Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Enterprise BusinessLog 970x120 1
Crowdstrike 320×100
LockBit: Bluff contro la Federal Reserve o sbaglio di Target?

LockBit: Bluff contro la Federal Reserve o sbaglio di Target?

RHC Dark Lab : 26 Giugno 2024 09:07

Negli ultimi anni, il panorama della cybersecurity è stato dominato da una crescente minaccia rappresentata dai gruppi di ransomware. Tra questi, LockBit è emerso come uno dei più noti e temuti. Tuttavia, un recente evento ha messo in discussione la loro credibilità: l’annuncio di una presunta doppia estorsione contro la Federal Reserve, che si è rivelato essere un bluff.

Il Contesto: Chi è LockBit?

LockBit è un gruppo di cybercriminali noto per utilizzare il ransomware come arma principale. Questo gruppo, attivo dal 2019, è specializzato in attacchi mirati contro grandi aziende e istituzioni. La loro strategia di attacco è spesso basata sulla tecnica della “doppia estorsione”, che prevede non solo la criptazione dei dati, ma anche la minaccia di pubblicare informazioni sensibili se non viene pagato un riscatto.

L’Annuncio della Doppia Estorsione

Recentemente, LockBit ha dichiarato di aver condotto un attacco di doppia estorsione contro la Federal Reserve, l’istituzione finanziaria centrale degli Stati Uniti. Questo annuncio ha immediatamente attirato l’attenzione dei media e degli esperti di sicurezza informatica, data l’importanza e la sensibilità dell’obiettivo.

La Verità Emersa


Enterprise

Prova la Demo di Business Log! Adaptive SOC italiano
Log management non solo per la grande Azienda, ma una suite di Audit file, controllo USB, asset, sicurezza e un Security Operation Center PERSONALE, che ti riporta tutte le operazioni necessarie al tuo PC per tutelare i tuoi dati e informati in caso di problemi nel tuo ambiente privato o di lavoro. Scarica ora la Demo di Business Log per 30gg


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Nonostante le iniziali preoccupazioni, si è presto scoperto che l’annuncio era un bluff.

Le indagini hanno rivelato che i link onion forniti da LockBit non conducevano a dati compromessi della Federal Reserve, ma bensì reindirizzavano al sito della compagnia GetEvolved, una realtà del tutto estranea alla vicenda.

Precedenti Errori di Identificazione

Non è la prima volta che una cybergang sbaglia target o effettua degli errori di attribuzione. Lo abbiamo visto in diversi casi scoperti da RHC. Il primo è stato il caso della Farmacia Statuto dove LockBit aveva sbagliato completamente target. Il secondo con il giallo dell’Agenzia dell’Entrate sempre da parte di LockBit che poi si rivelò essere la GESIS e per finire il caso dell’attacco ransomware a Galbusera.

Un altro errore, cambiando cybergang è quello della Goldbet, effettuata dalla cybergang era ALPHV/Blackcat.

Conclusioni

L’episodio del bluff di LockBit contro la Federal Reserve, insieme al precedente errore di identificazione in Italia, sottolinea come il panorama delle minacce informatiche sia in continua evoluzione e come i cybercriminali possano utilizzare tattiche sempre più sofisticate e imprevedibili. Rimane fondamentale per le organizzazioni mantenere un alto livello di allerta e adottare una strategia di cybersecurity robusta per proteggere i propri dati e le proprie operazioni.

Immagine del sitoRHC Dark Lab
RHC Dark Lab è un gruppo di esperti della community di Red Hot Cyber dedicato alla Cyber Threat Intelligence guidato da Pietro Melillo. Partecipano al collettivo, Sandro Sana, Alessio Stefan, Raffaela Crisci, Vincenzo Di Lello, Edoardo Faccioli e altri membri che vogliono rimanere anonimi. La loro missione è diffondere la conoscenza sulle minacce informatiche per migliorare la consapevolezza e le difese digitali del paese, coinvolgendo non solo gli specialisti del settore ma anche le persone comuni. L'obiettivo è diffondere i concetti di Cyber Threat Intelligence per anticipare le minacce.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Alle Origini di UNIX: il Nastro dei Bell Labs ritrovato in uno scantinato dell’Università dello Utah
Di Redazione RHC - 10/11/2025

Un raro ritrovamento risalente ai primi giorni di Unix potrebbe riportare i ricercatori alle origini stesse del sistema operativo. Un nastro magnetico etichettato “UNIX Original From Bell Labs V4 (V...

Immagine del sito
21 anni di Firefox: una storia di innovazione e indipendenza
Di Redazione RHC - 10/11/2025

Il 9 novembre ha segnato il 21° anniversario di Firefox 1.0. Nel 2004, è stata la prima versione stabile del nuovo browser di Mozilla, che si è subito posizionato come un’alternativa semplice e s...

Immagine del sito
TIM e Poste lanciano il cloud sovrano: nasce il polo dell’AI e dell’innovazione made in Italy
Di Redazione RHC - 10/11/2025

Era tempo che l’Italia aspettasse un segnale chiaro nel campo della sovranità digitale. L’unione di due giganti come TIM e Poste Italiane non rappresenta una semplice partnership commerciale, ma ...

Immagine del sito
Pubblicato gratuitamente un database con 3,8 milioni di record di cittadini italiani
Di Redazione RHC - 10/11/2025

Un nuovo database contenente informazioni personali di cittadini italiani è comparso online poche ore fa. A pubblicarlo è stato un utente con nickname Cetegus, membro del noto forum underground Dark...

Immagine del sito
Vault7 in salsa cinese: svelato il sistema segreto di sorveglianza mondiale della Cina
Di Redazione RHC - 10/11/2025

Cambia solo la bandiera, ma il risultato è sempre lo stesso. Nel 2017 WikiLeaks pubblicò Vault7, una fuga che mise a nudo l’arsenale della CIA: toolkit per penetrare smartphone, smart-TV e sistemi...