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Tag: riduzione costi

Volkswagen punta sull’intelligenza artificiale: un miliardo di euro per ridurre le spese

Volkswagen ha annunciato al primo giorno della fiera internazionale IAA Mobility di Monaco l’intenzione di integrare l’intelligenza artificiale in tutti i settori della propria attività, con l’obiettivo di generare risparmi consistenti sui costi. L’investimento si concentrerà sullo sviluppo di veicoli basati su AI, applicazioni industriali e sull’espansione di infrastrutture IT ad alte prestazioni. Secondo le stime, l’adozione su larga scala dell’intelligenza artificiale potrebbe portare a un risparmio di 4 miliardi di euro entro il 2035. L’azienda prevede che l’impiego dell’AI consentirà di accelerare in modo significativo lo sviluppo di nuovi modelli e di introdurre più rapidamente sul mercato tecnologie avanzate. “Per noi

L’AI porrà fine all’industria del software tradizionale come Internet ha cambiato i media tradizionali

La Generative AI, inclusi strumenti come Cursor e Claude Code, stanno abbattendo drasticamente i costi e i tempi dello sviluppo software. Quello che una volta richiedeva centinaia o migliaia di dollari per token ora può essere realizzato con poche decine di centesimi, determinando un ribaltamento delle dinamiche del settore. Il paragone con il mondo dei media è illuminante: così come Internet e YouTube hanno infranto il modello della TV a pagamento, allo stesso modo l’AI sta modificando in profondità il panorama della programmazione. Se prima le aziende detenevano il monopolio sulle competenze e l’accesso al mercato, oggi la barriera di ingresso è crollata.

OpenAI sceglie i chip TPU di Google per ridurre i costi e la dipendenza da Nvidia

OpenAI ha iniziato a utilizzare i chip TPU di Google al posto delle tradizionali schede grafiche Nvidia per ridurre i costi e la dipendenza da un singolo fornitore. Secondo Reuters, questa è la prima volta che l’azienda noleggia potenza di calcolo da Google Cloud invece di affidarsi esclusivamente all’infrastruttura Microsoft e Oracle con GPU Nvidia. In precedenza, OpenAI si affidava alle GPU Nvidia per gestire ogni aspetto , dall’addestramento all’erogazione di ChatGPT. Ora, l’azienda sta aggiungendo un altro importante partner per ridurre i rischi associati ai vincoli di fornitura e al predominio di un singolo fornitore. Sebbene Google non fornisca ancora le

Il lato oscuro di DeepSeek: prezzi bassi, utenti in fuga e il sogno nel cassetto dell’AGI

Nel 128° giorno dal lancio, DeepSeek R1 ha rivoluzionato l’intero mercato dei modelli di grandi dimensioni. Il suo impatto si è fatto sentire prima di tutto sul fronte dei costi: il solo annuncio di R1 ha contribuito ad abbassare i prezzi delle inferenze. OpenAI, ad esempio, ha aggiornato a giugno il costo del suo modello o3, riducendolo del 20% rispetto alla versione precedente o1. Questo cambiamento è avvenuto in un contesto competitivo sempre più serrato, dove l’efficienza economica è diventata una leva strategica fondamentale. L’utilizzo dei modelli DeepSeek su piattaforme di terze parti è esploso, ma non senza contraddizioni. La domanda è

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