Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

LockBit chiede 70 milioni di dollari al produttore di chip TSMC dopo l’attacco in supply-chain. 10 terabyte di dati in gioco

Redazione RHC : 1 Luglio 2023 16:52

Venerdì, LockBit ha riferito che un gruppo di hacker aveva compromesso la rete di Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), il più grande produttore di chip al mondo. 

Gli aggressori promettono di pubblicare i dati riservati dell’azienda se l’azienda non paga 70 milioni di dollari per decrittografare i file. LockBit afferma inoltre di avere accesso a 10 terabyte di informazioni TSMC.

LockBit è uno dei ransomware più attivi, i cui sviluppatori utilizzano una doppia tattica: crittografano i file e minacciano di divulgare le informazioni rubate. Gli affiliati ricevono fino a ¾ dell’importo del riscatto.

Vorresti toccare con mano la Cybersecurity e la tecnologia? Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)

Se sei un ragazzo delle scuole medie, superiori o frequenti l'università, oppure banalmente un curioso di qualsiasi età, il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:

  • Creare Un Sistema Ai Di Visual Object Tracking (Hands on)
  • Social Engineering 2.0: Alla Scoperta Delle Minacce DeepFake
  • Doxing Con Langflow: Stiamo Costruendo La Fine Della Privacy?
  • Come Hackerare Un Sito WordPress (Hands on)
  • Il Cyberbullismo Tra Virtuale E Reale
  • Come Entrare Nel Dark Web In Sicurezza (Hands on)

  • Potete iscrivervi gratuitamente all'evento, che è stato creato per poter ispirare i ragazzi verso la sicurezza informatica e la tecnologia.
    Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


    Supporta RHC attraverso:


    Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

    Mercoledì, uno affiliato di LockBit con lo pseudonimo di Basstelord ha twittato uno screenshot con informazioni che chiaramente non erano destinate a occhi indiscreti. Gli screenshot mostrano indirizzi e-mail, app e credenziali di vari sistemi presumibilmente appartenenti a TSMC.

    Il post è stato successivamente rimosso e il gruppo LockBit ha creato un post sul proprio sito Web chiedendo un riscatto di 70 milioni di dollari. “In caso di rifiuto del pagamento, verranno pubblicati anche i punti di accesso alla rete, le password e gli accessi”, affermano nel post.

    Tuttavia, un portavoce di TSMC ha affermato che la società non ha subito alcun incidente di sicurezza informatica e che tutte le sue operazioni di produzione funzionano normalmente. Ha anche aggiunto che TSMC controlla regolarmente la propria rete per scovare vulnerabilità e adotta tutte le misure necessarie per proteggere i dati.

    La società in seguito ha ammesso che, sebbene non sia stata violata, i sistemi di uno dei loro fornitori di apparecchiature IT, Kinmax Technology, sono stati violati.

    “Uno dei nostri fornitori di apparecchiature IT ha subito un incidente informatico che ha provocato una fuga di informazioni”, ha spiegato il portavoce e ha aggiunto: “In seguito all’incidente, TSMC ha immediatamente interrotto la comunicazione con questo provider in conformità con i protocolli di sicurezza. TSMC continua a compiere sforzi per aumentare la consapevolezza della sicurezza tra i suoi partner”.

    L’attacco LockBit potrebbe far parte di una campagna più ampia contro i produttori di chip. L’anno scorso, il gruppo REvil ha affermato di aver violato Quanta Computer, che produce laptop per Apple. Per la restituzione dei disegni rubati erano stati richiesti 50 milioni di dollari. 

    Tuttavia, Apple ha rifiutato di pagare il riscatto e ha affermato di fare affidamento sul proprio sistema di sicurezza. Sembra che TSMC stia seguendo l’esempio di Apple e non cederà alle minacce.

    Redazione
    La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

    Lista degli articoli

    Articoli in evidenza

    Bambini e adolescenti nel mirino del web: la Polizia Postale svela le nuove minacce digitali

    “La protezione dei diritti di bambini e adolescenti rappresenta una priorità per la Polizia di Stato e richiede un’attenta valutazione delle minacce emergenti, l’impiego di t...

    StealC V2: anatomia di un malware moderno e modulare

    Nel vasto arsenale del cybercrimine, una categoria di malware continua ad evolversi con una velocità e una precisione quasi industriale: gli information stealer. Questi strumenti, nati inizialmen...

    Op_Italy: un attacco DDoS di Mr Hamza è stato sferrato contro il Ministero Della Difesa italiana

    Sabato 3 maggio, un post pubblicato su un canale Telegram legato al gruppo “Mr Hamza” ha rivendicato un cyberattacco ai danni del Ministero della Difesa italiano. Il messaggio, scritto i...

    Hai cambiato la password? Tranquillo, RDP se ne frega! La Scoperta Shock su Windows

    Microsoft ha confermato che il protocollo RDP (Remote Desktop Protocol) consente l’accesso ai sistemi Windows anche utilizzando password già modificate o revocate. L’azienda ha chia...

    Attenti italiani! Una Finta Multa da pagare tramite PagoPA vuole svuotarti il conto

    Una nuova campagna di phishing sta circolando in queste ore con un obiettivo ben preciso: spaventare le vittime con la minaccia di una multa stradale imminente e gonfiata, apparentemente proveniente d...