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Tag: token

Altro che cervello e quaderni! ChatGPT domina i banchi di scuola

L’utilizzo di ChatGPT è aumentato vertiginosamente con l’inizio del nuovo anno scolastico in Occidente, con la generazione di token che ha raggiunto livelli record. Secondo OpenRouter , il popolare chatbot OpenAI ha elaborato 78,3 miliardi di token il 18 settembre, il livello più alto dal calo estivo. A giugno 2025, quando la maggior parte delle scuole era in vacanza, l’utilizzo medio giornaliero è sceso a 36,7 miliardi di token. A titolo di confronto, a maggio 2025, tra esami e finali, la media era vicina agli 80 miliardi al giorno. Le statistiche di OpenRouter, che monitorano l’attività di 2,5 milioni di utenti, mostrano

Vulnerabilità critica in Microsoft Entra ID: rischio di takeover totale

Microsoft è riuscita a chiudere un bug molto critico che avrebbe potuto compromettere gravemente i suoi ambienti cloud: il ricercatore olandese Dirk-Jan Mollema ha scoperto due falle interconnesse nel servizio di gestione delle identità Entra ID (in precedenza Azure Active Directory) che, se combinate, avrebbero potuto consentire a un aggressore di ottenere diritti di amministratore globale e di fatto assumere il controllo di qualsiasi tenant di Azure. Il primo problema riguardava un meccanismo poco noto per l’emissione di token interni, i cosiddetti Actor Token, utilizzati per l’autenticazione service-to-service. Il secondo riguardava un’interfaccia legacy di Azure AD Graph che verificava in modo errato

Il lato oscuro di DeepSeek: prezzi bassi, utenti in fuga e il sogno nel cassetto dell’AGI

Nel 128° giorno dal lancio, DeepSeek R1 ha rivoluzionato l’intero mercato dei modelli di grandi dimensioni. Il suo impatto si è fatto sentire prima di tutto sul fronte dei costi: il solo annuncio di R1 ha contribuito ad abbassare i prezzi delle inferenze. OpenAI, ad esempio, ha aggiornato a giugno il costo del suo modello o3, riducendolo del 20% rispetto alla versione precedente o1. Questo cambiamento è avvenuto in un contesto competitivo sempre più serrato, dove l’efficienza economica è diventata una leva strategica fondamentale. L’utilizzo dei modelli DeepSeek su piattaforme di terze parti è esploso, ma non senza contraddizioni. La domanda è

Quando l’MFA non basta! Abbiamo Violato il Login Multi-Fattore Per Capire Come Difenderci Meglio

Nel mondo della cybersecurity esiste una verità scomoda quanto inevitabile: per difendere davvero qualcosa, bisogna sapere come violarlo. L’autenticazione multi-fattore è una delle colonne portanti della sicurezza informatica moderna. Dovrebbe essere una barriera invalicabile per i criminali informatici. Ma cosa succede se quella barriera, invece di essere abbattuta con la forza bruta, viene semplicemente aggirata con astuzia? È quello che il team cyber di Eurosystem, composto da Kevin Chierchia (Red Team – Malware Analyst), Fabio Lena (Red Team – Phishing & Awareness Specialist), Leonardo Taverna (Cyber Security Intern) e Bernardo Simonetto (Red Team Threat Hunter), ha voluto scoprire. L’occasione è arrivata durante

McDonald’s vittima di un attacco hacker su Instagram: sottratti 700.000 $ attraverso una truffa in cripto

L’account Instagram ufficiale di McDonald’s è stato compromesso da hacker che hanno utilizzato la piattaforma per promuovere una criptovaluta, riuscendo a sottrarre oltre 700.000 dollari. Questo evento mette nuovamente in luce i pericoli delle truffe digitali nel settore delle criptovalute e la vulnerabilità anche dei marchi più noti quando si tratta di sicurezza sui social media. Dettagli dell’attacco Gli hacker, che si sono identificati come “India_X_Kr3w”, hanno modificato la biografia del profilo Instagram di McDonald’s, visibile ai suoi oltre 5 milioni di follower. La nuova biografia promuoveva un token fasullo chiamato “GRIMACE”, presentato come un esperimento legato alla rete blockchain Solana, nota

Dropbox è stato violato. Rubati i dati dei clienti e i token di autenticazione

Dropbox ha affermato che gli hacker sono penetrati nei sistemi di produzione della piattaforma di firma elettronica Dropbox Sign. Hanno ottenuto l’accesso a token di autenticazione, dati di autenticazione a più fattori (MFA), password con hash e informazioni sui clienti. L’attacco a Dropbox Dropbox Sign (in precedenza HelloSign) è una piattaforma di firma elettronica. Consente ai clienti di archiviare, inviare e firmare documenti online con firme legalmente vincolanti. Il 24 aprile 2024, Dropbox ha scoperto un accesso non autorizzato ai sistemi di produzione di DropBox Sign e ha avviato un’indagine. Si è scoperto che gli aggressori in qualche modo sono riusciti ad accedere a

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