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Tag: energia

Cavi sottomarini, la nuova guerra ibrida: l’allarme di Jaroslav Nad’

Taiwan dipende in modo critico dalle proprie infrastrutture sottomarine, essenziali per garantire comunicazioni e fornitura di energia. Negli ultimi anni, tuttavia, si è registrata una serie di episodi di danneggiamento e taglio doloso dei cavi che collegano l’isola con il resto del mondo. L’ex ministro della Difesa slovacco Jaroslav Nad’ ha definito queste infrastrutture un vero e proprio “campo di battaglia invisibile”, sottolineando che la loro compromissione da parte di un potenziale avversario potrebbe avere conseguenze dirette sulle decisioni militari e sulla sicurezza strategica. Nad’ ha invitato Taiwan e i Paesi europei a collaborare per sviluppare un sistema di responsabilità condiviso in

Elettricisti e idraulici: sono i veri vincitori del boom dell’AI

Jensen Huang, CEO di NVIDIA, ha detto apertamente che nel boom dell’intelligenza artificiale i veri vincitori, almeno nel breve/medio periodo, saranno gli elettricisti, gli idraulici e in generale gli artigiani specializzati. Sì, proprio loro: i “colletti blu” che trasformano in realtà i megawatt e i megadati dei nuovi data center. Una visione che stride (e al tempo stesso si incastra) con l’altra faccia della medaglia: la crescente paura di una bolla speculativa sull’IA, che rischia l’ennesimo “tracollo tecnologico” se i numeri non reggeranno all’urto della realtà. Il paradosso di Huang: l’IA è software, ma servono mani sporche di lavoro Nel racconto patinato

Bill Gates: i programmatori non sono a rischio! L’AI è uno strumento, non un concorrente

L’intelligenza artificiale sta rapidamente cambiando le professioni tradizionali. Proprio ieri parlavamo che la richiesta di ingegneri del software negli ultimi 3 anni è calata del 71%. Ma secondo Bill Gates ci sono lavori che le macchine non saranno in grado di sostituire nemmeno tra cento anni. E non si riferisce a medici o artisti, ma ai programmatori. In una discussione sul futuro della tecnologia, Gates ha riconosciuto le sue preoccupazioni comuni: lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è al tempo stesso stimolante e terrificante. Il World Economic Forum prevede che l’automazione potrebbe distruggere circa 85 milioni di posti di lavoro entro il 2030, ma

Jupiter, il supercomputer exascale che vuole rivoluzionare l’AI in Europa

Il supercomputer Jupiter, inaugurato presso il centro di supercalcolo di Jülich in Germania, rappresenta una pietra miliare per l’Europa. Si tratta infatti del primo supercomputer “exascale” del continente, capace di eseguire almeno un quadrilione di calcoli al secondo. Con i suoi 3.600 metri quadrati di superficie, pari a circa metà di un campo da calcio, ospita migliaia di rack di processori e circa 24.000 chip Nvidia, strumenti cruciali nel campo dell’intelligenza artificiale. Il progetto ha richiesto un investimento complessivo di 500 milioni di euro, metà dei quali provenienti dall’Unione Europea e l’altra metà dalla Germania. La sua potenza sarà a disposizione di

L’IA bloccata dai limiti energetici, servono soluzioni spaziali innovative

Nel corso di un’intervista al podcast Manifold, Omar Shams, responsabile del progetto Google Agents, ha sottolineato che oltre ai chip, l’altro grande limite allo sviluppo dell’IA è energetico. Spesso si pensa che l’innovazione passi solo da hardware più potenti, ma senza un’adeguata capacità di alimentazione, qualsiasi algoritmo avanzato rimane sulla carta. Shams ha confrontato la crescita dell’energia elettrica tra Cina e Stati Uniti, evidenziando come la prima aumenti ogni anno quanto la produzione cumulata di paesi come Regno Unito e Francia. Negli USA, invece, le infrastrutture tendono a ristagnare a causa dei vincoli normativi. Un’assenza di potenza sufficiente significa che gli investimenti

Basta un click e la luce si spegne! La Germania lancia l’allarme rosso contro i cyber attacchi

La trasformazione digitale e decentralizzata del sistema energetico tedesco, trainata dalla diffusione delle energie rinnovabili, sta portando a un aumento della superficie esposta agli attacchi informatici. A lanciare l’allarme è l’Ufficio federale tedesco per la sicurezza informatica (BSI), che in un recente rapporto evidenzia i rischi crescenti legati a dispositivi come inverter solari, contatori intelligenti e altre tecnologie connesse alla rete. Questi strumenti, spesso privi di adeguata protezione, stanno diventando punti d’ingresso critici per i cyber criminali, aggravando la vulnerabilità delle infrastrutture elettriche del paese. Secondo la BSI, il settore energetico è oggi uno dei più esposti a minacce cyber, anche a

Microsoft punta alla Fusione Nucleare. Le AI dovranno trovare una risposta per alimentarsi

Microsoft ritiene che l’intelligenza artificiale potrebbe accelerare lo sviluppo della fusione nucleare come fonte energetica pratica, il che a sua volta potrebbe aiutare a rispondere alla domanda su come alimentare l’intelligenza artificiale stessa. La fusione nucleare, nel contesto della generazione di elettricità, è una tecnologia che, come l’informatica quantistica, esiste in teoria e negli esperimenti di laboratorio, ma non ha ancora raggiunto la scala industriale. I reattori sperimentali producono solo momentaneamente più energia di quanta ne consumino. I sostenitori di questa tecnologia ritengono che la fusione fornirà all’umanità energia pulita praticamente illimitata, il che è particolarmente rilevante per Microsoft, che sta sviluppando

Rivoluzione Nucleare: Come Google vuole Ridisegnando l’Energia per l’IA e i Data Center

L’energia nucleare, una volta considerata in declino, sta tornando sotto i riflettori, soprattutto grazie all’interesse di giganti tecnologici come Google. Il settore tecnologico sta riconoscendo il potenziale del nucleare per soddisfare la crescente domanda di energia affidabile e a basse emissioni di carbonio, fondamentale per alimentare data center, servizi cloud e calcoli complessi di intelligenza artificiale. Uno dei principali vantaggi del nucleare è la sua capacità di fornire energia costante, a differenza di fonti come l’energia solare o eolica che sono soggette a fluttuazioni. Le centrali nucleari possono funzionare ininterrottamente, garantendo una fornitura energetica stabile, essenziale per operazioni su larga scala come

Altro che Agenda 2030! Entro il 2026, l’energia dei Data Center sarà pari al consumo del Giappone

Si prevede che la quota del consumo globale di elettricità utilizzata dai data center potrebbe salire dall’attuale 2% a oltre il 20% entro il 2030. I data center utilizzano grandi quantità di elettricità per far funzionare e raffreddare i server. Il rapporto sottolinea che entro il 2026 il consumo energetico globale dei data center sarà più che raddoppiato, consumando la stessa quantità di energia del Giappone. Secondo il rapporto, tra i fattori che aumentano la domanda energetica dei data center figura l’intenso carico di lavoro per l’addestramento di modelli linguistici di grandi dimensioni. La crescita esponenziale della domanda di potenza di calcolo

Energie rinnovabili e Intelligenza Artificiale? il modello Sup3rCC aiuta l’uomo nella ricerca energetica

La diffusa transizione verso la generazione eolica e solare, nonché l’elettrificazione del consumo energetico, collegano sempre più la vita della società alle condizioni meteorologiche. Nel frattempo, il clima sta cambiando rapidamente, rendendo gli eventi meteorologici estremi una realtà comune. I progettisti e gli operatori dei sistemi energetici hanno bisogno di dati dettagliati e ad alta precisione sulle tendenze climatiche future per capire come i cambiamenti climatici influenzeranno la produzione di energia, la domanda di elettricità e altri parametri. Le prove disponibili indicano un aumento del consumo di energia, ma mancano risorse altamente dettagliate per valutare questi impatti. “Noi immaginiamo un futuro in

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