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Defendnot: Il Tool Che Finge di Essere un Antivirus e Spegne Microsoft Defender

Lo strumento Defendnot, creato da un ricercatore nel campo della sicurezza informatica, è in grado di disattivare la protezione Microsoft Defender sui dispositivi Windows registrando un falso prodotto antivirus nel sistema, anche se l’antivirus reale non è installato. Defendnot è stato creato da un esperto di sicurezza informatica con il nickname es3n1n e sfrutta in modo improprio l’API non documentata di Windows Security Center (WSC), registrando sul sistema un falso prodotto antivirus in grado di superare tutti i controlli di Windows. L’esperto spiega che il software antivirus utilizza l’API WSC per comunicare a Windows di essere installato e di iniziare a gestire la

Lenovo, Dell, HP bloccati dal bug BitLocker di Windows: ecco cosa sta succedendo

All’inizio di questo mese, è stato segnalato su Windows 11 24H2 un bug di sicurezza che ha portato alla perdita di dati da parte di utenti ignari. Tuttavia, i problemi di BitLocker hanno ora colpito anche Windows 10. In seguito agli ultimi aggiornamenti del Patch Tuesday rilasciati all’inizio di questa settimana per il mese di maggio 2025 (KB5058379/ KB5058392/ KB5058383/ KB5058387), gli utenti segnalano che i loro sistemi visualizzano la schermata di ripristino di BitLocker al riavvio dopo l’installazione. Il problema è diffuso tra gli OEM hardware, poiché gli utenti Lenovo, Dell e HP segnalano tutti lo stesso problema. Si tratta di

Nuova RCE in Microsoft Outlook. La tua azienda compromessa con un semplice click

Un grave bug di sicurezza è stato risolto da Microsoft nel suo client di posta elettronica Outlook durante il Patch Tuesday di maggio 2025. Si tratta del CVE-2025-32705, che consente l’esecuzione di codice remoto (RCE) in Microsoft Outlook, causato da una debolezza di lettura fuori dai limiti. Questa vulnerabilità evidenzia ancora una volta i rischi legati agli errori di memoria fuori limite in software ampiamente utilizzati come Microsoft Outlook.  L’anteprima della email di Outlook in questa CVE non consente l’esecuzione dell’exploit ma occorre una interazione attiva dell’utente. Microsoft ha attribuito ad Haifei Li di EXPMON il merito di aver scoperto la vulnerabilità e ha

Basta screenshot su Teams: da luglio lo schermo diventa nero per chi tenta di spiare

C’è chi, durante una riunione su Teams, ha provato a immortalare una slide riservata. Magari per “condividerla” con chi non doveva esserci. O magari per tornare a riguardarla con calma. Ma da luglio, Microsoft manderà in frantumi questa (brutta) abitudine: basta screenshot. Il contenuto protetto non si cattura più. Lo schermo diventa nero. Punto. La nuova funzionalità si chiama “Prevent Screen Capture” e rappresenta un giro di vite deciso contro la diffusione non autorizzata di informazioni sensibili. Arriverà su tutte le piattaforme: desktop (Windows e Mac), mobile (iOS e Android) e persino via web. Addio ai furbetti dello screenshot Dalla roadmap ufficiale

Microsoft dice addio alle password: l’era delle passkey è arrivata!

Nel Password Day del primo maggio, Microsoft ha deciso di lanciare un messaggio forte e chiaro al mondo della cybersecurity: “Le password? roba vecchia. Il futuro è passwordless.” Con un annuncio che segna una svolta epocale, Redmond ha comunicato che tutti i nuovi account Microsoft saranno “senza password per impostazione predefinita”. Già, avete capito bene: niente più password al momento della creazione di un nuovo account. Al loro posto? Le passkey, le notifiche push su dispositivi fidati e le security key hardware. Un cambio di paradigma destinato a scrivere la parola fine su decenni di autenticazione basata su stringhe sempre più complicate

Le Patch di Microsoft presto Senza Riavvio Ma a Pagamento. La sicurezza si paga 1,50$ a core

Come riportato il 14 aprile, Microsoft era al lavoro su una nuova tecnologia chiamata hotpatching, progettata per rivoluzionare il modo in cui vengono gestiti gli aggiornamenti di sicurezza nei sistemi Windows. L’obiettivo è ambizioso: eliminare la necessità di riavviare il sistema operativo dopo l’installazione delle patch. Il meccanismo del hotpatching consente infatti di applicare le correzioni di sicurezza in background, intervenendo direttamente sul codice già caricato in memoria e attivo nei processi in esecuzione. In altre parole, il sistema resta operativo e disponibile durante l’aggiornamento, riducendo al minimo le interruzioni e migliorando la continuità dei servizi, soprattutto in ambienti aziendali e mission-critical.

Microsoft blocca l’estensione C/C++ su VS Codium e Cursor: esplode la polemica

Microsoft ha limitato l’uso di una popolare estensione C/C++ per Visual Studio Code, e ciò ha già provocato un’ondata di indignazione tra gli sviluppatori che lavorano con versioni alternative dell’editor. Dopo l’aggiornamento di aprile, l’estensione ha smesso di funzionare in prodotti come Cursor e VS Codium: quando si tenta di installarla, gli utenti ora ricevono un messaggio di errore che indica che è destinata esclusivamente ai prodotti Microsoft. Tecnicamente, si tratta di un controllo integrato aggiunto nella versione 1.24.5, rilasciata il 3 aprile 2025. Sebbene le restrizioni di licenza esistano dal 2020, Microsoft non le ha effettivamente applicate all’estensione C/C++ fino a poco tempo fa. Ora

Microsoft blocca per errore le email di Adobe in Exchange Online: la colpa è dell’AI

Microsoft ha riportato recentemente di aver risolto un problema in uno dei suoi modelli di apprendimento automatico che causava l’errata interpretazione come spam delle e-mail di Adobe in Exchange Online. L’azienda ha spiegato che a partire dal 22 aprile gli utenti hanno riscontrato problemi di accesso agli URL negli avvisi di Adobe, ricevendo al contempo avvisi che era stato rilevato un clic potenzialmente dannoso su un URL sospetto. Questi tipi di avvisi in genere vengono visualizzati quando gli utenti di Exchange Online fanno clic su un collegamento presente in un’e-mail che in seguito si rivela dannoso. “Abbiamo scoperto che il nostro modello

Addio ActiveX! Microsoft stacca la spina al dinosauro dei malware

Microsoft ha affermato che inizierà a disabilitare i controlli ActiveX nelle versioni Windows delle app Microsoft 365 e Office 2024 entro la fine del mese. ActiveX risale al 1996 ed è un framework legacy che consente agli sviluppatori di creare oggetti interattivi che possono essere incorporati nei documenti di Office. Una volta implementate le modifiche, si prevede che ActiveX verrà completamente bloccato in Word, Excel, PowerPoint e Visio senza alcuna notifica. Ciò dovrebbe ridurre i rischi di infezione da malware e di esecuzione di codice non autorizzato. Quando si aprono documenti con controlli ActiveX, nella parte superiore della finestra verrà visualizzata una notifica che

Microsoft lancia l’allarme: 7.000 attacchi alle Password al secondo. E’ necessaria la Passkey!

Il tuo telefono, il tuo computer e il tuo tablet sono ora a rischio: l’incubo degli attacchi all’intelligenza artificiale è diventato realtà. Gli esperti di Symantec e Cofense mettono in guardia contro un rischio crescente e Guardio ha recentemente affermato che con l’avvento dell’intelligenza artificiale generativa, anche un principiante assoluto può creare un’e-mail di phishing complessa in pochi minuti, senza bisogno di competenze di programmazione. Microsoft conferma: l’intelligenza artificiale ha abbassato la soglia tecnica per truffatori e criminali informatici. I modelli generativi aiutano a creare contenuti dannosi convincenti in modo rapido ed economico, e attacchi basati sull’intelligenza artificiale vengono già registrati in tutto il mondo. È chiaro che

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