Redazione RHC : 11 Settembre 2024 13:03
Il team di Malwarebytes ha scoperto che il gruppo ransomware RansomHub utilizza lo strumento legittimo TDSSKiller per disabilitare gli strumenti EDR su un dispositivo. Oltre a TDSSKiller, i criminali informatici utilizzano anche LaZagne per raccogliere dati. Questi programmi sono conosciuti da tempo tra i criminali informatici, ma questa è la prima volta che vengono utilizzati da RansomHub. LaZagne è un’utilità per estrarre password da varie applicazioni e sistemi, che può aiutare nei test di penetrazione.
TDSSKiller, originariamente sviluppato da Kaspersky Lab per rimuovere i rootkit, è stato utilizzato per disabilitare i sistemi EDR. Dopo aver condotto una ricognizione e identificato gli account con privilegi elevati, RansomHub ha tentato di disabilitare il servizio di sicurezza MBAMService.
Lo strumento è stato eseguito da una directory temporanea utilizzando un nome file generato dinamicamente per rendere difficile il rilevamento. Poiché TDSSKiller è un programma legittimo con un certificato valido, molti sistemi di sicurezza non riconoscono che gli hacker criminali stanno effettuando azioni malevole.
Prompt Engineering & Sicurezza: diventa l’esperto che guida l’AIVuoi dominare l’AI generativa e usarla in modo sicuro e professionale? Con il Corso Prompt Engineering: dalle basi alla cybersecurity, guidato da Luca Vinciguerra, data scientist ed esperto di sicurezza informatica, impari a creare prompt efficaci, ottimizzare i modelli linguistici e difenderti dai rischi legati all’intelligenza artificiale. Un percorso pratico e subito spendibile per distinguerti nel mondo del lavoro. Non restare indietro: investi oggi nelle tue competenze e porta il tuo profilo professionale a un nuovo livello. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected] ![]() Supporta RHC attraverso:
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Dopo aver disabilitato i sistemi di sicurezza, RansomHub ha lanciato lo strumento LaZagne per raccogliere credenziali dai sistemi infetti. Il programma estrae le password da varie applicazioni come browser, client di posta elettronica e database, consentendo agli aggressori di aumentare i propri privilegi e spostarsi lateralmente attraverso la rete. In questo caso l’obiettivo dei criminali informatici era quello di ottenere l’accesso alla banca dati che permettesse di controllare i sistemi critici.
Durante l’attacco, LaZagne ha creato più di 60 file, la maggior parte dei quali conteneva login e password. Per nascondere le tracce del programma, gli hacker hanno anche cancellato alcuni file una volta completata l’operazione.
Rilevare LaZagne è abbastanza semplice, poiché la maggior parte dei programmi antivirus lo contrassegna come malware. Tuttavia, se TDSSKiller veniva utilizzato per disabilitare i sistemi di protezione, l’attività del programma diventa invisibile alla maggior parte degli strumenti.
ThreatDown incoraggia le organizzazioni a prendere ulteriori precauzioni per proteggersi da tali attacchi. In particolare, si consiglia di limitare l’uso di driver vulnerabili come TDSSKiller e monitorare i comandi sospetti utilizzati sui sistemi. È inoltre importante segmentare la rete e isolare i sistemi critici per ridurre al minimo il rischio che le credenziali vengano compromesse.
ShinyHunters è un gruppo noto per il coinvolgimento in diversi attacchi informatici di alto profilo. Formatosi intorno al 2020, il gruppo ha guadagnato notorietà attraverso una serie di attacchi mir...
La notizia è semplice, la tecnologia no. Chat Control (CSAR) nasce per scovare CSAM e dinamiche di grooming dentro le piattaforme di messaggistica. La versione “modernizzata” rinuncia alla backdo...
A cura di Luca Stivali e Olivia Terragni. L’11 settembre 2025 è esploso mediaticamente, in modo massivo e massiccio, quello che può essere definito il più grande leak mai subito dal Great Fir...
Una violazione di dati senza precedenti ha colpito il Great Firewall of China (GFW), con oltre 500 GB di materiale riservato che è stato sottratto e reso pubblico in rete. Tra le informazioni comprom...
Negli ultimi anni le truffe online hanno assunto forme sempre più sofisticate, sfruttando non solo tecniche di ingegneria sociale, ma anche la fiducia che milioni di persone ripongono in figure relig...