
Negli ultimi anni, il panorama della cybersecurity è stato dominato da una crescente minaccia rappresentata dai gruppi di ransomware. Tra questi, LockBit è emerso come uno dei più noti e temuti. Tuttavia, un recente evento ha messo in discussione la loro credibilità: l’annuncio di una presunta doppia estorsione contro la Federal Reserve, che si è rivelato essere un bluff.
LockBit è un gruppo di cybercriminali noto per utilizzare il ransomware come arma principale. Questo gruppo, attivo dal 2019, è specializzato in attacchi mirati contro grandi aziende e istituzioni. La loro strategia di attacco è spesso basata sulla tecnica della “doppia estorsione”, che prevede non solo la criptazione dei dati, ma anche la minaccia di pubblicare informazioni sensibili se non viene pagato un riscatto.
Recentemente, LockBit ha dichiarato di aver condotto un attacco di doppia estorsione contro la Federal Reserve, l’istituzione finanziaria centrale degli Stati Uniti. Questo annuncio ha immediatamente attirato l’attenzione dei media e degli esperti di sicurezza informatica, data l’importanza e la sensibilità dell’obiettivo.

Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Nonostante le iniziali preoccupazioni, si è presto scoperto che l’annuncio era un bluff.
Le indagini hanno rivelato che i link onion forniti da LockBit non conducevano a dati compromessi della Federal Reserve, ma bensì reindirizzavano al sito della compagnia GetEvolved, una realtà del tutto estranea alla vicenda.

Non è la prima volta che una cybergang sbaglia target o effettua degli errori di attribuzione. Lo abbiamo visto in diversi casi scoperti da RHC. Il primo è stato il caso della Farmacia Statuto dove LockBit aveva sbagliato completamente target. Il secondo con il giallo dell’Agenzia dell’Entrate sempre da parte di LockBit che poi si rivelò essere la GESIS e per finire il caso dell’attacco ransomware a Galbusera.
Un altro errore, cambiando cybergang è quello della Goldbet, effettuata dalla cybergang era ALPHV/Blackcat.

L’episodio del bluff di LockBit contro la Federal Reserve, insieme al precedente errore di identificazione in Italia, sottolinea come il panorama delle minacce informatiche sia in continua evoluzione e come i cybercriminali possano utilizzare tattiche sempre più sofisticate e imprevedibili. Rimane fondamentale per le organizzazioni mantenere un alto livello di allerta e adottare una strategia di cybersecurity robusta per proteggere i propri dati e le proprie operazioni.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

CybercrimeC’è un momento preciso, quasi sempre notturno, in cui la curiosità supera la prudenza. Un repository appena aperto, poche stelle ma un exploit dal punteggio altissimo, il file README scritto bene quanto basta da sembrare…
CybercrimeUna campagna di cyberspionaggio su larga scala, caratterizzata da un elevato livello di automazione, sta colpendo in modo sistematico l’infrastruttura cloud che supporta numerose applicazioni web moderne. In meno di 48 ore, decine di migliaia…
InnovazionePier Giorgio Perotto (per chi non conosce questo nome), è stato un pioniere italiano dell’elettronica, che negli anni 60 quando lavorava presso la Olivetti, guidò il team di progettazione che costruì il Programma 101 (o…
VulnerabilitàQuando si parla di sicurezza informatica, non si può mai essere troppo prudenti. Inoltre quando si parla di backdoor (o di presunte tali), la domanda che segue è: chi l’ha inserita? Era per scopo di…
CybercrimeSecondo quanto appreso da fonti interne di RedHotCyber, l’offensiva digitale che sta creando problemi al Sistema Postale Nazionale in Francia è stata ufficialmente rivendicata dal collettivo hacker filo-russo NoName057(16). Gli analisti confermano che l’azione rientra…