
Come avevamo riportato questo pomeriggio, la situazione attorno alla rivendicazione della cybergang LockBit risulta abbastanza confusa.
In effetti non è la prima volta che avviene una cosa del genere. In passato RHC era entrata in azione relativamente al caso sulla Farmacia Statuto di Roma scoprendo che era stata pubblicata nel loro data leak site (DLS) una azienda al posto di un’altra.
Come riportato in precedenza, una nostra fonte ci aveva informati che all’interno delle infrastrutture IT dell’Agenzia delle Entrate (AdE) non vi erano tracce di asset cifrati o richieste di riscatto e neanche in altre aziende o infrastrutture, come ad esempio “riscossione” o “ex equitalia”.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Pochi minuti dopo la pubblicazione sul sito di LocKbit, l’AdE ha emesso un comunicato, anche se non erano ancora chiare le dinamiche dei fatti.

Dopo poche ore dalla pubblicazione di LockBit sul DLS e dopo il primo comunicato stampa emesso dall’AdE, ecco che Sogei, esce con un comunicato che spiega l’accaduto che riportiiamo in anteprima, non ancora uscito sul sito di SOGEI al momento in cui scriviamo.

Dagli accertamenti tecnici svolti SOGEI esclude pertanto che si possa essere verificato un attacco informatico al sito dell'Agenzia delle Entrate.
Resta in ogni caso attiva la collaborazione con l'Agenzia per la Cybersicurezza nazionale e la Polizia Postale al fine di dare il massimo supporto alle indagini in corso
In sintesi, non si comprende ad ora di quale entità giuridica siano i dati riportati da LockBit come afferenti all’Agenzia delle Entrate.
Come avevamo riportato, ci sono varie informazioni che possono essere analizzate per comprenderne la fonte, cosa che sta facendo SOGEI e la Polizia Postale, che stanno lavorando in queste ultime ore intorno alla vicenda.
Si parla anche di un possibile collegamento con le infrastrutture della GESIS srl, cosa che risulta tutta da verificare. Tale collegamento è frutto solo della presenza all’interno dell’alberatura delle directory di due samples pubblicati da LockBit.
Questa sera alle 20.00, il prof. Baldoni, direttore dell’agenzia per la cybersicurezza nazionale parlerà al TG1 riportando della questione.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni sulla vicenda od effettuare una dichiarazione, possono accedere alla sezione contatti, oppure in forma anonima utilizzando la mail crittografata del whistleblower.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


Secondo quanto appreso da fonti interne di RedHotCyber, l’offensiva digitale che sta creando problemi al Sistema Postale Nazionale in Francia è stata ufficialmente rivendicata dal collettivo hacker filo-russo NoName057(16). Gli analisti confermano che l’azione rientra…

L’analisi che segue esamina il vettore di attacco relativo alla CVE-2025-47761, una vulnerabilità individuata nel driver kernel Fortips_74.sys utilizzato da FortiClient VPN per Windows. Il cuore della problematica risiede in una IOCTL mal gestita che…

Una vulnerabilità critica è stata individuata in MongoDB, tra le piattaforme di database NoSQL più utilizzate a livello globale. Questa falla di sicurezza, monitorata con il codice CVE-2025-14847, permette agli aggressori di estrarre dati sensibili…

Il procuratore generale del Texas Ken Paxton ha accusato cinque importanti produttori di televisori di aver raccolto illegalmente dati degli utenti utilizzando la tecnologia di riconoscimento automatico dei contenuti (ACR) per registrare ciò che i…

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana (AGCM) ha imposto una sanzione significativa ad Apple. La sanzione ammonta a 98,6 milioni di euro, ovvero circa 115 milioni di dollari. ed è relativa a al…