Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

Tesla Model 3 e i limiti delle versioni software embedded.

Redazione RHC : 13 Aprile 2021 09:25

Il ricercatore di sicurezza Chris Williams ha mostrato come è stato in grado di sfruttare con successo una vulnerabilità nota (CVE-2020-6418) in un browser basato su Chromium in un’auto Tesla Model 3.

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

L’idea di sfruttare le vulnerabilità nel browser è venuta al ricercatore subito dopo aver acquistato un’auto elettrica Tesla Model 3 nuova di zecca alla fine del 2019.

Williams ha iniziato a tenere traccia di aggiornamenti e patch per il motore javascript V8, che potrebbe essere utilizzato per creare un exploit, ma il progetto è stato “congelato” fino ad allora, finché a febbraio 2020 non è stata catturata l’attenzione della pubblicazione del blog di Exodus Intelligence, dedicato a fornire informazioni sulle vulnerabilità.

Il post si è concentrato su un problema con Chrome, noto come Patch-gapping, in cui i criminali informatici possono sfruttare il divario tra lo sviluppo di una patch e la sua consegna agli utenti finali.

Tesla ha rilasciato diversi aggiornamenti al suo software, ma in quel momento la versione 2020.4.1 utilizzava Chromium 79.0.3945.88.

Con il software di Tesla in anticipo rispetto alla patch di Google di diverse settimane, sembrava altamente probabile che il browser dell’auto fosse vulnerabile, ha suggerito il ricercatore, e aveva ragione.

Per indagare sulla vulnerabilità, Williams ha utilizzato un motore di JavaScript (chiamata d8 nel progetto Chromium). Innanzitutto, ha identificato i commit del progetto corrispondenti alla versione Chromium di interesse inserendo il numero di versione nella finestra della console OmahaProxy desiderata.

Il ricercatore ha iniziato a sperimentare l’exploit Exodus Intelligence il 1 ° marzo 2020 e si è subito reso conto che non funzionava sulla versione di Chromium che stava utilizzando.

Alla fine l’exploit ha consentito l’esecuzione di codice arbitrario all’interno del processo di rendering dell’auto, anche se il progetto è tutt’altro che completo, anche se Tesla ha corretto questa vulnerabilità ad inizio di Aprile 2021.

Conoscenza preliminare

Per poter eseguire l’exploit, si presume una certa conoscenza dello sfruttamento dei motori JIT nei browser moderni (Safari o Chrome).

Per chi non le avesse, queste risorse dovrebbero fornire una solida base:

Per maggiori dettagli, la formazione sull’utilizzo avanzato del browser di Ret2 Systems è fortemente raccomandata.

Fonti

https://www.securitylab.ru/news/518764.php

https://leethax0.rs/2021/04/ElectricChrome/

https://www.securitylab.ru/news/518764.php

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

L’Anonimato Digitale In Pericolo! Cosa Sta Decidendo l’Unione Europea?

Negli ultimi anni l’attenzione politica si è ampliata al di fuori dei confini nazionali dei diversi stati. Dall’oramai superata pandemia causata dal COVID-19 e la (ri)nascita dei di...

Machine1337: Il threat actor che rivendica l’accesso a 4 milioni di account Microsoft 365

Un nuovo nome sta guadagnando rapidamente visibilità nei meandri del cybercrime underground: Machine1337, un attore malevolo attivo sul noto forum underground chiuso XSS, dove ha pubblicato una s...

Nucor, La Più Grande Acciaieria USA si Ferma Dopo L’attacco Informatico

La più grande azienda siderurgica statunitense, Nucor, ha temporaneamente sospeso le attività in diversi suoi stabilimenti dopo che la sua infrastruttura IT interna è stata attaccata. L...

Ransomware su SAP NetWeaver: sfruttato il CVE-2025-31324 per l’esecuzione remota di codice

Un’onda d’urto tra vulnerabilità, webshell e gruppi ransomware Il 14 maggio 2025, il team di intelligence di ReliaQuest ha aggiornato la propria valutazione su una pericolosa vulner...

Google Calendar Sotto Tiro! Un Solo Carattere Nasconde Un Attacco Malware Avanzato

I ricercatori di sicurezza hanno individuato un nuovo metodo d’attacco in cui i cybercriminali sfruttano gli inviti di Google Calendar per veicolare malware. La tecnica impiegata si basa su un ...