
Redazione RHC : 11 Settembre 2024 13:03
Il team di Malwarebytes ha scoperto che il gruppo ransomware RansomHub utilizza lo strumento legittimo TDSSKiller per disabilitare gli strumenti EDR su un dispositivo. Oltre a TDSSKiller, i criminali informatici utilizzano anche LaZagne per raccogliere dati. Questi programmi sono conosciuti da tempo tra i criminali informatici, ma questa è la prima volta che vengono utilizzati da RansomHub. LaZagne è un’utilità per estrarre password da varie applicazioni e sistemi, che può aiutare nei test di penetrazione.
TDSSKiller, originariamente sviluppato da Kaspersky Lab per rimuovere i rootkit, è stato utilizzato per disabilitare i sistemi EDR. Dopo aver condotto una ricognizione e identificato gli account con privilegi elevati, RansomHub ha tentato di disabilitare il servizio di sicurezza MBAMService.
Lo strumento è stato eseguito da una directory temporanea utilizzando un nome file generato dinamicamente per rendere difficile il rilevamento. Poiché TDSSKiller è un programma legittimo con un certificato valido, molti sistemi di sicurezza non riconoscono che gli hacker criminali stanno effettuando azioni malevole.
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Dopo aver disabilitato i sistemi di sicurezza, RansomHub ha lanciato lo strumento LaZagne per raccogliere credenziali dai sistemi infetti. Il programma estrae le password da varie applicazioni come browser, client di posta elettronica e database, consentendo agli aggressori di aumentare i propri privilegi e spostarsi lateralmente attraverso la rete. In questo caso l’obiettivo dei criminali informatici era quello di ottenere l’accesso alla banca dati che permettesse di controllare i sistemi critici.
Durante l’attacco, LaZagne ha creato più di 60 file, la maggior parte dei quali conteneva login e password. Per nascondere le tracce del programma, gli hacker hanno anche cancellato alcuni file una volta completata l’operazione.
Rilevare LaZagne è abbastanza semplice, poiché la maggior parte dei programmi antivirus lo contrassegna come malware. Tuttavia, se TDSSKiller veniva utilizzato per disabilitare i sistemi di protezione, l’attività del programma diventa invisibile alla maggior parte degli strumenti.
ThreatDown incoraggia le organizzazioni a prendere ulteriori precauzioni per proteggersi da tali attacchi. In particolare, si consiglia di limitare l’uso di driver vulnerabili come TDSSKiller e monitorare i comandi sospetti utilizzati sui sistemi. È inoltre importante segmentare la rete e isolare i sistemi critici per ridurre al minimo il rischio che le credenziali vengano compromesse.
Redazione
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