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Tag: privilege escalation

Una nuova Vulnerabilità critica scoperta in Microsoft Exchange Server: il CISA Avverte

Una falla critica di sicurezza è stata individuata nelle distribuzioni ibride di Microsoft Exchange Server. Questa vulnerabilità (CWE-287) permette agli aggressori con accesso amministrativo locale di ampliare i loro privilegi all’interno di ambienti cloud. Sebbene la complessità dell’attacco è considerata elevata, richiedendo agli aggressori di disporre innanzitutto di accesso amministrativo su un server Exchange. Tuttavia, una volta soddisfatto questo prerequisito, la classificazione della vulnerabilità indica che lo sfruttamento può interessare risorse diverse da quelle del componente inizialmente compromesso Si tratta del CVE-2025-53786, la quale è stata ufficialmente documentata da Microsoft il 6 agosto 2025, in seguito alla dimostrazione di un ricercatore alla

Linux Pwned! Privilege Escalation su SUDO in 5 secondi. HackerHood testa l’exploit CVE-2025-32463

Nella giornata di ieri, Red Hot Cyber ha pubblicato un approfondimento su una grave vulnerabilità scoperta in SUDO (CVE-2025-32463), che consente l’escalation dei privilegi a root in ambienti Linux sfruttando un abuso della funzione chroot. L’exploit, reso pubblico da Stratascale, dimostra come un utente non privilegiato possa ottenere l’accesso root tramite una precisa catena di operazioni che sfruttano un comportamento errato nella gestione dei processi figli in ambienti chroot. Test sul campo: la parola a Manuel Roccon del gruppo HackerHood Manuel Roccon, ricercatore del gruppo HackerHood di Red Hot Cyber, ha voluto mettere le mani sull’exploit per verificarne concretamente la portata e

Arriva RamiGPT: l’AI che automatizza la scoperta delle Privilege Escalation (PE)

Uno sviluppatore che usa lo pseudonimo M507 ha presentato un nuovo progetto open source, RamiGPT, uno strumento basato sull’intelligenza artificiale che aiuta ad automatizzare le attività di analisi dei privilegi e di scansione delle vulnerabilità. Il progetto si basa su una connessione tra OpenAI e script Linux e Windows come LinPEAS e BeRoot. Lo strumento è progettato per i ricercatori di sicurezza informatica e i pentester che hanno bisogno di individuare in modo rapido ed efficiente potenziali vettori di escalation dei privilegi in un sistema di destinazione. Per lavorare con RamiGPT è necessaria una chiave API OpenAI, che può essere ottenuta dal

Windows 11 Nel Mirino: L’Exploit per il bug del Driver ksthunk.sys Minaccia le reti

Recentemente è stata identificata una vulnerabilità in Windows 11 versione 23H2 che consente agli aggressori locali di ottenere privilegi elevati a causa di un overflow di numeri interi nel driver “ksthunk.sys”. Il problema è stato scoperto nella funzione “CKSAutomationThunk::ThunkEnableEventIrp“, che è responsabile dell’elaborazione dei processi a 32 bit in un ambiente a 64 bit. La ricerca è stata presentata all’evento TyphoonPWN 2024, dove è stato dimostrato il successo dell’utilizzo dell’exploit. Lo sviluppatore che ha partecipato al concorso si è classificato secondo. Microsoft ha affermato che la vulnerabilità è già stata risolta, ma non ha fornito una data esatta per la correzione. Dal controllo è emerso che il problema

OpenSSH: Una RCE eseguita come Root mette a rischio 14 milioni di istanze su Linux

Una recente vulnerabilità critica in OpenSSH, identificata come CVE-2024-6387, potrebbe permettere l’esecuzione di codice remoto non autenticato con privilegi root su sistemi Linux basati su glibc. Questa falla risiede nel componente server di OpenSSH (sshd) ed è dovuta a una race condition nel gestore dei segnali. La vulnerabilità è stata introdotta nuovamente in ottobre 2020 nella versione 8.5p1 di OpenSSH, risolvendo in parte un problema risalente a 18 anni fa (CVE-2006-5051). Dettagli della Vulnerabilità La vulnerabilità riguarda le versioni di OpenSSH tra 8.5p1 e 9.7p1. Essa consente agli attaccanti di eseguire codice arbitrario con privilegi elevati, compromettendo completamente il sistema. Questo problema

VMware vCenter Server: 2 RCE da 9,8 di score e una Privilege Escalation da Patchare subito

VMware ha risolto una serie di vulnerabilità critiche in vCenter Server, tra cui l’esecuzione di codice in modalità remota e l’escalation dei privilegi locali. Gli sviluppatori hanno fornito correzioni per tre problemi contemporaneamente: CVE-2024-37079, CVE-2024-37080, CVE-2024-37081. Gli errori elencati riguardano VMware vCenter Server versioni 7.0 e 8.0, nonché VMware Cloud Foundation versioni 4.x e 5.x. Le patch per VMware vCenter Server erano incluse nelle versioni 8.0 U2d, 8.0 U1e e 7.0 U3r. E per Cloud Foundation, sono state aggiunte correzioni in KB88287. Secondo il produttore non esistono contromisure alternative efficaci per queste vulnerabilità, pertanto si consiglia a tutti gli utenti di installare gli ultimi

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