Redazione RHC : 14 Novembre 2022 08:00
Abbiamo parlato tempo fa delle aziende che hanno fallito per un attacco informatico o un attacco ransomware. Tra quelle aziende era presente anche la FInlandese Vastaamo, che dopo l’attacco informatico è stata costretta a chiudere le sue operazioni.
Ma sembra che si sia trovata una correlazione che ha consentito di comprendere chi abbia commesso quel “feroce” attacco informatico. Infatti, recentemente è stato accusato un 25enne di estorsione ad una società di psicoterapia un tempo popolare, anche se ora è finita in bancarotta,.
Le autorità finlandesi raramente nominano i sospetti durante le indagini, ma erano disposte a fare un’eccezione per Aleksanteri Kivimäki (alias Zeekill), un famigerato hacker che, all’età di 17 anni, è stato accusato di oltre 50.000 crimini informatici, tra cui furto di carte di credito, stalking utilizzando telecomunicazioni e fughe di dati vari.
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Per tutto questo, è stato punito in modo abbastanza mite: solo due anni di carcere in libertà vigilata.
A fine ottobre 2022 Kivimäki è stato accusato (secondo le autorità finlandesi è stato arrestato anche in contumacia, poiché si trova all’estero) di tentativo di estorcere denaro al centro di psicoterapia di Vastaamo.
Il 21 ottobre 2020 Vastaamo è diventato oggetto di ricatto quando un aggressore chiamato “ransom_man” ha chiesto 40 bitcoin (450.000 dollari dell’epoca) in cambio della promessa di non rilasciare registrazioni riservate delle sessioni di terapia.
Nei messaggi pubblicati su un sito web underground in lingua finlandese, ransom_man ha affermato che Vastaamo non era disposto a negoziare un pagamento di riscatto, il che lo avrebbe portato a iniziare a pubblicare 100 set di dati di pazienti ogni 24 ore in modo che l’azienda volesse continuare a comunicare con lui.
Ma quando la società ha rifiutato di pagare, ransom_man ha iniziato a estorcere denaro a singoli pazienti.
Secondo la polizia finlandese, circa 22.000 vittime hanno denunciato tentativi di estorsione diretti contro di loro personalmente. Da ogni vittima, l’aggressore ha chiesto 500 euro.
Il 23 ottobre 2020, ransom_man ha caricato sul dark web un ampio archivio contenente i record di terapia di tutti i pazienti di Vastaamo.
Ma l’archivio conteneva anche una copia della cartella principale di ransom_man, che ha aiutato gli investigatori a trovare una serie di indizi che puntano a Kivimäki.
Tra i fortunati c’era Antti Kurittu, un team leader della Nixu Corporation ed ex scienziato forense. Nel 2013, Kurittu ha lavorato su altri crimini che Kivimäki ha commesso come parte del gruppo Hack the Planet. Secondo lui, un tale errore da parte di un hacker è un enorme fallimento nel campo della sicurezza operativa. In quella cartella, gli esperti hanno trovato molte informazioni e database utili.
Secondo Kurittu, tutte le persone che hanno indagato sui crimini di Kivimäki affermano che dietro l’estorsione di denaro da Vastaamo c’è anche un famigerato criminale informatico.
A sua volta, Kivimäki nega tutte le accuse su Twitter e ritiene che le autorità finlandesi abbiano reso pubblico questo caso per influenzare la decisione sui suoi vecchi casi.
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