Redazione RHC : 29 Novembre 2023 19:54
La decisione del CEO di Microsoft Satya Nadella di collegare la sua azienda con OpenAI nel 2019 ha dato vita a uno degli esempi più eclatanti di partnership di successo nel settore tecnologico: il colosso del software ha ottenuto un enorme vantaggio nel mercato in rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa. Ma la dipendenza dell’azienda dalla startup si è rivelata una minaccia, scrive il Financial Times.
La stretta relazione tra le due società è stata illustrata dall’apparizione di Nadella sul palco con il capo di OpenAI Sam Altman mentre la startup teneva una conferenza per gli sviluppatori, ma ha anche sottolineato quanto Nadella sia dipendente dall’alleanza.
C’era una rigida logica commerciale dietro il cameratismo dimostrato al pubblico. Per Microsoft, i grandi modelli linguistici di OpenAI erano diventati una componente chiave dei nuovi servizi basati sull’intelligenza artificiale, e la startup era alla disperata ricerca di denaro e risorse cloud per gestire i suoi giganteschi modelli di intelligenza artificiale, una simbiosi che Nadella chiamava apertamente “dipendenza reciproca” .
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Di conseguenza, il licenziamento a sorpresa di Altman la scorsa settimana è emerso come una potenziale minaccia al cuore della strategia AI di Microsoft. Cinque giorni dopo venne reintegrato, ma questo episodio pose fine all’immagine di un sereno sodalizio vantaggioso per entrambe le parti. E ora Microsoft avrà più difficoltà a dimostrare agli investitori di Wall Street che la sua leadership nell’intelligenza artificiale generativa può far crescere rapidamente le entrate dell’azienda: la società stava attivamente aumentando i suoi sforzi in questo settore, ma ha perso bruscamente slancio dopo l’incidente di OpenAI.
D’altro canto, agli investitori è stata data l’opportunità di fermarsi e fare il punto su ciò che stava accadendo, cercando di rispondere alla domanda se stessero investendo in Microsoft solo a causa dell’hype.
Nadella ha cercato di limitare i danni con le sue azioni, assicurando ai clienti che l’accesso di Microsoft alle tecnologie OpenAI non era minacciato. Nell’ambito di diversi accordi, la società si è impegnata a investire 13 miliardi di dollari nella startup, ma questa somma è stata divisa in più tranche e parte del denaro non verrà pagata finché anche OpenAI non adempierà ai suoi obblighi.
Quando la situazione presso OpenAI cominciò a sembrare irreparabile, Nadella annunciò che Microsoft avrebbe assunto Altman e Greg Brockman, l’ex presidente della società che aveva seguito il CEO licenziato da OpenAI. Successivamente la maggior parte dei dipendenti di OpenAI ha minacciato di andarsene in massa e Microsoft ha avuto l’opportunità di acquisire una parte significativa delle risorse intellettuali del suo partner senza pagare affatto la sua tecnologia.
Ma l’azienda non era affatto contenta di questa prospettiva: un tentativo di ricostruire OpenAI all’interno di Microsoft avrebbe comportato problemi.
L’inserimento di un team di startup molto diversificato dal punto di vista culturale graverebbe l’azienda con una divisione di ricerca costosa, che sarebbe meno attraente per l’azienda rispetto all’attuale configurazione semplificata in cui Microsoft ottiene tutti i vantaggi delle soluzioni OpenAI senza possedere direttamente la tecnologia.
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