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Tag: #internet

Arresto di Pavel Durov. Cosa sappiamo e cosa rischia il cretore di VKontakte e Telegram

A pochi mesi dal suo 40esimo compleanno, l’uomo un tempo soprannominato lo “Zuckerberg russo”, in onore del fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, si trova ora agli arresti in Francia dopo essere stato trattenuto in un aeroporto di Parigi questo fine settimana. Nella notte tra il 24 e il 25 agosto, i media hanno iniziato a scrivere della detenzione del fondatore di Telegram Pavel Durov. È successo all’aeroporto Le Bourget di Parigi poco dopo l’atterraggio del suo aereo privato.  Un Innovatore misterioso e imprevedibile Originario di San Pietroburgo, è divenuto famoso in Russia quando aveva vent’anni, dopo aver fondato il social network VKontakte

Il fenomeno della polarizzazione in rete : gli Hikikomori

Sono ancora molti quelli che sostengono che l’hikikomori sia un fenomeno esclusivamente giapponese. Eppure a livello scientifico esistono ormai numerose ricerche che certificano l’esistenza di casi sovrapponibili per caratteristiche agli hikikomori giapponesi anche in Spagna, Francia, Italia e Stati Uniti, nazioni con una cultura profondamente diversa da quella nipponica. Parliamo dunque di un fenomeno sociale e mondiale destinato a crescere. I primi casi in Italia sono stati “diagnosticati” nel 2007, per poi diffondersi ed essere sempre più individuati come tali. Nel 2013 la Società Italiana di Psichiatria ne individua circa 3 milioni tra i 15 e i 40 anni. Una stima riferita

Chi ha inventato il World Wide Web? La storia di Timothy Berners-Lee, il genio dietro la rete

Tutti quanti noi ogni giorno utilizziamo internet, a tutte le ore, il nostro smartphone è divenuto una protesi attiva del nostro corpo, ma ci siamo mai chiesti chi inventò il World Wide Web? Oggi parliamo di Timothy Berners-Lee, informatico britannico, che ha ricevuto il prestigioso premio Turing nel 2016 per l’invenzione del World Wide Web assieme a Robert caigliu. La grande idea Ma andiamo con ordine, nel 1989, presso il CERN di Ginevra, il più importante laboratorio di fisica europeo, Berners lee fu colpito da come alcuni colleghi italiani usavano trasmettere informazioni tramite una linea telefonica da un piano all’altro dell’edificio del

Creeper & Reaper. La storia del primo worm e del primo software antivirus.

Non è raro trovare nei videogiochi delle citazioni a delle innovazioni del mondo dell’Information Technology. Ada Lovelace (il primo programmatore della storia), ha dato il nome al robot di follaut 4, ma anche il famoso Creeper, il mostro di Minecraft, prende il nome dal primo worm informatico della storia, del quale parleremo oggi, con questo articolo. Ma sempre oggi scopriremo anche Reaper, il software creato per eliminare le infezioni create da Creaper, ritenuto da molti il primo software antivirus della storia. Il virus informatico La caratteristica più importante di un virus informatico è la sua capacità di auto-replicarsi (in un certo senso

Cult of the Dead Cow (cDc). La storia del gruppo hacker più famoso.

La cultura hacker, ne avevamo già parlato, è una materia affascinante che si è evoluta molto nel tempo fino ad arrivare ai giorni nostri. Ne avevamo parlato delle sue origini con un video dedicato al Tech Model Railroad Club, quel famoso club dove prese forma la prima community hacker presso il Massachusetts Institute of Technology. Ma molto dopo, all’epoca delle BBS e di IRC, in quel periodo a cavallo tra gli anni 80 e i 90, si formarono una serie di gruppi di hacker in tutto il mondo, che influenzarono e plasmarono la cultura hacker e la sicurezza informatica di quello storico

La storia della posta elettronica. Come questa invenzione ha avuto impatto nell’era moderna

Autore: Serena CarliniData Pubblicazione: 08/05/2021 La posta elettronica, è di fatto stata la prima, tra quelle rivoluzioni dirompenti che ha catapultato il mondo nell’era delle reti e di internet. Pensare oggi agli uffici, prima della rivoluzione della posta elettronica fa sorridere a molti, ma in effetti prima di questa innovazione, i messaggi di posta dovevano essere portati “fisicamente” da un posto all’altro attraverso corrieri e postini. Ma verso la fine del 1971, un ingegnere informatico di nome Ray Tomlinson, che lavorava presso la Bolt Beranek and Newman (BBN), un appaltatore del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti nel 1968 che ebbe un

La “Dichiarazione di indipendenza del Cyberspazio”

“Governi del Mondo, stanchi giganti di carne e di acciaio, io vengo dal Cyberspazio, la nuova dimora della Mente. A nome del futuro, chiedo a voi, esseri del passato, di lasciarci soli. Non siete graditi fra noi. Non avete alcuna sovranità sui luoghi dove ci incontriamo”. Così l’8 febbraio del 1996 iniziava il documento “A Declaration of the Independence of Cyberspace“, sull’applicabilità (o la sua mancanza) di una governance di Internet, in quel periodo storico in rapida crescita. Sono passati più di 10 anni dalla pubblicazione del famoso saggio “The Hacker Manifesto” o “The Conscience of a Hacker” scritto da Loyd Blankenship,

Il gruppo hacker LOpht, nel 1998 predisse il futuro di internet, ma gli USA non li ascoltarono

“Se stai cercando la sicurezza nei computer, allora Internet non è il posto giusto”. Disse Mudge, allora 27enne con l’aspetto di un profeta biblico con lunghi capelli castani che si appoggiavano sulle sue spalle. “Mi è stato comunicato che, secondo voi, entro 30 minuti voi sette potreste rendere Internet inutilizzabile per l’intera nazione, è corretto?” disse il senatore Thompson. Mudge rispose “È corretto. In realtà uno di noi con solo pochi pacchetti”. Erano in sette i rappresentanti del gruppo hacker LOpht, sette giovani seduti davanti ad alcuni dei più potenti legislatori di Capitol Hill e non erano laureati o analisti di sicurezza

Alla Scoperta del Cyberspace: Stati e Guerre senza Confini Geografici

Sempre di più il concetto di rischio informatico sta diventando di pubblico dominio. La cyber security è una materia che evolve costantemente in modo frenetico e continuo. Ma per farvi comprendere il contesto complessivo di quello che oggi definiamo cyberspace, tra il bello di essere sempre connessi e le minacce che costantemente lo influenzano, vorrei raccontarvi una storia, che possa essere il più possibile semplice ma utile a farvi capire l’importanza che riveste oggi la sicurezza informatica in tutte le nostre vite. Siete pronti? Si parte. A giugno del 2009, il governo statunitense e israeliano, nell’ambito dell’operazione “giochi olimpici 2006” promossa da

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