Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
UtiliaCS 970x120
Enterprise BusinessLog 320x200 1
Sono 45.000 i server Jenkins affetti dalla RCE sotto sfruttamento attivo. Patchate!

Sono 45.000 i server Jenkins affetti dalla RCE sotto sfruttamento attivo. Patchate!

Redazione RHC : 30 Gennaio 2024 14:51

I ricercatori hanno scoperto circa 45.000 server Jenkins sulla rete che sono vulnerabili al CVE-2023-23897. Per tale bug sono già stati creati diversi exploit PoC disponibili al pubblico.

La settimana scorsa, gli sviluppatori Jenkins hanno introdotto le versioni 2.442 e LTS 2.426.3, che risolvono le vulnerabilità. In determinate condizioni, tali falle consentono agli aggressori di accedere ai dati su server vulnerabili ed eseguire comandi CLI arbitrari.

In particolare, il bug critico CVE-2024-23897 consente agli aggressori non autenticati con diritti generali/di lettura di leggere dati da file arbitrari sul server Jenkins. Gli aggressori possono leggere le prime righe dei file e il numero di righe dipende dai comandi CLI disponibili.


Rhc Conference Sponsor Program 2

Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference!

Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference
Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico. 
Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un pacchetto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale. 
Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Il bug è legato al comportamento predefinito del parser args4j in Jenkins, che espande automaticamente il contenuto dei file in argomenti di comando se l’argomento inizia con un carattere “@”, consentendo la lettura di file arbitrari.

Come riportato dal fornitore, la vulnerabilità CVE-2024-23897 espone le versioni senza patch di Jenkins a potenziali attacchi, inclusa l’esecuzione remota di codice arbitrario (manipolando l’URL radice della risorsa), il cookie “Ricordami” o aggirando la protezione CSRF.

In precedenza, i ricercatori di sicurezza avevano avvertito che per questo problema erano apparsi diversi exploit disponibili pubblicamente e che gli honeypot stavano già registrando azioni sospette simili ai tentativi di sfruttamento del CVE-2024-23897.

Come hanno ora avvertito gli specialisti di Shadowserver, sono stati in grado di rilevare circa 45.000 istanze Jenkins prive di patch su Internet. La maggior parte si trova in Cina (12.000) e Stati Uniti (11.830), seguiti da Germania (3.060), India (2.681), Francia (1.431) e Regno Unito (1.029).

Gli esperti consigliano a tutti coloro che non hanno ancora installato le patch di farlo. Inoltre hanno consigliato di leggere il bollettino sulla sicurezza di Jenkins, che elenca consigli e possibili modi per risolverlo.

Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
HackerHood di RHC Rivela due nuovi 0day sui prodotti Zyxel
Di Redazione RHC - 21/10/2025

Il ricercatore di sicurezza Alessandro Sgreccia, membro del team HackerHood di Red Hot Cyber, ha segnalato a Zyxel due nuove vulnerabilità che interessano diversi dispositivi della famiglia ZLD (ATP ...

Immagine del sito
Vulnerabilità F5 BIG-IP: 266.000 dispositivi a rischio nel mondo! 2500 in Italia
Di Redazione RHC - 20/10/2025

La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) e il Multi-State Information Sharing & Analysis Center (MS-ISAC) pubblicano questo avviso congiunto sulla sicurezza informatica (CSA) in ...

Immagine del sito
Interruzione servizi cloud Amazon Web Services, problemi globali
Di Redazione RHC - 20/10/2025

Un’importante interruzione dei servizi cloud di Amazon Web Services (AWS) ha causato problemi di connessione diffusi in tutto il mondo, coinvolgendo piattaforme di grande rilievo come Snapchat, Fort...

Immagine del sito
Stanno Arrivando! Unitree Robotics lancia l’umanoide H2 Destiny Awakening
Di Redazione RHC - 20/10/2025

L’azienda cinese “Unitree Robotics” ha sfidato il primato della robotica statunitense con il lancio del suo umanoide H2 “Destiny Awakening”. L’umanoide unisce la forma umana a movimenti so...

Immagine del sito
Il processore Intel 386 compie 40 anni: così nacque l’era dei 32 bit
Di Redazione RHC - 20/10/2025

Il 20 ottobre 2025 segna un anniversario importante per la storia dell’informatica: il processore Intel 80386, noto anche come i386, celebra il suo 40° compleanno. Ed è un compleanno importante! L...