
Stefano Gazzella : 8 Febbraio 2023 10:00
Il Garante Privacy ha annunciato di aver disposto in via d’urgenza una limitazione provvisoria ai trattamenti svolti dall’app Replika nei confronti degli utenti stabiliti nel territorio italiano. La considerazione svolta riguarda recenti notizie di stampa che hanno fornito evidenze e dettagli
“di alcune prove condotte sull’applicazione Replika (una chatbot, con interfaccia scritta e vocale, basata sull’intelligenza artificiale che genera un “amico virtuale” che l’utente può decidere di configurare come amico, partner romantico o mentore), prove che hanno evidenziato concreti rischi per i minori d’età e, più in generale, per le persone in stato di fragilità emotiva;”.
Eppure, facendo una semplice ricerca su Reddit le segnalazioni riguardanti molestie e pericoli sono risalenti almeno al 2019. Nel 2020 troviamo peraltro un interessante articolo sul Corriere a firma di Candida Morvillo, in cui erano stati segnalati alcuni trend allarmanti che probabilmente sono passati sotto traccia. Vox clamantis in deserto, probabilmente. E nel mentre il tempo è trascorso e l’app ha trovato un più diffuso impiego. Non solo: si è nutrita in modo più o meno sistematico di tutti i dati personali degli utilizzatori.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Sebbene intempestivo, l’intervento del Garante quanto meno ha voluto evidenziare alcune incongruenze fra privacy policy, termini e condizioni di servizio e modalità operative di svolgimento dei servizi in difetto di alcuna previsione di un filtro per i minori.
Insomma: non è sufficiente dichiarare di non raccogliere dati personali di minori di 13 anni, vietarne l’utilizzo e prevedere la supervisione di un genitore – similmente a quanto abbiamo segnalato per FakeYou – se poi non viene previsto un sistema di controllo o delle funzioni dedicate a rendere efficaci tali tutele. Se poi nella stessa registrazione account è richiesto solo nome, e-mail e genere come informazione obbligatoria, e non viene prevista nemmeno alcun tipo di “reazione” del sistema – quale il blocco o anche l’applicazione di filtri contenuti – di fronte a dichiarazioni della propria minore età, l’inefficacia è palese e al contempo allarmante.
Infatti nella privacy policy appare anche una raccolta di “Other profile information” con la finalità di personalizzare le conversazioni con Replika in cui si cita espressamente la data di nascita ma la misura di contrasto all’impiego da parte di minori di 13 anni sembra essere solo una segnalazione da parte dell’utente (“please contact us, and we will endeavor to delete thati information from our database”).
Ai rilievi svolti si è andato ad aggiungere anche il difetto di informativa da cui “deriva l’impossibilità di individuare la stessa base giuridica delle varie operazioni di trattamento effettuate dalla menzionata chatbot”, da cui l’esigenza di adottare il citato provvedimento. La particolare indifferibilità ed urgenza è dovuta dal voler evitare il rischio di “risposte assolutamente inidonee rispetto al grado di sviluppo e autoconsapevolezza” nei confronti dei minori, nonché di danneggiare o mettere in pericolo soggetti fragili, che sono destinatari ideali dell’app.
Per valutare l’efficacia di questo tipo di interventi occorre attendere tempo. Tempo che soggetti particolarmente vulnerabili non sempre hanno. E tempo che si andrebbe sensibilmente ad accorciare se noi tutti iniziassimo a segnalare queste iniziative pericolose dal punto di vista della privacy. Ma per questo, ci vuole cultura.
Stefano Gazzella
Secondo un rapporto pubblicato di recente dal Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN), l’attività globale del ransomware ha raggiunto il picco nel 2023, per poi crollare nel 2024. Questo calo...

Siamo connessi, connessi a tutto, iperconnessi. La nostra vita professionale e sociale è scandita da deadline strettissime e da un’asticella che viene continuamente alzata, dobbiamo spingere. Ci im...

Il Centro Congressi Frentani ospiterà il 12 dicembre la conferenza “Cybercrime, Artificial Intelligence & Digital Forensics”, l’evento annuale organizzato da IISFA – Associazione Italiana...

Un nuovo post pubblicato poche ore fa sul forum underground Exploit rivela l’ennesima offerta criminale legata alla vendita di accessi a siti compromessi. L’inserzionista, un utente storico del fo...

In Australia, a breve sarà introdotta una normativa innovativa che vieta l’accesso ai social media per i minori di 16 anni, un’iniziativa che farà scuola a livello mondiale. Un’analoga misura ...