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Tag: Automazione

Elettricisti e idraulici: sono i veri vincitori del boom dell’AI

Jensen Huang, CEO di NVIDIA, ha detto apertamente che nel boom dell’intelligenza artificiale i veri vincitori, almeno nel breve/medio periodo, saranno gli elettricisti, gli idraulici e in generale gli artigiani specializzati. Sì, proprio loro: i “colletti blu” che trasformano in realtà i megawatt e i megadati dei nuovi data center. Una visione che stride (e al tempo stesso si incastra) con l’altra faccia della medaglia: la crescente paura di una bolla speculativa sull’IA, che rischia l’ennesimo “tracollo tecnologico” se i numeri non reggeranno all’urto della realtà. Il paradosso di Huang: l’IA è software, ma servono mani sporche di lavoro Nel racconto patinato

La Cina domina la robotica industriale: 2 milioni di macchine nelle fabbriche

La Cina consolida la sua posizione di potenza manifatturiera mondiale grazie a un ritmo di produzione e installazione di robot industriali senza precedenti. Secondo un rapporto della Federazione Internazionale di Robotica (IFR) pubblicato giovedì, il numero di robot operativi nelle fabbriche cinesi ha superato i 2 milioni nel 2024, con quasi 300.000 nuove installazioni in un solo anno – più di quanto realizzato complessivamente nel resto del mondo. Gli Stati Uniti, al terzo posto per numero di robot installati, si fermano a 34.000 unità. L’automazione è ormai al centro della strategia industriale di Pechino, sostenuta da fondi pubblici e da politiche governative

Shadow Vibe Coding: la nuova minaccia nascosta nello sviluppo software con l’IA

Con la crescente integrazione dei modelli generativi nello sviluppo software, le aziende stanno aumentando le preoccupazioni, non tanto per le prestazioni, quanto per la sicurezza. Secondo un sondaggio di Dark Reading , solo il 25% degli sviluppatori ha dichiarato di aver implementato il vibe coding senza problemi significativi, mentre il resto ha riconosciuto che i rischi erano troppo elevati. Il Vibe Coding si riferisce a un processo in cui un programmatore fornisce istruzioni a un modello come Google Gemini in linguaggio naturale, che genera codice senza l’intervento umano. Dal punto di vista della velocità e della praticità, questo metodo è allettante, motivo

ONU: un lavoratore su quattro è minacciato dalle AI. Ma anche i loro comunicati sono scritti dagli LLM

Le Nazioni Unite si affidano sempre più all’intelligenza artificiale nella produzione di testi ufficiali. Secondo un recente studio, il 13% dei comunicati stampa delle Nazioni Unite mostra già segni di generazione automatica. Un’analisi delle pubblicazioni aziendali e governative ha rivelato un quadro ancora più ampio: circa il 17% di tali materiali, dagli annunci di lavoro alle dichiarazioni ufficiali, avrebbe potuto essere redatto con l’ausilio di modelli linguistici. Ma sappiamo che l’intelligenza artificiale è utilizzata attivamente anche dai cittadini comuni. Secondo gli autori, circa il 18% dei reclami presentati al Consumer Financial Protection Bureau degli Stati Uniti tra il 2022 e il 2024

Programmazione in crisi: crollano le offerte per i junior mentre l’IA cambia il lavoro

L’intelligenza artificiale non è più un concetto futuristico da film di fantascienza. È già dentro le nostre vite quotidiane e, soprattutto, sta rivoluzionando il mondo del lavoro. Fino a pochi anni fa, la programmazione era considerata una delle professioni più sicure e con maggiore prospettiva: chi imparava a scrivere codice aveva praticamente la certezza di trovare un impiego, anche senza anni di esperienza alle spalle. Oggi la situazione è radicalmente cambiata. Con l’arrivo di strumenti di IA generativa capaci di produrre codice, individuare errori e persino sviluppare applicazioni complete, molte mansioni che prima erano affidate a programmatori alle prime armi vengono eseguite

Bill Gates: i programmatori non sono a rischio! L’AI è uno strumento, non un concorrente

L’intelligenza artificiale sta rapidamente cambiando le professioni tradizionali. Proprio ieri parlavamo che la richiesta di ingegneri del software negli ultimi 3 anni è calata del 71%. Ma secondo Bill Gates ci sono lavori che le macchine non saranno in grado di sostituire nemmeno tra cento anni. E non si riferisce a medici o artisti, ma ai programmatori. In una discussione sul futuro della tecnologia, Gates ha riconosciuto le sue preoccupazioni comuni: lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è al tempo stesso stimolante e terrificante. Il World Economic Forum prevede che l’automazione potrebbe distruggere circa 85 milioni di posti di lavoro entro il 2030, ma

Vibe coding sì, ma con attenzione. La velocità non sempre batte la qualità

C’è un nuovo fenomeno nel settore della programmazione: il vibe coding. Gli sviluppatori utilizzano sempre più spesso agenti di intelligenza artificiale per velocizzare il loro lavoro, ma si imbattono anche in problemi imprevedibili. Le storie dei programmatori che hanno condiviso le loro esperienze dimostrano che la codifica automatizzata può semplificare le cose o trasformarsi in un disastro. Carla Rover, che lavora nello sviluppo web da oltre 15 anni e ora sta fondando una startup con il figlio per creare modelli di apprendimento automatico per i marketplace, ammette di essersi commossa fino alle lacrime quando ha dovuto ricominciare l’intero progetto da capo. Si

Figure02, il robot che carica la lavastoviglie con precisione

L’azienda californiana Figure ha svelato un altro traguardo per il suo umanoide Figure 02: il robot ha caricato una lavastoviglie con elevata precisione utilizzando il versatile modello Helix, basato sull’architettura Vision-Language-Action (VLA). Un compito apparentemente banale per gli umani si trasforma in un complesso test di precisione, forza di presa e adattamento a diversi tipi di oggetti per l’assistente artificiale . La particolarità è che non sono state create nuove logiche o algoritmi speciali per eseguire questa operazione. Il successo si basa sullo stesso sistema universale Helix, che ha già dimostrato capacità in altri scenari. Grazie a dati aggiuntivi e all’apprendimento da

BruteForceAI: Quando l’IA impara a bucare i login meglio di un Hacker umano

BruteForceAI è un nuovo framework di penetration testing che unisce intelligenza artificiale e automazione per portare il brute-force a un livello superiore. Sviluppato da Mor David, lo strumento utilizza modelli linguistici di grandi dimensioni per analizzare automaticamente i moduli di login e condurre attacchi mirati in modo più veloce ed efficace. A differenza delle soluzioni tradizionali, non richiede configurazioni manuali complesse e riduce il rischio di errori umani, semplificando il lavoro degli specialisti di sicurezza. Come funziona e a cosa serbe BruteForceAI Il funzionamento si articola in due momenti distinti. In una prima fase, l’LLM analizza l’HTML della pagina target e individua

Panico da AI: stiamo entrando nella fase più pericolosa della rivoluzione digitale

Negli ultimi mesi, il dibattito sull’intelligenza artificiale ha assunto toni sempre più estremi. Da un lato, le grandi aziende che sviluppano e vendono soluzioni AI spingono narrazioni apocalittiche, avvertendo che chi non abbraccerà questa tecnologia rischia di essere tagliato fuori dal mercato, o addirittura di soccombere. Dall’altro lato, emergono indagini che raccontano una realtà ben diversa: la fiducia del pubblico e di molte imprese verso l’AI sta diminuendo, in alcuni casi in modo preoccupante. Negli Stati Uniti, questo fenomeno è già visto come un potenziale problema di sicurezza nazionale, perché un’adozione distorta o rallentata potrebbe far perdere terreno nella corsa globale alla

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