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Tag: cyber war

Cyber War: la guerra invisibile nel cyberspazio che decide i conflitti del presente

Nel cuore dei conflitti contemporanei, accanto ai carri armati, ai droni e alle truppe, si combatte una guerra invisibile, silenziosa e spesso sottovalutata: la cyber war. Non è solo uno scenario futuristico o una minaccia ipotetica. È realtà. Dai conflitti tra Russia e Ucraina, passando per gli attacchi paralleli che si sono verificati durante lo scontro tra Israele e Hamas, fino alle recenti tensioni tra Israele e Iran, il cyberspazio è ormai diventato un vero campo di battaglia. Il cyberspazio come nuovo dominio di guerra Il cyberspace non è più soltanto l’ambiente dove si realizzano truffe informatiche, divulgazioni di materiale pedopornografico  o

Cyberspazio: il filo invisibile tra guerra e pace

Cyberspazio: il filo invisibile tra guerra e pace

Come la guerra digitale tra Iran e Israele ridefinisce sicurezza, diplomazia e futuro globale? A partire dal 12 giugno è stato rilevato un aumento del 700% dell’attività informatica, che si è tradotta in un’ondata attacchi DDoS, tentativi di infiltrazioni, furti di dati e distribuzione di malware contro siti web governativi, istituzioni finanziarie, società di telecomunicazioni e infrastrutture critiche: queste operazioni non hanno creato danni permanenti ma data la situazione il rischio di operazioni più efficaci e distruttive rimane elevato ma anche un’intensificazione di operazioni di informazione, tramite possibili botnet sui social media e campagne di disinformazione per minare la fiducia del pubblico

I Cyber attacchi potrebbero diventare missili. L’escalation tra Iran e Israele e 100 gruppi di hacker in campo

Nel mezzo degli intensi combattimenti tra Iran e Israele, il cyberspazio è stato coinvolto in una nuova fase di conflitto. Con il lancio dell’operazione israeliana Rising Lion, mirata all’infrastruttura nucleare iraniana, lo scontro tra i due Paesi ha smesso di essere nascosto e si è trasformato in una vera e propria guerra informatica. Centinaia di vittime da entrambe le parti non sono state solo il risultato di attacchi missilistici, ma sono state anche accompagnate da attacchi devastanti nello spazio digitale. In questo contesto, decine di gruppi di hacktivistisi sono attivati, scegliendo rapidamente da che parte stare nel conflitto e lanciando attacchi contro la parte avversa. Gli

Rivoluzione Nella Cybersecurity: Il Giappone approva la legge sulla cyberwar preventiva

Il Giappone porta su un nuovo livello la lotta contro le minacce cyber, adottando misure severe per proteggere i propri confini digitali. Dopo lunghe discussioni e pressioni da parte degli alleati, il parlamento del paese ha approvato una legge che conferisce alle autorità il diritto non solo di reagire agli attacchi, ma anche di fermarli prima che causino danni. La cosiddetta legge sulla difesa informatica attiva è una novità assoluta, che trasforma il Giappone da vittima passiva di attacchi a protagonista attivo della guerra informatica. La prima parte del documento crea un sistema di controllo centralizzato, che comprende un consiglio speciale e un comitato per

Salt Typhoon Sotto Accusa! Una Campagna di Phishing si Scaglia Contro il Congresso USA

Il personale del Congresso degli Stati Uniti è stato allertato di una campagna di phishing in cui individui sconosciuti che si spacciano per funzionari governativi inviano messaggi sospetti ai legislatori chiedendo loro di scaricare un’app di messaggistica crittografata. L’ufficio amministrativo della Camera e il servizio dei marescialli hanno emesso un avviso interno di emergenza ai membri del Congresso avvertendo del pericolo. L’avviso non specifica se l’attacco di phishing è associato a Salt Typhoon, ma i funzionari sconsigliano vivamente di aprire messaggi inaspettati o di scaricare applicazioni sconosciute. L’incidente avviene nel contesto di una grave intrusione da parte del gruppo hacker cinese Salt Typhoon nelle

Trump e Cybersecurity: più Spyware e meno Regole sull’AI. Una Rivoluzione in Arrivo

Il ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti promette cambiamenti drammatici riporta Wired soprattutto nel campo della sicurezza informatica. La sua amministrazione prevede di annullare molte iniziative lanciate sotto Joe Biden, comprese regole più severe per le infrastrutture critiche, restrizioni sullo spyware e controlli sull’intelligenza artificiale. L’accento sarà invece posto sul sostegno alle imprese e sulle politiche informatiche aggressive contro Cina, Russia, Iran e Corea del Nord. Il passo principale sarà il rifiuto di nuove normative per settori come quello sanitario e dell’approvvigionamento idrico, nonostante la loro vulnerabilità agli attacchi informatici. Secondo Brian Harrell, ex direttore della sicurezza delle infrastrutture della CISA, Trump

Supply Chain del Terrore! I Cercapersone Manomessi in fase di Produzione e Spedizione

Da ieri, la percezione degli attacchi alla supply chain è cambiata radicalmente. Non si tratta più solo di proteggere i dati, ma di garantire la sicurezza fisica delle persone. Gli eventi di ieri hanno evidenziato come la manipolazione dei dispositivi possa mettere a rischio la vita umana, trasformando la tecnologia in un’arma silenziosa e invisibile. Questo ci fa comprendere come la sicurezza informatica e quella fisica siano ora profondamente interconnesse, e il prezzo dell’inazione non è più solo la perdita di informazioni, ma la perdita di vite umane Da quanto è stato riportato da alcuni media, all’interno dei dispositivi esplosi agli Hezbollah,

Un modello esploso agli Hezbollah è il Gold Apollo AP-900. Si tratta di un attacco informatico?

L’onda di esplosioni di cercapersone che ha sconvolto il Libano e ferito oltre 1.000 persone potrebbe essere legata al modello AP-900 di cercapersone wireless, prodotto dalla taiwanese Gapollo. Secondo le prime indagini, tutti i dispositivi esplosi sembrerebbero essere modelli dello stesso tipo, distribuiti in tutto il paese e utilizzati in contesti militari e civili. Le detonazioni, che si sono verificate quasi contemporaneamente intorno alle 15:30, hanno sollevato l’ipotesi di un attacco alla supply chain dei dispositivi elettronici. Il cercapersone AP-900, noto per le sue caratteristiche avanzate di comunicazione, potrebbe essere stato compromesso a livello software. Ma sembra che ci sia già chi

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