
Redazione RHC : 4 Novembre 2022 23:17
I membri del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) hanno dichiarato giovedì di aver bisogno di aiuto per creare un badge digitale per far sapere ai militari e agli hacker che si sono infiltrati nei sistemi informatici delle strutture mediche o degli uffici della Croce Rossa.
L’organizzazione umanitaria con sede a Ginevra ha invitato i governi, le società della Croce Rossa/Mezzaluna Rossa e i professionisti IT a collaborare per sviluppare modi per proteggere le organizzazioni mediche e umanitarie dagli attacchi informatici durante i conflitti armati.
“Per più di 150 anni, simboli come la croce rossa sono stati usati per segnalare che durante i conflitti armati, coloro che indossano la croce rossa, o oggetti contrassegnati con essa, non devono essere attaccati”
CVE Enrichment Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.
Cosa trovi nel servizio: ✅ Visualizzazione immediata delle CVE con filtri per gravità e vendor. ✅ Pagine dedicate per ogni CVE con arricchimento dati (NIST, EPSS, percentile di rischio, stato di sfruttamento CISA KEV). ✅ Link ad articoli di approfondimento ed exploit correlati su GitHub, per ottenere un quadro completo della minaccia. ✅ Funzione di ricerca: inserisci un codice CVE e accedi subito a insight completi e contestualizzati.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
ha affermato il CICR e qualcosa di simile dovrebbe esistere anche su Internet.
L’organizzazione ha affermato che per dare vita al progetto dell’emblema digitale, i paesi di tutto il mondo dovranno concordare il suo utilizzo e renderlo parte del diritto umanitario internazionale insieme agli emblemi esistenti. Il CICR spera che l’emblema digitale abbia lo stesso peso della croce rossa sul tetto di un vero ospedale.
Secondo il CICR, l’emblema può ora essere implementato in tre modi:
Il CICR ha affermato che sta collaborando con la Johns Hopkins University, l’ITMO University di San Pietroburgo e il Cyber Confidence Center, una joint venture tra l’Istituto di tecnologia di Zurigo e l’Università di Bonn, per sviluppare soluzioni tecnologiche.
Redazione
L’attuale accelerazione normativa in materia di cybersicurezza non è un fenomeno isolato, ma il culmine di un percorso di maturazione del Diritto penale che ha dovuto confrontarsi con la dematerial...

Sempre più amministrazioni avviano simulazioni di campagne di phishing per misurare la capacità dei propri dipendenti di riconoscere i messaggi sospetti. Quando queste attività coinvolgono struttur...

I criminali informatici non hanno più bisogno di convincere ChatGPT o Claude Code a scrivere malware o script per il furto di dati. Esiste già un’intera classe di modelli linguistici specializzati...

Un gruppo di membri del Parlamento europeo hanno chiesto di abbandonare l’uso interno dei prodotti Microsoft e di passare a soluzioni europee. La loro iniziativa nasce dalle crescenti preoccupazioni...

Ciao a tutti… mi chiamo Marco, ho 37 anni e lavoro come impiegato amministrativo in uno studio commerciale. È la prima volta che parlo davanti a tutti voi e sono un pò emozionato … e vi assicuro...