Juniper, le vulnerabilità sono state sfruttate per ottenere l’accesso all’endpoint “/api/v1/license/key-status/;”, che era suscettibile al command injection.


PARTE LA PROMO ESTATE -40%

RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!

Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Secondo uno studio di Assetnote di gennaio, il malware viene attivato da una richiesta a “/api/v1/totp/user-backup-code/”, dove una sequenza di comandi cancella file, scarica uno script da un server remoto, assegna diritti di esecuzione ed esegue lo script, che porta all’infezione del sistema.

Come ha spiegato il ricercatore di sicurezza Kashinath Pattan, lo script è progettato per scaricare il malware Mirai da un indirizzo IP controllato dagli aggressori:192.3.152.]83. “La scoperta di queste vulnerabilità evidenzia il panorama delle minacce informatiche in continua evoluzione”, ha affermato Pattan.

Secondo lui, in futuro dovremmo aspettarci un utilizzo più frequente di queste vulnerabilità per distribuire questo e altri software dannosi.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Arriva Skynet: il malware che Colpisce l’Intelligenza Artificiale!

Un insolito esempio di codice dannoso è stato scoperto in un ambiente informatico reale , che per la prima volta ha registrato un tentativo di attacco non ai classici meccanismi di difesa, ma dir...

Due sviluppatori, una Panda, 14.000 km e zero paura! Cosa ne esce fuori? Nerd in fuga a tutto Open Source!

Prendi una Fiat Panda seconda serie del 2003, con 140.000 km sul groppone, il classico motore Fire 1.1, e nessuna dotazione moderna. Ora immagina di trasformarla in una specie di Cybertruck in miniatu...

In vendita sul dark web l’accesso a una web agency italiana: compromessi oltre 20 siti WordPress

Un nuovo annuncio pubblicato sulla piattaforma underground XSS.is rivela la presunta vendita di un accesso compromesso ai server di una web agency italiana ad alto fatturato. A offrire ...

L’Ospedale Cardarelli lancia l’allarme: attenzione alla truffa via SMS

L’Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli di Napoli ha diramato un avviso urgente alla cittadinanza, segnalando una truffa che sta circolando tramite SMS. Numerosi cittadini hanno riportato di a...

E’ giallo sull’Attacco Informatico in Alto Adige. Sembra essere un disservizio del Power Center

E’ giallo relativamente al presunto attacco informatico avvenuto tra le notte del 23 e il 24 giugno in Alto Adige: dalle prime ore di martedì, infatti, si sono registrati problemi diffusi ...