Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Enterprise BusinessLog 970x120 1
LECS 320x100 1

Tag: polizia di stato

Truffa da 15 mila euro a Mantova: finti agenti della Polizia ingannano una professionista

La Polizia di Stato ha smascherato e denunciato quattro persone coinvolte in una sofisticata truffa informatica ai danni di una cittadina mantovana, che ha subito una frode superiore a 15 mila euro. La vittima, una nota professionista, ha ricevuto un SMS apparentemente inviato da “Poste Info”, con l’invito a contattare un numero per bloccare un presunto trasferimento fraudolento di 980 euro dal suo conto corrente. Convinta dall’interlocutore, che si è spacciato per un agente della Polizia, la donna è stata indotta a credere che il suo conto fosse stato compromesso e che fosse necessario trasferire i fondi su conti “sicuri”. Di conseguenza,

220$ per entrare nella Polizia di Stato Italiana: l’inquietante offerta di EDRVendor

Su BreachForum un utente dallo pseudonimo EDRVendor ha venduto, dopo poche ore dall’annuncio, l’accesso ad una cassetta postale della polizia di stato italiana. Oltre alla mail viene offerto anche l’accesso ai pannelli riservati alle forze dell’ordine dei principali social network: Meta (Facebook, WhatsApp e Instagram), TikTok e X. Il prezzo di vendita è di 220 dollari e con 60 dollari in più era possibile avere in bundle anche un “mandato di perquisizione e un mandato di cattura”. La reputazione di EDRVendor è molto alta su BreachForum e lo stesso utente, a garanzia della transazione, riporta i suoi feedback a 5 stelle su

Rear Window, RHC intervista il Dott. Rocco Nardulli: cosa c’è dietro l’indagine della Polizia Postale

Autore: Olivia Terragni, Roberto Villani, Massimiliano BrolliData Pubblicazione: 23/06/2022 Qualche giorno fa, abbiamo pubblicato una notizia, in precedenza pubblicata dalla Polizia Postale relativa ad una operazione dal nome “Rear Windows”. Tale operazione ha visto dei malintenzionati spiare dei civili direttamente nelle loro case, nelle stanze d’albergo, negli studi medici e negli spogliatoi delle palestre, introducendosi attraverso il WiFi nelle telecamere installate per la videosorveglianza. Subito dopo, sono partite delle perquisizioni verso 10 persone che sono state identificate dalla Polizia Postale di Milano come gli artefici degli illeciti, che hanno portato ad individuare due gruppi criminali, per uno dei quali si configura l’associazione

Categorie