
Gli attori della minaccia stanno ancora prendendo di mira le telecamere CCTV realizzate dal produttore e fornitore cinese di apparecchiature di videosorveglianza Hikvision, vulnerabili a un difetto di iniezione dei comandi facilmente sfruttabile rivelato nel 2021, rivela un nuovo rapporto di CYFIRMA.
Tracciato come CVE-2021-36260, il difetto consente a un utente malintenzionato remoto di eseguire comandi shell arbitrari sul sistema di destinazione.

Un utente malintenzionato potrebbe eseguire un attacco di iniezione di comandi inviando alcuni messaggi con comandi dannosi a causa di una convalida dell’input insufficiente. Hikvision ha risolto la vulnerabilità a settembre 2021 tramite un aggiornamento del firmware.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
I ricercatori del CYFIRMA hanno affermato di aver osservato più istanze di hacker che cercavano di collaborare allo sfruttamento delle telecamere Hikvision utilizzando la CVE-2021-36260. Hanno anche trovato le credenziali trapelate dei prodotti della fotocamera Hikvision disponibili per la vendita su vari forum russi, che gli hacker potrebbero utilizzare per accedere ai dispositivi e all’ambiente di un’organizzazione.
Secondo il rapporto, su 285.000 server Web Hikvision con connessione Internet analizzati, più di 80.000 sono risultati vulnerabili. La maggior parte dei dispositivi vulnerabili si trova in Cina, Stati Uniti, Vietnam, Regno Unito, Ucraina e Thailandia.

“Ogni gruppo di hacker potrebbe potenzialmente sfruttare le vulnerabilità di questi dispositivi”
ha affermato l’azienda di sicurezza informatica, aggiungendo che hanno motivo di credere che gli attori delle minacce cinesi, come APT41 e APT10 e i loro affiliati, nonché un anonimo gruppo di hacker russi potrebbero potenzialmente utilizzare dispositivi vulnerabili a proprio vantaggio.
Ti è piaciutno questo articolo? Ne stiamo discutendo nella nostra Community su LinkedIn, Facebook e Instagram. Seguici anche su Google News, per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica o Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

CybercrimeAnalisi e correlazioni costruite anche grazie alla piattaforma Recorded Future (Insikt Group), che in questi casi è utile per mettere ordine nel caos tra segnali, rumor e priorità operative. C’è una tradizione natalizia che nessuno…
HackingQuesto articolo analizza una recente e sofisticata campagna di phishing che sfrutta la tecnica Browser-in-the-Browser (BitB) per rubare credenziali, in particolare quelle di servizi come Microsoft 365. L’attacco BitB si distingue per la sua capacità…
VulnerabilitàQuando si parla di sicurezza informatica, è facile cadere nella trappola di pensare che i problemi siano sempre lontani, che riguardino solo gli altri. Ma la realtà è che la vulnerabilità è sempre dietro l’angolo,…
VulnerabilitàÈ stata scoperta, come riportato in precedenza, una grave vulnerabilità in MongoDB che consente a un aggressore remoto, senza alcuna autenticazione, di accedere alla memoria non inizializzata del server. Al problema è stato assegnato l’identificatore…
CyberpoliticaDietro il nome tecnicamente anodino di ChatControl si muove una delle più profonde torsioni del rapporto tra Stato, tecnologia e cittadini mai tentate nell’Unione europea. Non è una legge “contro la pedopornografia online”, come viene…