
Il CTO di Meta (ex Facebook) Andrew Bosworth ha avvertito i dipendenti che mentre la creazione di una realtà virtuale sicura è una parte vitale del piano aziendale di Meta, non è possibile applicarla su larga scala.
La direttiva di Bosworth, che è stata rivista dal Financial Times, vorrebbe che i mondi virtuali di Meta “avessero una protezione su scala Disney”, sebbene gli standard per gli spazi di terze parti potrebbero non essere così rigorosi come per i contenuti prodotti da Meta stessa.
Le molestie o altri comportamenti pericolosi possono creare una “minaccia esistenziale” a Meta che vuole incarnare il futuro di Internet, poiché allontaneranno i principali utenti dalla realtà virtuale.
Allo stesso tempo, ha osservato Bosworth, è quasi impossibile controllare il comportamento degli utenti “su larga scala”.
Bosworth ha suggerito che Meta potrebbe moderare spazi come la piattaforma di realtà virtuale Horizon Worlds, utilizzando una versione più restrittiva delle regole preesistenti della comunità. Secondo lui, la realtà virtuale o il metaverso possono essere “più prevenuti riguardo all’applicazione di una serie di regole e quindi bloccare gli utenti per un periodo di tempo più lungo oppure bandire gli stessi dagli spazi multiplayer”.
Un post intitolato “Mantenere le persone al sicuro dentro e fuori dalla realtà virtuale” menziona alcuni degli strumenti di moderazione della realtà virtuale esistenti di Meta. Ciò includono la possibilità di bloccare gli utenti nell’uso della VR, nonché l’ampio sistema di Horizon per il monitoraggio e la segnalazione di comportamenti scorretti.
Meta ha anche impegnato 50 milioni di dollari per trovare risposte alle questioni pratiche ed etiche che circondano i suoi piani per creare il metaverso.
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