
Redazione RHC : 4 Luglio 2025 13:09
I ricercatori dell’Università della Carolina del Nord hanno sviluppato un nuovo metodo per ingannare i sistemi di intelligenza artificiale che analizzano le immagini. Il metodo, chiamato RisingAttacK, può indurre l’IA a “non vedere” oggetti chiaramente presenti in una fotografia. L’essenza della tecnologia risiede in cambiamenti nell’immagine impercettibili all’occhio umano. Due immagini possono sembrare perfettamente identiche, ma l’IA vedrà l’auto solo in una delle due e non nella seconda. Allo stesso tempo, una persona vedrà facilmente l’auto in entrambe le foto.
Tali attacchi potrebbero rappresentare gravi rischi per la sicurezza nelle aree in cui vengono utilizzati sistemi di visione artificiale . Ad esempio, gli aggressori potrebbero impedire a un’auto a guida autonoma di riconoscere semafori, pedoni o altre auto sulla strada. Tali influenze in campo medico non sono meno pericolose. Gli hacker possono iniettare codice in un apparecchio a raggi X , il che porterebbe a diagnosi imprecise da parte di un sistema di intelligenza artificiale. Anche le tecnologie di sicurezza basate sul riconoscimento automatico di pattern sono a rischio.
RisingAttacK funziona in diverse fasi. Innanzitutto, il programma identifica tutte le caratteristiche visive dell’immagine, quindi determina quali di esse sono più importanti per raggiungere l’obiettivo dell’attacco. Questo richiede potenza di calcolo, ma consente modifiche molto precise e minime. “Volevamo trovare un modo efficace per hackerare i sistemi di visione artificiale perché vengono spesso utilizzati in contesti che possono avere un impatto sulla salute e la sicurezza umana”, spiega Tianfu Wu, uno degli autori dello studio.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)? Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente. Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Gli sviluppatori hanno testato il loro metodo con quattro dei programmi di visione artificiale più comuni: ResNet-50, DenseNet-121, ViTB e DEiT-B. La tecnologia si è dimostrata efficace su tutti i sistemi, senza eccezioni. I ricercatori sottolineano l’importanza di identificare tali vulnerabilità. Solo conoscendo l’esistenza di una minaccia è possibile sviluppare una protezione affidabile contro di essa. Pertanto, il team sta già lavorando alla creazione di metodi per contrastare tali attacchi .
I ricercatori stanno ora esplorando la possibilità di utilizzare RisingAttacK contro altri tipi di sistemi di intelligenza artificiale, compresi i grandi modelli linguistici, per comprendere la portata completa delle potenziali minacce .
Redazione
Dietro molte delle applicazioni e servizi digitali che diamo per scontati ogni giorno si cela un gigante silenzioso: FreeBSD. Conosciuto soprattutto dagli addetti ai lavori, questo sistema operativo U...

Molto spesso parliamo su questo sito del fatto che la finestra tra la pubblicazione di un exploit e l’avvio di attacchi attivi si sta riducendo drasticamente. Per questo motivo diventa sempre più f...

Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...

Nel 2025, le comunità IT e della sicurezza sono in fermento per un solo nome: “React2Shell“. Con la divulgazione di una nuova vulnerabilità, CVE-2025-55182, classificata CVSS 10.0, sviluppatori ...

Cloudflare torna sotto i riflettori dopo una nuova ondata di disservizi che, nella giornata del 5 dicembre 2025, sta colpendo diversi componenti della piattaforma. Oltre ai problemi al Dashboard e all...