Redazione RHC : 1 Luglio 2022 14:39
Buone notizie per le vittime del ransomware Hive: l’agenzia sudcoreana per la sicurezza delle informazioni KISA ha rilasciato uno strumento gratuito per recuperare file crittografati.
Il decryptor è adatto per decrittare i dati interessati dalle versioni di Hive da 1 a 4.
L’agenzia ha rilasciato un file eseguibile e le istruzioni per il suo utilizzo.
![]() Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference!Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico. Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un pacchetto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale. Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Nel febbraio di quest’anno, i ricercatori della Kookmin University (Corea del Sud) hanno scoperto una vulnerabilità nell’algoritmo di crittografia utilizzato da Hive, che ha consentito loro di recuperare i dati senza la chiave di crittografia privata.
Hive ransomware utilizza uno schema di crittografia ibrido ma con un proprio codice simmetrico per crittografare i file.
I ricercatori sono riusciti a recuperare la chiave master per generare la chiave di crittografia dei file senza disporre della chiave privata degli operatori Hive, ma sfruttando una vulnerabilità nella crittografia.
“Per quanto ne sappiamo, questo è il primo tentativo riuscito di decifrare il ransomware Hive. Sperimentalmente, abbiamo dimostrato che oltre il 95% delle chiavi di crittografia può essere recuperato utilizzando il nostro metodo proposto”
hanno affermato i ricercatori.
Hive genera 10 MB di dati casuali e li usa come chiave principale.
Il ransomware estrae da uno specifico offset di chiave master di 1 MB e 1 KB di dati per ogni file che deve essere crittografato e lo utilizza come keystream.
L’offset è memorizzato nel nome crittografato di ciascun file. I ricercatori sono stati in grado di determinare l’offset del keystream memorizzato nel nome del file e decrittografare il file.
La ricerca della Kookmin University ha probabilmente costituito la base del lavoro di KISA per creare il decryptor.
Il ricercatore di sicurezza Alessandro Sgreccia, membro del team HackerHood di Red Hot Cyber, ha segnalato a Zyxel due nuove vulnerabilità che interessano diversi dispositivi della famiglia ZLD (ATP ...
La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) e il Multi-State Information Sharing & Analysis Center (MS-ISAC) pubblicano questo avviso congiunto sulla sicurezza informatica (CSA) in ...
Un’importante interruzione dei servizi cloud di Amazon Web Services (AWS) ha causato problemi di connessione diffusi in tutto il mondo, coinvolgendo piattaforme di grande rilievo come Snapchat, Fort...
L’azienda cinese “Unitree Robotics” ha sfidato il primato della robotica statunitense con il lancio del suo umanoide H2 “Destiny Awakening”. L’umanoide unisce la forma umana a movimenti so...
Il 20 ottobre 2025 segna un anniversario importante per la storia dell’informatica: il processore Intel 80386, noto anche come i386, celebra il suo 40° compleanno. Ed è un compleanno importante! L...