Redazione RHC : 28 Aprile 2021 10:00
L’ultimo rapporto di Cloudflare, ha analizzato i dati della sua piattaforma di mitigazione DDoS (Distributed Denial of Service) che serve circa 25 milioni di utenti, rilevando che gennaio 2021, è stato il mese più “trafficato” seguito da marzo e poi febbraio e che l’attacco volumetrico più ampio è stato registrato a febbraio 2021, con una inondazione di pacchetti che ha registrato 300-400 gigabit al secondo (Gbps).
NIS2: diventa pronto alle nuove regole europeeLa Direttiva NIS2 cambia le regole della cybersecurity in Europa: nuovi obblighi, scadenze serrate e sanzioni pesanti per chi non si adegua. Essere pronti non è più un’opzione, è una necessità per ogni azienda e infrastruttura critica. Scopri come garantire la compliance e proteggere la tua organizzazione con l’Anteprima Gratuita del Corso NIS2, condotto dall’Avv. Andrea Capelli. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected] ![]() Supporta RHC attraverso:
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Di seguito vengono riportati i punti salienti dell’analisi svolta da
Inoltre, il settore delle telecomunicazioni sta affrontando una crescente minaccia di questo genere di attacchi. La nuova ricerca di Cloudflare, descrive come le tendenze del primo trimestre 2021 si siano evolute e che le aziende di telecomunicazioni, sono state le aziende più colpite nei primi tre mesi dell’anno.
Infatti, le TELCO hanno fatto un salto “significativo” dal sesto posto nel quarto trimestre del 2020 fino a diventare l’obiettivo DDoS numero uno nel primo trimestre del 2021, seguito dal settore dei servizi ai consumatori e dal settore della sicurezza e delle indagini.
Nel primo trimestre dell’anno, la stragrande maggioranza (oltre il 97%) degli attacchi osservati era inferiore a un milione di pacchetti al secondo e 500 megabit al secondo (Mbps).
“Questa è una tendenza che abbiamo osservato per tutto lo scorso anno. Tuttavia, questo non implica che questi attacchi siano innocui “, si legge nel rapporto dove viene riportato che “gli attacchi inferiori a 500 Mbps sono spesso sufficienti per creare gravi interruzioni per le aziende che non sono protette da un servizio di protezione DDoS basato su cloud”.
“Molte organizzazioni dispongono di uplink forniti dai loro fornitori di servizi con una capacità di larghezza di banda inferiore a 1 Gbps. Supponendo che la loro interfaccia di rete rivolta al pubblico serva anche traffico legittimo, puoi vedere come anche gli attacchi DDoS inferiori a 500 Mbps possono facilmente abbattere il servizio”.
Nello studio, i ricercatori di Cloudflare hanno anche scoperto che la maggior parte degli attacchi DDoS nel primo trimestre ha avuto origine in Cina, nazione che ha superato l’India che risultava stabile al primo posto.
Forse non sorprende, date le dimensioni dell’economia che le imprese cinesi siano state soggette al maggior numero di attacchi DDoS nello stesso periodo.
La notizia è semplice, la tecnologia no. Chat Control (CSAR) nasce per scovare CSAM e dinamiche di grooming dentro le piattaforme di messaggistica. La versione “modernizzata” rinuncia alla backdo...
A cura di Luca Stivali e Olivia Terragni. L’11 settembre 2025 è esploso mediaticamente, in modo massivo e massiccio, quello che può essere definito il più grande leak mai subito dal Great Fir...
Una violazione di dati senza precedenti ha colpito il Great Firewall of China (GFW), con oltre 500 GB di materiale riservato che è stato sottratto e reso pubblico in rete. Tra le informazioni comprom...
Negli ultimi anni le truffe online hanno assunto forme sempre più sofisticate, sfruttando non solo tecniche di ingegneria sociale, ma anche la fiducia che milioni di persone ripongono in figure relig...
Microsoft ha ricordato agli utenti che tra un mese terminerà il supporto per l’amato Windows 10. Dal 14 ottobre 2025, il sistema non riceverà più aggiornamenti di sicurezza , correzioni di bug e ...