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E’ tempo di pensare ad una “secure by design nation”

Redazione RHC : 7 Dicembre 2021 14:48

Oggi in Italia, è tempo di cambiamento sulla cybersecurity.

Sulla scia di infiniti attacchi informatici verso gli enti pubblici e privati degli ultimi periodi, dopo che Vicenza crea una Task force contro il cybercrime e la Regione Lazio crea la scuola di Alta formazione sulla Cybersecurity, e l’istituto superiore Bodoni di Lecco avvia un corso sulla cybersecurity per gli studenti del triennio, ecco un’altra iniziativa sempre delle scuole superiori, capace di trascinare i ragazzi verso la cybersecurity.

Un sistema risulta più resiliente agli attacchi informatici se è stato “progettato sicuro”, quello che tecnicamente si chiamiamo “security by design”. Cosa diversa è adattare un sistema già in esercizio, migliorando la sua sicurezza in quanto può divenire uno sforzo ciclopico.

Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)

Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:

  • Creare Un Sistema Ai Di Visual Object Tracking (Hands on)
  • Social Engineering 2.0: Alla Scoperta Delle Minacce DeepFake
  • Doxing Con Langflow: Stiamo Costruendo La Fine Della Privacy?
  • Come Hackerare Un Sito WordPress (Hands on)
  • Il Cyberbullismo Tra Virtuale E Reale
  • Come Entrare Nel Dark Web In Sicurezza (Hands on)

  • Potete iscrivervi gratuitamente all'evento, che è stato creato per poter ispirare i ragazzi verso la sicurezza informatica e la tecnologia.
    Per ulteriori informazioni, scrivi a [email protected] oppure su Whatsapp al 379 163 8765


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    Analogamente, a livello di comunità e di nazione, occorre partire dai giovani che una volta che diventeranno adulti, formati in modo opportuno nella conoscenza della cybersecurity, sapranno essere capaci di comprendere e reagire in modo corretto e difendere le infrastrutture del nostro paese. Ecco perché occorre partire dalle scuole e finalmente, dopo tanto tempo, ci stiamo riuscendo.

    È giunta l’ora di realizzare una “secure by design nation”

    Notizia di oggi è che un’altra scuola superiore, precisamente l’istituto Copernico di Ferrara, avvia il programma It4you, mirando a formare degli “hacker buoni”, capaci di contrastare la minaccia della criminalità informatica organizzata che sta dilagando in tutto il nostro paese.

    Tutto questo è stato possibile grazie alla ditta ‘lt4you” in collaborazione con l’istituto di Ferrara. La Sinergia tra l’azienda privata e la scuola ha permesso di ottenere il primo progetto pilota a livello mondiale di un noto marchio di cybersicurezza americano.

    L’azienda statunitense ha spedito alla scuola apparati gratuiti per un totale di 50mila dollari. Le classi interessate sono quelle dell’indirizzo telecomunicazioni, che verranno seguite dalla ditta ‘lt4you” a titolo gratuito.

    Si formeranno cosi periti informatici con una specializzazione in sicurezza informatica.

    Spiega Alessandro Vannini di lt4you:

    “Come ditta informatica siamo spesso chiamati a fare consulenza a colleghi che operano in questo settore. Abbiamo notato che è presente una grande carenza di professionalità e competenze in generale. La colpa non da attribuire ai colleghi, ma alla mancanza di tempo per la formazione. Ci siamo chiesti come avremmo potuto cambiare le cose. La soluzione é stata quella di iniziare a formare i giovani farli arrivare ad uno sbocco professionale già preparati.”

    II nostro marchio di sicurezza “Watchguard”, prepara i ragazzi ad uno sbocco professionale e sicuro. Questo è il nostro tentativo per contribuire a creare un futuro più all’altezza dal punto di vista informatico, viste Ie minacce quotidiane.

    All’istituto ‘Copernico Carpeggiani’ di Ferrara, i referenti del progetto sono i docenti Cristiano Fantinati e Marco Chiarini. L’idea era quella di fare un corso di formazione, spiega Chiarini, cosa che a abbiamo pensato ed abbiamo inviato a Seattle.

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