
Salt Typhoon è il nome attribuito da Microsoft a un gruppo di hacker sponsorizzato dalla Cina, ritenuto responsabile di una serie di attacchi informatici sofisticati contro aziende di telecomunicazioni negli Stati Uniti. Questo gruppo, attivo dal 2020, è associato al Ministero della Sicurezza dello Stato cinese (MSS) e si concentra principalmente su obiettivi governativi e infrastrutture critiche in Nord America e Asia.
Il nome segue la convenzione di Microsoft, che utilizza “Typhoon” per indicare le minacce cibernetiche legate alla Cina, e un elemento descrittivo, in questo caso “Salt”, per rappresentare la specificità delle loro operazioni mirate.
Salt Typhoon si è distinto per aver attaccato compagnie leader come T-Mobile, AT&T, Verizon e Lumen Technologies. Gli obiettivi degli attacchi includono:
Il gruppo ha utilizzato avanzate tecniche di “living off the land” (LotL) , sfruttando strumenti integrati nei sistemi compromessi per evitare il rilevamento. Si è anche servito di vulnerabilità nei router Cisco, benché l’azienda abbia negato compromissioni dirette delle sue apparecchiature.
Gli attacchi hanno suscitato preoccupazioni per la sicurezza nazionale, in quanto Salt Typhoon ha dimostrato la capacità di penetrare sistemi di telecomunicazione critici, sollevando interrogativi sulla vulnerabilità delle infrastrutture utilizzate per sorveglianze legali e comunicazioni governative. Ron Wyden, senatore degli Stati Uniti, ha sottolineato come queste falle possano minare la fiducia del pubblico nei sistemi di sorveglianza e sicurezza del governo.
Il governo degli Stati Uniti ha risposto attivando un Cyber Unified Coordination Group (Cyber UCG) per mitigare i rischi e avviare indagini approfondite. Inoltre, il Cyber Safety Review Board (CSRB) sta esaminando le vulnerabilità sfruttate dagli hacker e delineando strategie per prevenire futuri attacchi.
T-Mobile ha confermato di essere stata colpita dalla campagna di Salt Typhoon. Tuttavia, l’azienda ha dichiarato di non aver riscontrato impatti significativi sui suoi sistemi o evidenze di esfiltrazione di dati sensibili dei clienti.
Il caso Salt Typhoon sottolinea la crescente sofisticazione delle minacce cibernetiche sponsorizzate dallo stato e la necessità di:
Mentre le indagini proseguono, il caso rappresenta un importante monito per la comunità internazionale sulla necessità di investire nella cyber-resilienza per contrastare future operazioni di questa scala.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


Un nuovo strumento AI è apparso sul dark web e ha rapidamente attirato l’attenzione degli esperti di sicurezza, e non per le migliori ragioni. Si tratta di un servizio di intelligenza artificiale chiamato DIG AI,…

Negli ultimi mesi, una domanda sta emergendo con sempre maggiore insistenza nei board aziendali europei: il cloud statunitense è davvero sicuro per tutte le aziende? Soprattutto per quelle realtà che operano in settori strategici o…

Un nuovo e formidabile nemico è emerso nel panorama delle minacce informatiche: Kimwolf, una temibile botnet DDoS, sta avendo un impatto devastante sui dispositivi a livello mondiale. Le conseguenze di questa minaccia possono essere estremamente…

Ecco! Il 20 dicembre 1990, qualcosa di epocale successe al CERN di Ginevra. Tim Berners-Lee, un genio dell’informatica britannico, diede vita al primo sito web della storia. Si tratta di info.cern.ch, creato con l’obiettivo di…

Una giuria federale del Distretto del Nebraska ha incriminato complessivamente 54 persone accusate di aver preso parte a una vasta operazione criminale basata sull’uso di malware per sottrarre milioni di dollari dagli sportelli automatici statunitensi.…