Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Rockstar 2FA: Il Kit di Phishing che Bypassa l’MFA e Rende il Crimine Accessibile

Luca Galuppi : 1 Dicembre 2024 16:50

Considerare l’autenticazione multifattore (MFA) come una difesa assolutamente inviolabile non solo è un errore, ma una pericolosa sottovalutazione. Un toolkit chiamato Rockstar 2FA, sta prendendo di mira gli utenti di Microsoft 365 e Google con attacchi sofisticati che sfruttano la tecnica Adversary-in-the-Middle (AiTM). Questo metodo permette agli attaccanti di intercettare in tempo reale credenziali e cookie di sessione, bypassando anche le protezioni MFA più avanzate.

Il Toolkit

Rockstar 2FA è un kit di phishing-as-a-service (PhaaS) che, per una cifra contenuta di $200 per due settimane o $350 al mese, consente anche ai criminali informatici meno esperti di lanciare campagne sofisticate. Questo strumento avanzato offre funzionalità come il bypass dell’MFA, permettendo il furto dei cookie di sessione, protezione antibot per evitare i rilevamenti automatizzati, e la possibilità di creare temi personalizzabili che replicano perfettamente le pagine di login di servizi noti. Inoltre, i link generati sono FUD (Fully Undetectable), cioè totalmente invisibili ai sistemi di sicurezza, e l’interfaccia fornisce un pannello di controllo intuitivo, che consente ai criminali di gestire e monitorare facilmente le loro campagne. Queste caratteristiche rendono Rockstar 2FA uno strumento potente e pericoloso, accessibile anche a chi ha poca esperienza tecnica, trasformando il crimine informatico in un’attività sempre più strutturata e professionale.

Dashboard del portale Rockstar 2FA. Questo screenshot è stato preso dal sito Trustwave

Come funziona l’attacco?

Rockstar 2FA sfrutta una combinazione di vettori di attacco per colpire le sue vittime, utilizzando URL camuffati, codici QR e allegati dannosi inviati tramite account compromessi o strumenti di spamming. Una delle sue caratteristiche più insidiose è l’uso di piattaforme legittime come Google Docs Viewer e Microsoft OneDrive per ospitare i link di phishing, sfruttando così la fiducia degli utenti in questi servizi. Le false pagine di login, create con un’accuratezza estremamente dettagliata, imitano perfettamente quelle dei servizi reali. Una volta che l’utente inserisce le credenziali, queste vengono immediatamente inviate al server dell’attaccante, consentendogli di ottenere anche i cookie di sessione e aggirare le misure di autenticazione MFA.

Email di phishing inviate da Rockstar 2FA. Questo screenshot è stato preso dal sito Trustwave

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

La minaccia di Rockstar 2FA si inserisce in una tendenza più ampia, in cui il phishing diventa sempre più accessibile e sofisticato grazie a strumenti come i phishing-as-a-service. Campagne parallele, come quella recentemente individuata da Malwarebytes e denominata Beluga, mostrano come i criminali utilizzino allegati dannosi per sottrarre credenziali, mentre altre operazioni fraudolente continuano a diffondere applicazioni dannose con la promessa di guadagni facili. Questi esempi sottolineano quanto sia fondamentale per le aziende e gli utenti finali mantenere alta la guardia contro attacchi sempre più avanzati e su misura.

Come difendersi?

In un contesto dove persino l’MFA può essere aggirato, la sicurezza richiede un approccio a 360 gradi. Ecco alcune misure essenziali:

  • Monitoraggio continuo dei sistemi: monitorare in tempo reale per rilevare accessi sospetti e comportamenti anomali.
  • Implementazione di soluzioni anti-phishing avanzate: soluzioni in grado di analizzare i link in tempo reale e bloccare quelli dannosi prima che raggiungano l’utente.
  • Sensibilizzazione degli utenti: fornire formazione continua per riconoscere e gestire correttamente email sospette, in modo che diventino una prima linea di difesa contro il phishing.

Conclusione

Rockstar 2FA non è solo una minaccia, ma un campanello d’allarme che segnala l’evoluzione del crimine informatico. Con la capacità di aggirare l’autenticazione MFA, il phishing non è più una semplice minaccia, ma un attacco strutturato e mirato che richiede una protezione adeguata.

Le aziende non possono più permettersi di basarsi esclusivamente su soluzioni tradizionali. La protezione contro questi attacchi sofisticati è una necessità strategica, che richiede investimenti in soluzioni avanzate e una vigilanza continua per proteggere le risorse più critiche e salvaguardare la fiducia degli utenti.

Luca Galuppi
Appassionato di tecnologia da sempre. Lavoro nel campo dell’informatica da oltre 15 anni. Ho particolare esperienza in ambito Firewall e Networking e mi occupo quotidianamente di Network Design e Architetture IT. Attualmente ricopro il ruolo di Senior IT Engineer e PM per un’azienda di Consulenza e Servizi IT.

Lista degli articoli
Visita il sito web dell'autore

Articoli in evidenza

Dentro la mente di LockBit: profilazione criminologica di un gruppo ransomware “aziendale”

Nel mondo del cybercrime moderno, dove le frontiere tra criminalità e imprenditoria si fanno sempre più sfumate, il gruppo ransomware LockBit rappresenta un caso di studio affascinante. Atti...

Più le AI diventano come noi, più soffriranno di Social Engineering? Il caso di Copilot che preoccupa

Microsoft 365 Copilot è uno strumento di intelligenza artificiale integrato in applicazioni Office come Word, Excel, Outlook, PowerPoint e Teams. I ricercatori hanno recentemente scoperto che lo ...

CVE-2025-32710: La falla zero-click nei servizi RDP che può causare la totale compromissione del tuo server

Una vulnerabilità di sicurezza critica nei Servizi Desktop remoto di Windows, monitorata con il codice CVE-2025-32710, consente ad aggressori non autorizzati di eseguire codice arbitrario in...

RHC Intervista GhostSec: l’hacktivismo tra le ombre del terrorismo e del conflitto cibernetico

Ghost Security, noto anche come GhostSec, è un gruppo hacktivista emerso nel contesto della guerra cibernetica contro l’estremismo islamico. Le sue prime azioni risalgono alla fase success...

Arriva PathWiper! Il nuovo malware che devasta le infrastrutture critiche in Ucraina

Gli analisti di Cisco Talos hanno segnalato che le infrastrutture critiche in Ucraina sono state attaccate da un nuovo malware che distrugge i dati chiamato PathWiper. I ricercatori scrivono...