Redazione RHC : 30 Gennaio 2024 14:51
I ricercatori hanno scoperto circa 45.000 server Jenkins sulla rete che sono vulnerabili al CVE-2023-23897. Per tale bug sono già stati creati diversi exploit PoC disponibili al pubblico.
La settimana scorsa, gli sviluppatori Jenkins hanno introdotto le versioni 2.442 e LTS 2.426.3, che risolvono le vulnerabilità. In determinate condizioni, tali falle consentono agli aggressori di accedere ai dati su server vulnerabili ed eseguire comandi CLI arbitrari.
In particolare, CVE-2024-23897 consente agli aggressori non autenticati con diritti generali/di lettura di leggere dati da file arbitrari sul server Jenkins. Gli aggressori possono leggere le prime righe dei file e il numero di righe dipende dai comandi CLI disponibili.
Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber
«Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi».
Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca.
Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare.
Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura.
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Il bug è legato al comportamento predefinito del parser args4j in Jenkins, che espande automaticamente il contenuto dei file in argomenti di comando se l’argomento inizia con un carattere “@”, consentendo la lettura di file arbitrari.
Come riportato dal fornitore, la vulnerabilità CVE-2024-23897 espone le versioni senza patch di Jenkins a potenziali attacchi, inclusa l’esecuzione remota di codice arbitrario (manipolando l’URL radice della risorsa), il cookie “Ricordami” o aggirando la protezione CSRF.
In precedenza, i ricercatori di sicurezza avevano avvertito che per questo problema erano apparsi diversi exploit disponibili pubblicamente e che gli honeypot stavano già registrando azioni sospette simili ai tentativi di sfruttamento del CVE-2024-23897.
Come hanno ora avvertito gli specialisti di Shadowserver, sono stati in grado di rilevare circa 45.000 istanze Jenkins prive di patch su Internet. La maggior parte si trova in Cina (12.000) e Stati Uniti (11.830), seguiti da Germania (3.060), India (2.681), Francia (1.431) e Regno Unito (1.029).
Gli esperti consigliano a tutti coloro che non hanno ancora installato le patch di farlo. Inoltre hanno consigliato di leggere il bollettino sulla sicurezza di Jenkins, che elenca consigli e possibili modi per risolverlo.
Come abbiamo riportato questa mattina, diversi cavi sottomarini nel Mar Rosso sono stati recisi, provocando ritardi nell’accesso a Internet e interruzioni dei servizi in Asia e Medio Oriente. Micros...
La Commissione Europea ha inflitto a Google una multa di 2,95 miliardi di euro, per abuso di posizione dominante nel mercato della pubblicità digitale. L’autorità di regolamentazione ha affermato ...
La cultura hacker è nata grazie all’informatico Richard Greenblatt e al matematico Bill Gosper del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Tutto è iniziato nel famoso Tech Model Railroad Club...
Sette italiani su dieci hanno il proprio numero di telefono incluso in questa banca dati. Ma cosa significa attualmente disporre di un tale quantitativo di numeri telefonici concentrati all’interno ...
I criminali informatici hanno lanciato una nuova ondata di attacchi che utilizzano file SVG per distribuire pagine di phishing. Gli esperti di VirusTotal hanno segnalato che gli aggressori si spaccian...