Redazione RHC : 23 Novembre 2021 07:55
L’evoluzione della minaccia ransomware non ci da tregua. Se da un lato le cyber gang vengono perseguite dagli accordi internazionali e dagli Stati Uniti D’America, dall’altro lato si rinnovano continuamente con soluzioni sempre più pervasive e inaspettate.
Prompt Engineering & Sicurezza: diventa l’esperto che guida l’AIVuoi dominare l’AI generativa e usarla in modo sicuro e professionale? Con il Corso Prompt Engineering: dalle basi alla cybersecurity, guidato da Luca Vinciguerra, data scientist ed esperto di sicurezza informatica, impari a creare prompt efficaci, ottimizzare i modelli linguistici e difenderti dai rischi legati all’intelligenza artificiale. Un percorso pratico e subito spendibile per distinguerti nel mondo del lavoro. Non restare indietro: investi oggi nelle tue competenze e porta il tuo profilo professionale a un nuovo livello. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected] ![]() Supporta RHC attraverso:
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Questo è il caso di Memento ransomware. I ricercatori di sicurezza informatica hanno scoperto un nuovo gruppo che blocca i file in un archivio protetto da password se non riesce a crittografare i dati della vittima.
Il gruppo, che si identifica come il Memento Team, ha violato la rete di una vittima a metà aprile 2021 sfruttando una vulnerabilità nel client web vCenter Server di VMware, una piattaforma di virtualizzazione del cloud computing, ha affermato Sophos in un nuovo rapporto.
Il fornitore di sicurezza ritiene che il gruppo abbia iniziato le loro operazioni all’inizio di maggio 2021 attraverso dei movimenti laterali di ricognizione.
L’attaccante, ha distribuito per la prima volta il ransomware il 23 ottobre 2021, provando a crittografare direttamente i file ma è stato fermato dalla protezione degli endpoint. Il malware ha quindi modificato le sue tattiche di attacco, inglobando successivamente i file non crittografati in archivi protetti da password prima di crittografare la password ed eliminare i file originali.
Per comprimere i file ed esfiltrarli tramite Remote Desktop Protocol (RDP), i black hacker hanno utilizzato una versione freeware dell’utilità di compressione WinRAR.
Gli hacker alla fine hanno chiesto 1 milione di dollari in bitcoin per ripristinare i file, ha affermato Sean Gallagher, ricercatore senior di Sophos.
“Gli aggressori colgono le opportunità quando le trovano o commettono errori, quindi cambiano tattica ‘al volo’, Se riescono a entrare nella rete di un bersaglio, non se ne vanno mai con le mani vuote”.
Fortunatamente, in questo caso l’organizzazione attaccata ha recuperato i suoi dati senza acconsentire alla richiesta di riscatto. Sophos non ha detto come la vittima ha ricostruito i suoi dati.
È interessante notare che, mentre il team di Memento stava pianificando la prossima mossa, due diversi intrusi hanno sfruttato lo stesso punto di accesso vulnerabile per attivare dei cryptominer nel server compromesso, ha affermato Sophos.
“Lo abbiamo visto ripetutamente: quando le vulnerabilità rivolte a Internet diventano pubbliche e non vengono applicate le patch, più aggressori le sfrutteranno rapidamente”
ha affermato Gallagher.
ShinyHunters è un gruppo noto per il coinvolgimento in diversi attacchi informatici di alto profilo. Formatosi intorno al 2020, il gruppo ha guadagnato notorietà attraverso una serie di attacchi mir...
La notizia è semplice, la tecnologia no. Chat Control (CSAR) nasce per scovare CSAM e dinamiche di grooming dentro le piattaforme di messaggistica. La versione “modernizzata” rinuncia alla backdo...
A cura di Luca Stivali e Olivia Terragni. L’11 settembre 2025 è esploso mediaticamente, in modo massivo e massiccio, quello che può essere definito il più grande leak mai subito dal Great Fir...
Una violazione di dati senza precedenti ha colpito il Great Firewall of China (GFW), con oltre 500 GB di materiale riservato che è stato sottratto e reso pubblico in rete. Tra le informazioni comprom...
Negli ultimi anni le truffe online hanno assunto forme sempre più sofisticate, sfruttando non solo tecniche di ingegneria sociale, ma anche la fiducia che milioni di persone ripongono in figure relig...