
Redazione RHC : 29 Maggio 2023 15:04
Il malware QBot ha iniziato a sfruttare una vulnerabilità in WordPad per Windows 10. Il programma legittimo viene utilizzato dagli hacker per aggirare il rilevamento del software antivirus al fine di infettare efficacemente i computer di destinazione.
QBot, noto anche come “Qakbot”, è un malware per Windows che originariamente era un trojan bancario, ma in seguito si è trasformato in un distributore di altri malware. Gruppi di ransomware tra cui Black Basta, Egregor e Prolock stanno collaborando con gli operatori QBot per ottenere l’accesso primario alle reti aziendali ed eseguire i loro attacchi distruttivi.
Il ricercatore di sicurezza e membro della comunità Cryptolaemus ha riferito che una nuova campagna di phishing QBot ha iniziato ad abusare di una vulnerabilità di DLL spoofing nell’eseguibile “write.exe” dell’applicazione Windows 10 WordPad.
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Una DLL è un file di libreria contenente funzioni che possono essere utilizzate da più programmi contemporaneamente. Una applicazione al suo avvio tenta di caricare le DLL necessarie per il suo lavoro, pertanto esegue la scansione della directory di sistema e della directory con il file eseguibile per rilevare la presenza delle DLL necessarie. A questo proposito, gli aggressori possono inserire una DLL dannosa nella cartella con il programma e, quando viene avviato, la DLL verrà sostituita con una dannosa.
Quando una potenziale vittima fa clic su un collegamento in un’e-mail di phishing QBot, scarica un archivio ZIP da un host remoto. L’archivio contiene due file: “document.exe” (eseguibile di WordPad “write.exe”, rinominato da cyberbandits) e un file DLL denominato “edputil.dll” (utilizzato per la sostituzione delle DLL).
Dopo aver sostituito la DLL, QBot utilizza C:\Windows\system32\curl.exe per scaricare il file PNG dall’host remoto. Tuttavia, questo file PNG è in realtà anche una DLL.Gli hacker utilizzano quindi rundll32.exe per eseguire il seguente comando:
“rundll32 c:\users\public\default.png,print”
D’ora in poi, QBot funzionerà silenziosamente in background, rubando e-mail da utilizzare in ulteriori attacchi di phishing e infine scaricando altri payload come Cobalt Strike. Il dispositivo compromesso verrà quindi utilizzato come punto di partenza per la distribuzione in tutta la rete, spesso con conseguenti furti di dati aziendali e attacchi ransomware.
Installando QBot tramite l’affidabile programma WordPad (write.exe), gli aggressori sperano che il software antivirus non contrassegni il malware come pericoloso. Tuttavia, l’uso di “curl.exe” significa che questo metodo di infezione funzionerà solo su Windows 10 e versioni successive di Windows 10. I sistemi operativi legacy di Microsoft non contengono “curl.exe” e pertanto non sono suscettibili a questo tipo di attacco.
Nelle ultime settimane QBot è già passato ad altri metodi di infezione, secondo le osservazioni dei ricercatori, ma i criminali informatici possono passare alle tattiche precedenti in qualsiasi momento.
Redazione
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