
Redazione RHC : 23 Giugno 2020 21:27
Un #supercomputer #giapponese ha preso il primo posto nella classifica dei supercomputer chiamata #Top500.
#Fugaku, un computer di #Kobe sviluppato congiuntamente da #Riken e #Fujitsu, utilizza il sistema #A64FX #A64FX a 48 core di Fujitsu. È la prima volta che un computer basato su processori #ARM è in cima alla lista.
Fugaku ha ottenuto un risultato Top500 HPL di 415,5 #petaflop, 2,8 volte più veloce di IBM #Summit, il concorrente più vicino. Fugaku ha anche raggiunto i primi posti in altre classifiche che testano i computer su diversi carichi di lavoro, tra cui Graph 500, HPL-AI e HPCG.
Nessun supercomputer precedente ha mai guidato tutte e quattro le classifiche contemporaneamente.
Mentre le classifiche di supercomputer più veloci normalmente rimbalzano tra sistemi di produzione americana e cinese, questo è il primo sistema giapponese a posizionarsi al primo posto nella Top500 in nove anni dal predecessore di Fugaku, il computer K di Riken.
Complessivamente ci sono 226 supercomputer cinesi nella lista, 114 dall’America e 30 dal Giappone.
I sistemi statunitensi contribuiscono ad accumulare complessivamente un totale di 644 petaflop.
#redhotcyber #cybersecurity #technology #arm
https://www.theverge.com/platform/amp/2020/6/23/21300097/fugaku-supercomputer-worlds-fastest-top500-riken-fujitsu-arm
Redazione
La recente edizione 2025.4 di Kali Linux è stata messa a disposizione del pubblico, introducendo significative migliorie per quanto riguarda gli ambienti desktop GNOME, KDE e Xfce. D’ora in poi, Wa...

La saga sulla sicurezza dei componenti di React Server continua questa settimana. Successivamente alla correzione di una vulnerabilità critica relativa all’esecuzione di codice remoto (RCE) che ha ...

Un nuovo allarme arriva dal sottobosco del cybercrime arriva poche ore fa. A segnalarlo l’azienda ParagonSec, società specializzata nel monitoraggio delle attività delle cyber gang e dei marketpla...

Cisco Talos ha identificato una nuova campagna ransomware chiamata DeadLock: gli aggressori sfruttano un driver antivirus Baidu vulnerabile (CVE-2024-51324) per disabilitare i sistemi EDR tramite la t...

Quanto avevamo scritto nell’articolo “Codice Patriottico: da DDoSia e NoName057(16) al CISM, l’algoritmo che plasma la gioventù per Putin” su Red Hot Cyber il 23 luglio scorso trova oggi pien...