Redazione RHC : 24 Ottobre 2023 12:18
La Commissione Europea ha chiesto a Meta e TikTok di fornire informazioni sulle misure adottate dalle piattaforme per combattere la disinformazione riguardante la situazione in Israele.
La lettera della Commissione europea parla delle responsabilità delle piattaforme ai sensi del Digital Services Act (DSA) che regola le azioni dei giganti della tecnologia ed è entrato in vigore a novembre.
Secondo il DSA, le aziende possono essere multate fino al 6% del fatturato annuo globale se non si adeguano. In casi estremi, la Commissione può vietare alle piattaforme di operare nell’UE.
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La Commissione ha affermato che l’UE vuole verificare il rispetto delle azioni delle aziende rispetto alla DSA. La Commissione chiede a Meta di fornire informazioni sulle misure adottate per valutare i rischi e sulle proposte per frenare la diffusione della disinformazione sulla piattaforma, come previsto dalla DSA.
In una lettera a TikTok, la Commissione europea ha chiesto informazioni sulle misure contro la diffusione di contenuti illegali, in particolare “contenuti terroristici e violenti, odio e disinformazione”. Entrambe le società hanno tempo fino al 25 ottobre per rispondere alle richieste della Commissione Europea.
Si noti che Meta ha riferito sul proprio sito Web che nei 3 giorni successivi all’inizio del conflitto, la società ha rimosso o contrassegnato 795.000 contenuti.
La piattaforma ha inoltre affermato di aver creato un “centro operativo speciale” con persone di lingua ebraica e araba per rispondere rapidamente alla situazione. Il colosso della tecnologia ha inoltre affermato di aver modificato le impostazioni predefinite dei commenti e di aver consentito una restrizione sui commenti degli utenti nella regione.
La piattaforma TikTok ha anche affermato di aver lanciato un centro di comando. Il social network ha sviluppato “sistemi di rilevamento preventivo, automatizzato e in tempo reale” e ha aggiunto più moderatori di contenuti di lingua araba ed ebraica.
L’Alleanza per la Garanzia della Democrazia presso il Fondo Marshall tedesco ha affermato che le azioni della commissione mostrano un serio impegno a rispettare i DSA.
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