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Tag: Donald Trump

Nvidia, Huang Renxun in Cina per i chip AI dopo l’incontro con Donald Trump

Secondo quanto riportato da Fast Technology l’11 luglio, dopo che le autorità statunitensi hanno vietato ai produttori cinesi l’acquisto del chip H2O, Huang Renxun sarebbe stato tra i più preoccupati per le possibili ripercussioni. Tuttavia, la situazione sembrerebbe ora aver imboccato una direzione più favorevole. Stando a quanto riferito da alcuni media cinesi, la prossima settimana Huang Renxun dovrebbe recarsi in Cina. La visita sarebbe legata a una fornitura speciale di chip per l’intelligenza artificiale destinati al mercato cinese, in risposta alle recenti restrizioni. Secondo fonti vicine alla vicenda, il CEO di Nvidia, Jensen Huang, avrebbe in programma un incontro con il

Trump scrive le email, gli iraniani le leggono… ma chi le paga ora?

Un gruppo di pirati informatici con presunti legami iraniani ha riaffermato la propria influenza, annunciando di essere riuscito ad accedere ad alcune nuove email del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e dei suoi più stretti collaboratori. Secondo Reuters , le email ammontano a circa 100 gigabyte e includono quelle del suo capo di gabinetto Susie Wiles, dell’avvocato Lindsay Halligan, del consigliere Roger Stone e materiale relativo all’attrice Stormy Daniels, precedentemente coinvolta in importanti controversie legali con Trump. Il gruppo che si fa chiamare “Robert” aveva già guadagnato notorietà in vista delle elezioni del 2024 quando fece trapelare ai media la sua

Kill Switch! L’arma digitale di Donald Trump che minaccia l’Europa

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca è diventato un doloroso promemoria per l’Europa della sua principale vulnerabilità digitale: il “kill switch” di fatto controllato dagli Stati Uniti. Rischi politici che solo pochi anni fa sembravano una fantasia sono ora percepiti come una minaccia molto reale , in grado di paralizzare l’economia e le comunicazioni europee. Nel corso degli anni di integrazione economica e globalizzazione tecnologica, i paesi europei sono diventati estremamente dipendenti dai servizi cloud americani. La sicurezza di e-mail, streaming video, elaborazione industriale e persino comunicazioni governative è direttamente collegata all’infrastruttura controllata dalle tre maggiori aziende americane: Amazon, Microsoft e Google. Queste

Shock alla Casa Bianca! Gli hacker imitano la voce del capo dello staff con l’IA!

La Casa Bianca ha avviato un’indagine dopo che ignoti hanno avuto accesso al telefono personale del capo dello staff presidenziale degli Stati Uniti, Susie Wiles, e hanno utilizzato i dati per contattare alti funzionari, fingendosi lei. Secondo Wall Street Journal, sarebbe stata Wiles a dire ai colleghi che il suo telefono era stato hackerato. Questa informazione è stata confermata anche da fonti della CBS News. Gli hacker avrebbero ottenuto l’accesso alla sua lista dei contatti, che comprende i numeri di telefono di personaggi influenti e di alti funzionari degli Stati Uniti. Alcuni di loro hanno ricevuto chiamate con la voce falsa di Wiles, apparentemente generata

Nvidia sfida le restrizioni USA: in arrivo il chip AI H20 ridotto per la Cina

Quando tecnologia e geopolitica si intersecano, il vincitore non è chi ha il chip più potente, ma chi riesce a riscrivere le regole in tempo e ad adattarsi più velocemente degli altri. Nei prossimi due mesi Nvidia lancerà in Cina una versione ridotta del suo chip AI H20. Secondo quanto riferito da alcune fonti a Reuters, si prevede che il modello modificato sarà disponibile già a partire da luglio; i principali clienti cinesi, tra cui i fornitori di cloud computing, sono già stati avvisati. La versione rivisitata di H20 rappresenta il tentativo di Nvidia di mantenere la propria posizione in una delle regioni più

Donald Trump Papa! L’era del linguaggio istituzionale è finita ed anche molto male

Donald Trump ha pubblicato un’immagine di sé stesso nei panni del pontefice, generata dall’intelligenza artificiale. E questo alla vigilia del conclave che eleggerà il nuovo capo della Chiesa cattolica, che conta 1,4 miliardi di fedeli in tutto il mondo. E la cosa più grave è che l’account della Casa Bianca ha ripubblicato questo post sul suo account ufficiale di X (ex Twitter). Ma la domanda che sorge spontanea in questo complesso periodo storico che stiamo vivendo, al netto della politica che ha noi non interessa è: l’era del linguaggio istituzionale, del rispetto reciproco, è completamente finita? Tutto diventa un modo per racimolare influenza anche

Le backdoor di stato stanno arrivando. Ma questa volta, con il timbro UE!

I tempi stanno cambiando. Un tempo la sorveglianza era silenziosa, nascosta tra le pieghe del codice e delle reti. Oggi, invece, si presenta a volto scoperto, con l’appoggio della politica e la benedizione di normative che la vogliono rendere legale, strutturata, persino necessaria. Dopo Echelon, il Datagate con Edward Snowden nel 2013 accese i riflettori sulle pratiche di sorveglianza di massa svolta dalla NSA e dell’FBI. Tale scandalo mostrava come le democrazie più avanzate non siano immuni dal desiderio di ascoltare tutto, sempre. Poi è arrivato Vault 7, la più grande fuga di documenti della CIA mai registrata. In questa fuga di

Trump silura il capo della NSA! Il Caos Regna sull’intelligence USA dopo gli attacchi di Salt Typhoon

Il direttore della National Security Agency, il generale dell’aeronautica Timothy Haugh, sarebbe stato licenziato giovedì dal suo incarico di capo dell’agenzia. La rimozione di Haugh dal ruolo di direttore della NSA, la principale agenzia nazionale per lo spionaggio informatico e le intercettazioni elettroniche, avviene nello stesso giorno in cui,  secondo quanto riferito, almeno tre membri dello staff del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca  sono stati allontanati.  Il capo del Dipartimento per l’efficienza governativa, Elon Musk, è stato ospitato da Haugh presso la sede centrale della NSA il mese scorso. Si è trattato della sua prima visita nota a un’agenzia di

Donald Trump vuole lo Zar Dell’Intelligenza Artificiale! Scelta influenzata da Elon Musk?

La squadra del presidente eletto Donald Trump sta discutendo la possibilità di creare una nuova posizione: quella di curatore dell’intelligenza artificiale. Questo specialista coordinerà la politica federale e l’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale nelle agenzie governative La scelta del candidato sarà influenzata in modo significativo da Elon Musk e Vivek Ramaswamy, che guidano l’organizzazione non governativa Department of Governance Effectiveness (DOGE). Tuttavia, lo stesso Musk, proprietario della società xAI, non si candida per questa posizione, ma è attivamente coinvolto nella definizione della politica nel campo dell’intelligenza artificiale. Alcuni rivali sostengono che i suoi legami con l’amministrazione Trump potrebbero dare un vantaggio alle sue

Microsoft Esorta Trump: 600 milioni di cyberattacchi al giorno, il mondo deve reagire!

Il presidente di Microsoft ha invitato Donald Trump a peroteggersi contro gli attacchi informatici provenienti da Cina e Iran nel mezzo di un’ondata di attacchi a livello nazionale contro funzionari governativi e campagne elettorali statunitensi. Brad Smith, che è anche vicepresidente e consigliere generale della società, ha dichiarato al Financial Times che la sicurezza informatica “deve occupare un posto più ampio negli affari internazionali” e ha invitato il presidente eletto degli Stati Uniti a inviare un “messaggio chiaro”. “Spero che l’amministrazione Trump faccia di più per contrastare gli attacchi informatici sponsorizzati dagli Stati, in particolare da Cina e Iran”, ha affermato Smith. “Non dobbiamo tollerare il

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