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Hacking di Stato fuori controllo? Il nuovo accordo internazionale vuole fermarlo

Questa settimana Parigi è stata teatro di complessi colloqui diplomatici sulle misure da adottare per contrastare la diffusione incontrollata e l’uso di strumenti di hacking commerciali. Francia e Regno Unito hanno lanciato un’iniziativa congiunta denominata Pall Mall Process, che mira a sviluppare nuove norme che disciplinino il commercio e l’uso di strumenti commerciali per la lotta alla criminalità informatica (CCIC). Nonostante gli obiettivi ambiziosi, il processo ha finora incontrato delle difficoltà. Molti paesi partecipanti hanno difficoltà ad abbandonare le pratiche consolidate e non tutti credono nell’efficacia delle misure proposte. Tuttavia, nella fase finale, è stata predisposta una bozza di accordo, che viene inviato ai

Android a Rischio: Scoperti due bug zeroday utilizzati attivamente in attività di spionaggio

Il colosso della tecnologia Google ha rilasciato 62 vulnerabilità delle quali due sotto sfruttamento attivo e ha riconosciuto che entrambe le carenze potrebbero essere state sfruttate “limitatamente e in modo mirato”. Di seguito i dettagli delle due vulnerabilità di gravità elevata: Vale la pena notare che CVE-2024-53197 è radicato nel kernel Linux ed è stato patchato l’anno scorso, insieme a CVE-2024-53104 e CVE-2024-50302. Secondo Amnesty International, tutte e tre le vulnerabilità sarebbero state concatenate insieme per compromettere il telefono Android di un giovane attivista serbo nel dicembre 2024. Mentre CVE-2024-53104 è stata risolta da Google a febbraio 2025 e CVE-2024-50302 è stata corretta il mese scorso, con l’ultimo aggiornamento tutte e tre le

Kellogg’s: il gruppo ransomware CL0P buca i server del fornitore Cleo e ruba dati sensibili

Il nome WK Kellogg Co. è sinonimo di colazione in milioni di case americane. Ma oggi, quel nome è finito sotto i riflettori per tutt’altri motivi: un data breach importante ha colpito l’azienda, con dati personali dei dipendenti trafugati da un attore ben noto nel panorama cybercriminale: il gruppo ransomware CL0P. L’attacco è avvenuto il 7 dicembre 2024, ma incredibilmente è stato scoperto quasi tre mesi dopo, il 27 febbraio 2025. Un vuoto temporale inquietante, che solleva interrogativi sull’efficacia dei controlli di sicurezza e sul monitoraggio delle infrastrutture digitali. La dinamica dell’attacco: la porta d’ingresso? Cleo Il gruppo CL0P ha colpito sfruttando

Grave falla nel driver audio USB Linux: rischio di esecuzione di codice, ecco la patch

Una vulnerabilità critica nel driver audio USB di Linux è stata recentemente risolta grazie a una patch sviluppata da Takashi Iwai di SUSE. Il problema, identificato nel sottosistema audio del kernel, permetteva letture di memoria fuori dai limiti (out-of-bounds), esponendo i sistemi a rischi significativi. In scenari pratici, un aggressore con accesso fisico al dispositivo avrebbe potuto utilizzare un’apparecchiatura USB appositamente realizzata per compromettere l’integrità del sistema. Ieri la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha aggiunto due importanti vulnerabilità del kernel Linux al suo catalogo Known Exploited Vulnerabilities (KEV), confermando che entrambe le falle vengono attivamente sfruttate in attacchi mirati. Nel dettaglio, la

Windows Server: falla critica scoperta in Active Directory

Microsoft ha rilasciato un aggiornamento di sicurezza critico per risolvere il CVE-2025-29810, una vulnerabilità di elevazione dei privilegi che colpisce Active Directory Domain Services (AD DS). La vulnerabilità ha un punteggio CVSS di 7,5, il che indica un rischio significativo per la sicurezza nonostante l’elevata complessità dell’attacco. “Un controllo di accesso improprio in Active Directory Domain Services consente a un aggressore autorizzato di elevare i privilegi su una rete”, ha affermato Microsoft nel suo riepilogo esecutivo. La falla, rivelata l’8 aprile nell’ambito del lancio del Patch Tuesday di aprile 2025, potrebbe consentire agli aggressori di ottenere un accesso non autorizzato a livello

Microsoft Remote Desktop in Pericolo: Rilasciate 2 Patch Di Sicurezza di cui una RCE

E’ stata scoperta una nuova falla di sicurezza che affligge i Servizi di Desktop remoto di Microsoft Windows che potrebbe consentire agli aggressori di eseguire codice arbitrario in remoto sui sistemi interessati senza autenticazione dell’utente.  Si tratta del bug di sicurezza monitorato con il CVE-2025-27480, una vulnerabilità di Use After Free, la quale permette all’aggressore non autorizzato di eseguire codice dannoso su una rete sfruttando un problema di gestione della memoria. Questa vulnerabilità ha ricevuto un punteggio CVSS pari ad 8,1, che indica la sua elevata gravità e il potenziale impatto sugli ambienti aziendali in tutto il mondo. Microsoft nel suo avviso ha

Microsoft Patch Tuesday Aprile 2025. 121 bug di sicurezza corretti: 49 PE e 31 RCE

Il consueto appuntamento mensile con il Patch Tuesday di Microsoft, per aprile 2025, porta con sé un carico significativo di aggiornamenti: ben 121 vulnerabilità corrette, a testimonianza della complessità e dell’estensione dell’intero ecosistema Microsoft. A destare particolare attenzione è la presenza di una vulnerabilità zero-day attivamente sfruttata, che ha immediatamente catalizzato l’interesse di amministratori di sistema e professionisti della sicurezza, richiamando l’urgenza di interventi tempestivi. Una panoramica delle vulnerabilità La distribuzione delle vulnerabilità corrette è la seguente: Categoria Numero vulnerabilità Elevation of Privilege 49 Remote Code Execution 31 Information Disclosure 16 Denial of Service 14 Security Feature Bypass 9 Spoofing 1 Zero-Day

Non Aprire Quell’allegato! Grave falla in WhatsApp Desktop che consente l’esecuzione di codice

WhatsApp ha recentemente corretto una vulnerabilità nell’ambiente Desktop per Windows che potrebbe consentire agli aggressori di eseguire codice dannoso attraverso allegati di file apparentemente innocui. Quando un utente riceve un allegato su WhatsApp, l’applicazione mostra il tipo di file in base al suo tipo MIME (ad esempio, visualizzandolo come immagine), mentre il sistema operativo decide come aprire il file in base alla sua estensione (ad esempio, .exe).  Secondo l’avviso di sicurezza ufficiale, l’applicazione “visualizzava gli allegati in base al loro tipo MIME, selezionando il gestore di apertura dei file in base all’estensione del nome file dell’allegato”. Questa discrepanza creava una pericolosa scappatoia che i

Allarme Microsoft: un exploit zero-day di Privilege Escalation sfruttato per rilasciare Ransomware

Microsoft Threat Intelligence ha rivelato lo sfruttamento attivo di una vulnerabilità zero-day nel Common Log File System (CLFS) di Windows, identificata come CVE-2025-29824. L’exploit, utilizzato in modo diffuso, ha permesso agli aggressori di aumentare i privilegi sui computer compromessi e di diffondere payload ransomware. L’attività di sfruttamento è stata attribuita a Storm-2460, un gruppo di autori di minacce motivati ​​da interessi finanziari, collegato anche alle operazioni del backdoor PipeMagic e del ransomware RansomEXX. Gli attacchi hanno preso di mira un numero limitato di organizzazioni operanti in vari settori, tra cui: La vulnerabilità, identificata come CVE-2025-29824, è localizzata nel driver del kernel Common Log

Allarme sicurezza Fortinet: falla critica su FortiSwitch consente cambio password da remoto

Fortinet ha rilasciato un avviso di sicurezza per risolvere una vulnerabilità critica nei prodotti FortiSwitch. La vulnerabilità, identificata come CVE-2024-48887 (CVSS 9.3), potrebbe consentire agli aggressori di ottenere accesso non autorizzato ai sistemi interessati. L’avviso evidenzia una “vulnerabilità di modifica della password [CWE-620] nell’interfaccia utente di FortiSwitch “. Questa falla potrebbe consentire a “un utente malintenzionato remoto non autenticato di modificare le password di amministratore tramite una richiesta appositamente creata “. Sono interessate le seguenti versioni di FortiSwitch: Fortinet ha fornito soluzioni per ciascuna versione interessata. Si consiglia vivamente agli utenti di aggiornare alla rispettiva versione corretta il prima possibile: Oltre all’aggiornamento, Fortinet consiglia le seguenti soluzioni alternative per contribuire a

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